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Coronavirus, la Fir smentisce il virologo Crisanti: “Nessun contagio nel rugby italiano”

by Alessandro Della Guglia
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rugby, coronavirus

Roma, 18 ago – Contagi nel gioco della palla ovale? In Italia non risultano, a differenza di quanto affermato dal virologo Andrea Crisanti. Così la Federazione Italia Rugby ha smentito categoricamente certe affermazioni. “Non risultando chiaro da dette dichiarazioni se tali incontri abbiano o meno avuto luogo sul territorio nazionale, Fir si limita a precisare di non essere e non essere mai stata a conoscenza di contagi avvenuti durante manifestazioni da lei organizzate ed invita a meglio chiarire questo aspetto, anche per evitare di ingenerare potenziali timori tra i praticanti nel nostro Paese”.

Le parole di Crisanti

Già, sarebbe d’uopo un chiarimento da parte del virologo responsabile del Laboratorio di microbiologia e virologia dell’Azienda ospedaliera di Padova, se non altro per evitare inutile allarmismi che rischiano di generare il panico anche tra gli sportivi. Crisanti, ospite ieri a Sky Tg24, aveva plaudito alla decisione del governo di chiudere le discoteche in quanto luoghi in cui “sicuramente viene favorita la diffusione” del coronavirus poiché  “si entra involontariamente in contatto con persone che non si conoscono, perché aumenta la respirazione e sono condizioni in cui si facilita l’infezione”, aveva detto il virologo. Per poi aggiungere: “Non dimentichiamo che ci sono stati numerosi casi di partite calcio e di rugby, durante le quali alcuni giocatori contagiati hanno infettato tutta la squadra“.

Di quali squadre parla?

Tutta la squadra contagiata? Ma di quale squadra parla Crisanti? Dove ha preso questa informazione? Francamente, anche a noi risulta soltanto il caso di una squadra abruzzese di calcio femminile contagiata a inizio marzo. “Giova altresì precisare – fa sapere di conseguenza la Federazione di rugby – come la tutela della salute dei propri tesserati e la salvaguardia del movimento abbiano guidato le azioni di Fir e del Consiglio Federale sin dal primissimo insorgere della pandemia, inducendo la Federazione – prima tra le Fsn – a dichiarare conclusa la Stagione 2019/20 con delibera adottata in data 26 marzo. FIR continuerà a lavorare al fianco delle autorità competenti per garantire una ripresa dell’attività agonistica di base coerente con le misure di prevenzione vigenti, nell’intento di garantire la massima tutela della salute di tutte le componenti del movimento”.

Alessandro Della Guglia

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1 commento

Cesare 21 Agosto 2020 - 6:46

Ci sono presunti esperti che nessuno si era mai cacato prima e che ora a volte prendono 2 mila euro ad apparizione e terrorizzazione televisiva.Sicuramente non hanno interesse a dire che è tutto normale e che si trattava di un virus qualsiasi con una mortalità simile ad altri virus del passato altrimenti tornerebbero nell’ oblio.Gli unici che ne trarranno veri benefici miliardari sono i poteri occulti della dittatura finanziaria globalista che vogliono finire di soggiogarci e toglierci ogni bene pubblico e privato

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