Roma, 21 mar – Se esistesse un pantheon calcistico, agli dĆØi del pallone non mancherebbe certo il divertimento. Solamente nellāultimo lustro, ad esempio, avrebbero assistito allāimpronosticabile vittoria in Premier del Leicester targato Ranieri e alle favole europee dellāAtalanta. Ma anche a vere e proprie maledizioni, come quella dalle grandi orecchie che sembra aver colpito la più importante squadra italiana.
Eā infatti da una notte romana del maggio ā96 che i bianconeri continuano ad inseguire la Champions League. CosƬ, dopo 5 finali perse in poco più di ventāanni, nellāestate 2018 la dirigenza bianconera decide di affidarsi a colui che ha tutte le sembianze di un semidio sportivo. Cristiano Ronaldo arriva alla Juventus con un curriculum niente male: quasi 400 reti in circa 500 partite di club, 5 palloni dāoro, infiniti record personali ma soprattutto una āmanitaā di trionfi in quella che i nostalgici chiamano ancora Coppa dei Campioni.
Il paradosso nel paradosso
Il riscontro del campo ĆØ paradossale. Il carro armato che in patria da ormai un decennio sta vincendo praticamente ogni guerra – lasciare qualche titolo per strada ĆØ nellāordine naturale delle cose – in campo continentale ha le polveri bagnate. Lo stesso CR7, che in serie A ha numeri impressionanti (75 reti in neanche 90 presenze), nella sua storia juventina oltreconfine viaggia su cifre molto inferiori ai suoi standard. Se nel triennio torinese ha centrato 14 volte il bersaglio grosso, in media nellāultimo quinquennio blancos la stessa cifra veniva raggiunta ad ogni partecipazione. La raffigurazione plastica di quanto sopra ĆØ la goffa giravolta in barriera del portoghese, professionista esemplare dedito alla cura di ogni dettaglio, sulla punizione di SĆ©rgio Oliveira.
Cristiano Ronaldo – Juventus: quale scenario per il futuro?
Come riportato dalla Gazzetta dello Sport, lāinvestimento della Juventus su Cristiano Ronaldo ammonta a 240 milioni netti. Parliamo di 115 per il cartellino e di 125 per lāingaggio spalmato su 4 anni. A livello commerciale ĆØ stimato un ritorno sui ricavi di circa 100 milioni. Il contratto ĆØ in scadenza a giugno 2022, ma diversi segnali fanno accendere la spia rossa su un possibile addio a fine campionato.
Innanzitutto il giĆ citato flop europeo. La societĆ di casa Agnelli, dopo aver giocato 2 finali in 4 anni, a fronte di un āimpegnoā cosƬ importante, si aspettava un rendiconto positivo anche sul campo. Invece se da una parte si ĆØ continuato a collezionare scudetti, dallāaltra i risultati in Europa sono crollati. Prima fuori ai quarti con lāAjax, poi agli ottavi con Lione e Porto.
A parte poche eccezioni (vedi lāesplosione di Chiesa) nei momenti di difficoltĆ , qualche compagno sembra addirittura deresponsabilizzato dalla presenza del numero 7. Soprattutto nel settore nevralgico – sono lontani i tempi di Pogba e Pirlo – la sensazione ĆØ quella della sindrome di un generico āci pensa Ronaldoā. Infine secondo diversi addetti ai lavori lāex Red Devils non sarebbe funzionale al gioco del āmaestroā. Le avvisaglie di unāinsofferenza per lāintegrale rispetto della gerarchia si era giĆ avuta sotto la gestione Sarri, con il ragazzo di Funchal restio a digerire il ruolo da centravanti puro.
Da deterrente, invece, funge il contratto monstre che in pochi potrebbero permettersi: PSG, Manchester City o Real Madrid, anche se dalla capitale spagnola non tutti sembrano gradire minestre riscaldate. Vista la caratura competitiva dellāatleta, rimane difficile immaginarlo in una pensione dorata in Medio Oriente o al di lĆ dellāAtlantico. I bianconeri, al momento, non hanno fretta, lapidarie in tal senso le parole di Fabio Paratici: āIl rinnovo non ĆØ allāordine del giornoā.
Un bel biglietto da visita
Dopo anni in cui i big del pallone muovevano dallāItalia verso i più attraenti campionati esteri o, nel peggiore dei casi, non consideravano nemmeno un trasferimento nel belpaese, lāacquisto di Cristiano Ronaldo da parte della Juventus ĆØ stato un importante cambio di rotta. Il livello della serie A ĆØ tornato a crescere e diverse grandi in crisi cronica – Inter e Milan su tutte – hanno di nuovo āalzato lāasticellaā. Sta tornando la credibilitĆ verso il movimento italiano, dopo un periodo in cui lāinteresse dei media mondiali era piuttosto direzionato verso le competizioni spagnole, inglesi, tedesche. E pure su quelle francesi.
Nonostante le criticitĆ evidenziate, in termini di immagine, economici e soprattutto sportivi il nostro sistema calcio non può che aver beneficiato dalla presenza di uno come il lusitano. E la stessa Juve ĆØ consapevole del fatto che Cristiano sia uno dei pochi giocatori al mondo non sostituibile. Ritornare a perdere campioni non sarebbe un bel segnale per il futuro prossimo. Ad un fisico bionico, comunque, si abbina anche un carattere dāacciaio. Nel post-partita contro il Cagliari CR7 ha infatti affidato ai social la propria determinazione: āIl futuro ĆØ domani, ho ancora molto da vincere con la Juventus e il Portogalloā scrive su Instagram. Ma si sa, le vie del calcio(mercato) sono infinite.
Marco Battistini
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Intanto con il Benevento ha perso.