Roma, 16 giu – Inizia con il piede giusto l’avventura azzurra ad Euro 2024. Al Westfalenstadion di Dortmund (sì, lo stesso impianto del 2-0 alla Germania nei mondiali del 2006) Italia-Albania finisce con un successo dei nostri ragazzi sulle aquile rossonere. Avvio da incubo riscattato da un ottimo primo tempo. Decisive le reti di Bastoni e Barella, immediata risposta al 3-0 della Spagna sulla Croazia. Ma andiamo nel dettaglio.
Le formazioni: azzurri con il doppio regista difensivo
Luciano Spalletti torna alla collaudata difesa a quattro. Davanti a capitan Donnarumma trova posto una giovane cerniera centrale composta da Bastoni e Calafiori, centrali bravi nell’impostazione. Di Lorenzo a destra, Dimarco sulla corsia mancina. In mezzo Barella affianca Jorginho in un triangolo che vede Frattesi come vertice alto e trequartista atipico. Chiesa e Pellegrini larghi, Scamacca terminale offensivo. 4-3-3 per l’Albania, in campo con tantissime conoscenze del nostro campionato: da Strakosha a Djimsiti, da Asllani a Bajrami, la colonia è davvero ampia.
Italia-Albania: il primo tempo
L’avvio è troppo brutto per essere vero. Passano solo ventiquattro secondi, Dimarco inverte un concetto da settore giovanile (la rimessa laterale “sempre” in avanti). Bajrami è il più sveglio di tutti e scarica il destro nel sette. Schiaffo salutare, può iniziare Italia-Albania. Ovvero il nostro Europeo. Al decimo il terzino dell’Inter rimedia al grossolano errore. Su angolo combina con Pellegrini, il numero dieci mette la palla sul secondo palo dove la zuccata di Bastoni trova il punto del pareggio.
I nostri alzano il ritmo, ancora cinque e Barella – con un bel gesto tecnico – fulmina il portiere albanese. Rimonta completata al quarto d’ora. Il doppio regista difensivo ci permette qualche soluzione in più con la palla nei piedi, adesso giochiamo e cerchiamo la rete del 3-1. Alla mezz’ora bellissima azione. Transizione positiva poco fuori dall’area avversaria, Scamacca trova Frattesi ma il colpo sotto del centrocampista romano trova prima Strakosha e poi il palo. Prima del del riposo ancora l’ex estremo difensore laziale dice no, questa volta al centravanti dell’Atalanta.
La seconda frazione, ritmi più bassi e rischio finale
Italia-Albania, meno “movimentata” la seconda frazione. Gli azzurri gestiscono, l’Albania non ha la forza tecnica per forzare le giocate. Ritmo decisamente più basso, probabilmente anche per i carichi di lavoro studiati da Spalletti. Verso l’ora di gioco ancora prezioso Scamacca. La palla arriva sul mancino di Chiesa (migliore in campo insieme a Barella), sfera fuori di poco. Va bene così, il cittì cambia solo nel finale – dentro Cristante, Cambiaso, Darmian, Retegui e Folorunsho. Minuto ottantanove, rischio sui titoli di coda. Calafiori – unica pecca della gara – si dimentica di Manaj. Ottimo Donnarumma a chiudere lo specchio.
Prima nottata tedesca, l’Italia ha fatto – semplicemente – il proprio dovere. Una vittoria stretta nel risultato, più larga analizzando tutti i novanta. Ma certi errori non vanno più commessi. Nella conferenza di venerdì il commissario tecnico, sportivamente parlando, ha tirato in causa giganti ed eroi. Lo sappiamo, a tempo debito ci sarà bisogno anche di mettere il vestito delle occasioni migliori. Magari già da giovedì prossimo, quando ci si giocherà la testa del girone: Italia-Spagna è appena iniziata…
Marco Battistini