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Serie B, non solo Parma e Monza: uno sguardo sul campionato cadetto

by Marco Battistini
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Roma, 11 set – Diciannove allenatori italiani di 5 esordienti, tre campioni del mondo – d’accordo, due ora siedono in panchina – una coppia di super favorite. E nessuna squadra (neanche Milan e Juve) che sia mai riuscita a terminare la stagione senza perdere. Per descrivere un campionato come quello di Serie B dagli sviluppi sempre imprevedibili non potevamo che iniziare… dando i numeri.

Con un giorno di anticipo rispetto alla “sorella maggiore” e nonostante il caso Chievo – al posto dei clivensi riammesso il Cosenza – la cadetteria è regolarmente partita per quella che sarà la novantesima edizione del girone unico. Lo scorso 20 agosto, infatti, la rimonta in extremis del Frosinone sul quotatissimo Parma ha dato il via alle danze tra le compagini che si contenderanno un posto nella massima serie ’22/’23. Come per la Serie A – anche qui non si è giocato durante la pausa per le nazionali e da quest’anno verrà utilizzato il VAR –  si sono già disputate le due giornate iniziali. Per ora, a punteggio pieno, comandano Brescia, Cittadella, Pisa e Ascoli. Ieri sera, nell’anticipo della terza, Benevento – Lecce è finita 0-0.

Investimenti importanti per le due favorite

A dispetto del bagaglio continentale presente nel suo curriculum (da giocatore prima in Inghilterra, poi alla Juve, Spagna e Grecia, da collaboratore con Siviglia, West Ham e Manchester City) tra i tecnici alla prima esperienza sulle panchine “dei grandi” c’è Enzo Maresca, chiamato a risollevare nel più breve tempo possibile le sorti della Parma calcistica. Le intenzioni in Emilia sono serie e i riflettori non possono che essere puntati proprio sui gialloblu. Buffon tra i pali, l’argentino Valenti dietro (riscattato dal Lanus per 10,5 milioni), le geometrie di Schiattarella e il talento di Vazquez in mezzo, i gol di Tutino e Inglese davanti.

Un gradino sotto i ducali la rinnovata ambizione del Monza targato Berlusconi – Galliani. Squadra affidata a un altro ex rossonero, ossia Giovanni Stroppa, e bonificata dai capricci delle primedonne Boateng e Balotelli. Difesa esperta (Donati, Paletta, Caldirola, Bellusci oltre al giovane Pirola), centrocampo con tanti elementi di categoria – tra gli altri Scozzarella, Mazzitelli, Barillà, il fantasista Valoti, l’ala D’Alessandro – e attacco che potrebbe vedere l’esplosione del 2004 Samuele Vignato.

Le altre pretendenti

Proveranno a occupare stabilmente i piani alti della classifica di serie B il Lecce del bomber Coda – 22 centri la scorsa annata – e il Benevento, altra compagine appena retrocessa, la quale nonostante abbia cambiato molto in rosa può contare su nomi importanti per la categoria: il roccioso polacco Glik a comandare la retroguardia e soprattutto le numerose frecce del reparto offensivo (Improta, Roberto Insigne, Lapadula, Sau, Moncini). Dalla A arriva anche il Crotone orfano però del nigeriano Simy (64 reti nelle 5 stagioni disputate in Calabria) passato alla Salernitana.

Sembra un ossimoro – per le rondinelle sono infatti 63 le stagioni in B – ma tra le sorprese potrebbe esserci “l’esperto” Brescia. In Lombardia Pippo Inzaghi ritrova Rodrigo Palacio. A 39 anni El Trenza non ha nessuna intenzione di appendere gli scarpini al chiodo. Attenzione anche al Cittadella e alla sua “rivoluzione dolce”. Oltre all’addio di capitan Iori dopo 339 gettoni, il vice Gorini prende il posto di Venturato (6 stagioni, 5 qualificazioni agli spareggi, due finali perse nonché una promozione dalla Lega Pro).

Serie B tra campioni del mondo e giovani speranze

A proposito di campioni del mondo, a Frosinone confermata la fiducia a Fabio Grosso che sul finire della scorsa stagione ha preso il posto di un altro “eroe tedesco”, Alessandro Nesta. Per il rigorista più famoso dello stivale una rosa di tutto rispetto. A Canotto, Garritano e Ciano nei giorni scorsi si è aggiunto lo svincolato Matteo Ricci, convocato a marzo dal Mancio nazionale.

Probabilmente non parteciperà alla lotta promozione il Vicenza, ancora inchiodato a 0 punti. Ai berici però il merito di puntare su una squadra pressoché autarchica: l’unico straniero in squadra è il francese Taugourdeau appena prelevato dal Venezia. Chiudiamo con una scommessa, quella di Lorenzo Lucca, ariete del Pisa. Classe 2000, dall’alto dei suoi 201 centimetri nell’ultimo turno ha abbattuto l’Alessandria con una doppietta. Cinque giorni prima ha invece propiziato il gol lampo con cui all’esordio i toscani hanno liquidato la Spal. Un lustro fa era in Promozione, l’anno scorso in D a Palermo (dove è andato oltre la doppia cifra): ora la chiamata dell’Under 21, ne sentiremo parlare.

Marco Battistini

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