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Zanardi, il nuovo bollettino medico: “Stabile, ma le condizioni restano gravi”

by Nicola Mattei
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Roma, 21 giu – Le condizioni di Alex Zanardi, coinvolto due giorni fa in un terribile incidente quando, in sella alla sua handbike, si è scontrato con un autoarticolato, restano stabili pur in un quadro di seria gravità. E’ quanto riferisce il bollettino medico diffuso a mezzogiorno di oggi dall’ospedale di Santa Maria alle Scotte di Siena, dove è stato immediatamente trasferito dopo l’incidente e ha già subito un delicato intervento per ridurre la portata delle profonde fratture del cranio e del volto.

Zanardi resta in prognosi riservata

Alex Zanardi “ha trascorso la notte in condizioni di stabilità cardio-respiratoria e metabolica. Le funzioni d’organo sono adeguate. E’ sempre sedato, intubato e ventilato meccanicamente. Il neuromonitoraggio ha mostrato una certa stabilità ma questo dato va preso con cautela perché resta grave il quadro neurologico”, ha spiegato il primario del reparto di emergenza-urgenza del nosocomio senese, Sabino Scolletta, secondo cui le condizioni di stabilità in cui si trova Zanardi non consentono tuttavia “di escludere la possibilità di eventi avversi e pertanto il paziente resta sempre in prognosi riservata”.

“Più passa il tempo e meglio è”

“Rispetto a quando Zanardi è arrivato al pronto soccorso le condizioni sono veramente cambiate. Il dato positivo – ha poi aggiunto – è che più passa il tempo e le condizioni restano stabili, meglio è. Questo ci fa ben sperare. Vuol dire che non c’è un passo indietro e questo ci dà grande fiducia. Siamo fiduciosi come sabato. Siamo a due giorni dal trauma, confidiamo che le condizioni cliniche rimangano stabili e questo ci può dare in settimana la possibilità di pensare di valutarlo neurologicamente”.

Il medico non escluse anche la possibilità che, nei prossimi giorni, possa venire ridotto il coma farmacologico: “Lo teniamo sedato per tenerlo stabile. In settimana, probabilmente domani o dopodomani, decideremo se iniziare a sospendere la sedazione. Dipenderà dalle condizioni cliniche”.

Nicola Mattei

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