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Gli USA restituiscono antichi reperti rubati nella guerra in Ucraina

by Andrea Bonazza
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Roma, 16 mar – A un anno dall’invasione russa in Ucraina e conseguente guerra, si scoprono alcuni altarini che tanto per cambiare riguardano gli Stati Uniti. Oggi però non parleremo di proteste o rivolte controrivoluzionarie e nemmeno di complotti geopolitici da Guerra fredda, ciò che vi proponiamo sulle colonne de il Primato Nazionale è un fatto di cronaca finito a buon fine. Nel corso della loro storia colma di invasioni e “democratiche” guerre in trasferta, gli americani hanno racimolato nel mondo importanti bottini come opere d’arte e reperti archeologici. Spesso trafugate da soldati, per conto personale o addirittura su commissione di governi o ricchi collezionisti, la bandiera a stelle e strisce ha più volte rubato alle nazioni i rispettivi tesori approfittando delle crisi belliche o sociali. Il caso di cui vi parliamo oggi, però, attualmente non ha responsabili ben identificati, o per lo meno le fonti americane non ne riportano le generalità. Il fatto però che il furto delle opere sia avvenuto in una zona di guerra, l’Ucraina, proprio durante le caotiche giornate dell’avanzata delle truppe russe verso Kiev, fa pensare all’ennesima depredazione di antichi manufatti da parte di qualche mercenario contractor, o comunque a individui operanti nel complesso contesto bellico ucraino.

La testa d’ascia di pietra rubata in Ucraina

Tre spade e un’ascia antica depredate dall’Ucraina in guerra

Gli ufficiali della US Customs and Border Protection dell’aeroporto internazionale John F. Kennedy di New York, con l’aiuto degli ufficiali del National Targeting Center, l’unità delle antichità, lo scoro 2 settembre 2022 avevano sequestrato una testa di ascia di pietra e tre spade di metallo. Sia le tre spade di metallo originarie dalla Russia, sia l’ascia di pietra sono arrivate negli States dall’Ucraina. Gli antichi oggetti in questione sono stati subito identificati come proprietà della cultura ucraina dai rappresentanti del governo di Kiev. Sei mesi dopo il sequestrato delle tre spade e dell’ascia, i manufatti storici sono stati restituiti finalmente ai loro legittimi proprietari. L’ambasciata ucraina a Washington DC ha è rientrata in possesso dei manufatti venerdì, annunciando la consegna in un post su Twitter, dove ha dichiarato “Siamo onorati di ospitare la cerimonia di rimpatrio degli antichi manufatti rubati dall’Ucraina”. I funzionari ucraini hanno ringraziato gli operatori della dogana “per aver aiutato a rimpatriare la nostra proprietà culturale e una parte della nostra storia”.

Da chi sono state rubate e per chi?

Ancora gli investigatori statunitensi non hanno rivelato come gli oggetti possano essere stati rubati e quando, ma da quanto annunciato in un comunicato stampa la CBP, gli articoli sarebbero arrivati ​​in USA tramite due diverse spedizioni. Anche sulla matrice stessa del furto di queste importanti opere vi è ancora buio pesto; le autorità americane, infatti, non hanno ancora rese note le generalità, né dei ladri d’oltre oceano, né di chi avrebbe goduto delle opere storiche. Forse, con le indagini in corso, gli agenti ritengono opportuno non scoprire importanti carte che potrebbero portare a vincere una partita contro una rete più vasta di commercio nero di questi manufatti. Forse, però, il governo del presidente Joe Biden più semplicemente non ritiene opportuno svelare al mondo la natura di questo furto che potrebbe gettare ancora una volta imbarazzo agli Usa agli occhi del mondo “democratico”.

Andrea Bonazza

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2 comments

Evar 16 Marzo 2023 - 5:38

Le merdacce russe invece rubano a man bassa tutto, pure bambini, e non restituiscono nulla.

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fabio crociato 18 Marzo 2023 - 8:40

Te le bevi proprio tutte, eh?! Bravo Evar non lasci proprio nulla agl’altri, proprio come i tuoi compari a stelle e strisce.

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