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Ucraina: reperti del neolitico scoperti sotto i bombardamenti

by Andrea Bonazza
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Roma, 16 mag – Nonostante la guerra, in Ucraina proseguono comunque le ricerche e le scoperte legate alle origini di questo antico popolo. Alcuni antichissimi reperti hanno resistito alle fasi più distruttive delle guerre e delle occupazioni che si sono succedute in questi territori, sopravvivendo anche alle depredazioni del comunismo sovietico e ai fitti bombardamenti russi. Gli archeologi che hanno scavato nella grotta di Verteba, nell’Ucraina occidentale, hanno recentemente scoperto un tesoro di cinque statuette femminili in ceramica, realizzate circa 5.000 anni fa. Le statuette votive furono realizzate dal popolo neolitico e dell’età del rame noto agli studiosi come cultura Cucuteni-Trypillia. Gli archeologi che investigato nella grotta della Verteba, hanno scoperto inoltre un enorme vaso di stoccaggio in argilla, contenente un materiale organico bianco ancora da analizzare, diversi gioielli e strumenti per la produzione di ceramiche, in gran parte realizzati con denti di cinghiale.

L’antica cultura Cucuteni-Trypillia

Gli antenati ucraini della cultura Cucuteni-Trypillia erano noti per i loro grandi insediamenti, paragonabili per dimensioni alle prime città dell’antica Mesopotamia, e fiorirono in quelle che oggi sono i territori europei di Ucraina, Romania e Moldavia, da 6.000 a 4.600 anni fa. I Tripiliani, questo il nome specifico per l’antica cultura ucraina, costruirono quindi le più grandi città in Europa, in grado di ospitare dalle 10.000 alle 15.000 persone. Tali insediamenti sarebbero poi però stati dati alle fiamme ogni 60-80 anni, probabilmente quando la cultura si spostava altrove per esigenze alimentari e climatiche. Ma gli esperti discutono ancora sui reali motivi che spingevano questi antichi europei a incendiare i propri insediamenti. Questa antica cultura, però, fondava anche piccoli insediamenti, in base al numero di componenti delle tribù, costituiti da dimore circondate da fossati multipli. Gli ultimi secoli dell’era Cucuteni-Trypillia, però, sembrano essere stati segnati da una violenza diffusa, probabilmente risultato di incontri con guerrieri delle steppe più ad est.

Cinque statuette votive

I cinque manufatti femminili in ceramica risalgono al tardo periodo della cultura Cucuteni-Trypillia, quando i suoi creatori potrebbero aver vissuto drammatici sconvolgimenti sociali. L’archeologo Mykhailo Sokhatskyi, uno dei principali studiosi della cultura trypilliana in Ucraina e direttore del Museo regionale di Borshchiv, spiega che le statuette sono state trovate insieme a zanne di cinghiale, che in precedenza erano state scoperte solo nei primissimi siti Cucuteni-Trypillian. Forse, suggerisce l’archeologo, i creatori di queste statuette stavano riscoprendo le tradizioni più antiche del proprio popolo durante un periodo di crisi. Erano oggetti sacri in grado di proteggere l’uomo dai pericoli. Nel caso della grotta di Verteba, le statuine erano poste all’interno della parete della grotta e ricoperte da un insolito sigillo per motivi altrettanto misteriosi. Il team di ricercatori ha sottolineato che questa disposizione è unica, non essendo mai stata registrata prima in nessun sito archeologico dell’Europa orientale.

Andrea Bonazza

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