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E ora la “capitana” si scusa con le Fiamme gialle: “Non era mia intenzione schiacciarvi”

by Cristina Gauri
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Roma, 29 giu – Meglio tardi che mai, arrivano le scuse della comandante della Sea watch Carola Rackete alla Guardia di Finanza, dopo l’episodio della scorsa notte, quando la nave Ong ha quasi stritolato la motovedetta delle Fiamme gialle nel tentativo di attraccare nel porto di Lampedusa, nonostante il divieto. Lo riferisce AdnKronos. “Vi chiedo scusa, ma non era assolutamente nelle mie intenzioni venirvi addosso“, ha fatto sapere la Rackete. “La mia intenzione era quella di completare la mia missione, non certo di speronarvi“. Pensa se avesse avuto intenzioni bellicose.

Momenti di puro terrore

La Gdf non l’ha presa comunque bene. “Abbiamo rischiato di morire schiacciati da un bestione di 600 tonnellate, sono stati momenti di puro terrore nella notte”, è stata la prima reazione degli uomini della Gdf.  “Dicono di salvare vite umane e poi rischiano di ammazzare uomini dello Stato. Da parte del comandante è stata un’azione criminale. Punto“. E continuano: “E’ stata un’azione criminale – raccontano ancora fonti Gdf – la motovedetta è rimasta schiacciata sulla banchina. Se ci fosse stato maestrale come questa mattina sarebbe stata una tragedia. Non sappiamo come sarebbe finita. I ragazzi hanno rischiato di morire”. La motovedetta, un natante di appena dodici metri “aveva addosso quel bestione di acciaio di oltre 600 tonnellate, poteva finire male per gli uomini della Guardia di Finanza”. Per chi era a bordo tanto spavento ma grazie al sangue freddo “hanno mantenuto la calma e sono riusciti a salvarsi”. Una cosa è sicura: “La Sea Watch è entrata in porto fregandosene della motovedetta della Guardia di Finanza che ha tentato di impedire l’attracco”, causando “più di cinque minuti, cinque minuti di puro terrore”.

Gesto irresponsabile

“Un atto di forza inaspettato, un gesto irresponsabile. Una cosa che ti puoi aspettare da un narcotrafficante su un motoscafo o da un contrabbandiere, non certo dalla nave di una Ong”, è stato il commento degli uomini in forza al Reparto operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Palermo. “Certo non si è trattato proprio di un’azione gandhiana o pacifista”.

Nicolini: “Gdf ha provocato l’incidente”

Ovviamente a sinistra c’è chi pensa a incolpare le Fiamme Gialle della tragedia sfiorata. “Io rispetto la Guardia di Finanza e rispetto il lavoro di tanti uomini delle Fiamme gialle, però devo dire che da parte della Guardia di Finanza c’è stata, secondo me, una provocazione nei confronti della Sea watch. Hanno obbedito agli ordini, certamente. Io ero lì, sul molo. La nave non ha speronato la motovedetta della Finanza, però mi chiedo che senso ha mettersi di traverso davanti a una nave così grossa”, ha detto all’Adnkronos Giusi Nicolini, l’ex sindaco di Lampedusa che ha seguito le operazioni di sbarco della notte. “Se ti metti lì contro un mostro gigante che non ha l’agilità il risultato è questo. Noi eravamo allibiti, eravamo convinti che la motovedetta stesse scortando la nave poi, invece, si è messa di traverso e si trovata dentro un imbuto”.

Cristina Gauri

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8 comments

Tony 29 Giugno 2019 - 4:42

..altro che guardia di finanza..i piddini ammazzerebbero la propria madre pur di realizzare i propi scopi….

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ugo 29 Giugno 2019 - 5:16

Queste “scuse” suonano tanto come un metodo per evitare la parte di condanna riferibile alla intenzionalità del gesto (che ci sia stata qualche “imbeccata” in merito, visto anche il via vai di persone non proprio “neutrali” a bordo, e magari anche in caserma?). Fossi io il giudice stenterei non poco a crederci. Anzi, non ci crederei per niente.

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Commodo 29 Giugno 2019 - 6:24

Stiamo freschi! Questi uomini della GdF, una delle tante “polizie” che dovrebbero vegliare sulla sicurezza degli Italiani, non si aspettavano una azione del genere da una “oenneggi'”!!! Però se la sarebbero aspettata da contrabbandieri o da narcotrafficanti! Da una nave pirata carica di negrume di dubbissima provenienza invece no!!! A questi “servitori dello Stato”, che alla prova dei fatti si sono rivelati non marinai d’ acqua dolce, bensì: naviganti da pozzanghere, è andata anche troppo bene! Visto con chi avevano a che fare! Nemici che vengono trattati da amici! Ma madama la Fortuna non sempre è presente a parare il culo degli sprovveduti! Di solito quasi mai! E la cosa peggiorerà senz’ altro, a meno ché non si prenda la decisione più logica: dare la parola ai cannoni. I negranti sono centinaia di milioni! Con simili “tutele” gli Italiani possono scordarsi di dormire tranquilli!

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Cesare 29 Giugno 2019 - 9:23

Se uno compie un reato, le scuse non cambiano minimamente la situzione.In galera dai 3 ai 10 anni; è questo che si merita la ragazzotta tedesca immigrazionista con il cu.. degli altri

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Raffo 29 Giugno 2019 - 9:56

Ignobile arroganza cumunistoide, odiosa capitana di una ciurma vigliacca e criminale………ora vedremo cosa faranno le istituzioni………la credibilità della nostra nazione è a rischio,i traditori anti-italiani sono indegni e sempre più ipocriti. Vergogna.

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Lima 30 Giugno 2019 - 8:01

Con quel faccino e la protezione dei comunisti volete farvi una scommessa con me che non gli succedera’ niente di niente??? SCOMMETTIAMO??

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Cesare 30 Giugno 2019 - 1:02

Il padre della capitana stà nel business delle armi e della guerra(forse anche servizi segreti tedeschi??) e la figlia ci viene a fare il moralozzo e a scaricarci clandestini illegalmente!!!????
basta vedere;
https://t.co/g8tutN1dfNhttps://t.co/4n2qO1ThTQ
o … pic.twitter.com/cXAmSso7kk

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SergioM 30 Giugno 2019 - 7:32

Primo colpo in aria … gli altri ad alzo 0 …..
O la GDF ha altre regole d’jngaggio ?
Col c… che mi facevo speronare e rischiavo i miei uomini !!!!!
Meglio un brutto processo ke un bel funerale …..
“vai fuori d’ITALIA vai fuori stranier !”

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