Home » Immigrazione, gli Stati “contro” i trafficanti finanziano le Ong: il gioco sporco in Ue

Immigrazione, gli Stati “contro” i trafficanti finanziano le Ong: il gioco sporco in Ue

by Alberto Celletti
0 commento
Stati finanziano Ong in Ue

Roma, 15 mag – Gli Stati si dichiarano contro i trafficanti ma poi finanziano le Ong, e non poteva che succedere in Ue, un contesto maestro di controversie e di contraddizioni. Il riepilogo del Giornale fa venire i brividi ai polsi, e del resto non è neanche la prima volta. Siamo abituati a constatare da noi come, da Bruxelles ai membri dell’area, siano “contrari” all’immigrazione illegale (per non parlare di quella di massa).

Stati contro i trafficanti di esseri umani, ma finanziatori di Ong: in Ue è la fiera dell’ipocrisia

Il “Patto immigrazione e asilo” ha ricevuto il suo rinnovo ieri, votato a maggioranza a Bruxelles. L’Italia si è dichiarata favorevole, per un presunto progetto che avrà due anni per essere applicato. Ma la maggior parte degli Stati ufficialmente si dice contrario ai trafficanti di esseri umani finanziando però le organizzazioni che più li attirano nel Mediterraneo, ovvero le mai dimenticate Ong, nel contesto di una Ue che sul tema rivela continuamente i suoi imbarazzi.

Ma del resto, è lo stesso “Patto” ad essere una truffa di chiara impostazione immigrazionista, considerato quanto sia impostato ad aiutare i Paesi membri a gestire le procedure di accoglienza e asilo o – nella migliore delle ipotesi – a gestire accordi con le terre di provenienza al fine di favorire i canali di ingresso legali: insomma, uno spostamento, niente di più. Bizzarro che però a fronte di un approccio incontestabilmente immigrazionista “legale”, i vari Stati si prodighino nel sostenere finanziariamente proprio coloro che attirano i cosiddetti “canali di ingresso illegali”… Un esempio pessimo in tal senso è il Consiglio di Stato francese, il quale in pratica ha bloccato lo stop ai fondi alle Ong che operano nel Mediterraneo. Così Parigi, in pratica, consente di far arrivare a alcune di esse, come Sos Mèditerranée, fiumi di denaro pubblico.

La volontà di fermare il fenomeno semplicemente non esiste

Altro che discorsi sul “processo inarrestabile” che siamo costretti a sorbirci da ormai più di un decennio. La verità, ribadita ad ogni piè sospinto, è che non esiste alcuna reale volontà di fermare l’immigrazione di massa, legale o illegale che sia. E la prova sono le continue azioni per rendere lecito lo spostamento di massa, a sostituzione di quello clandestino, senza contare che è il miglior scenario che possiamo aspettarci in questi tempi bui. L’ultima farsa del “Patto Ue sulle migrazioni” lo ha esplicitato ancora di più. Non si capisce sulla base di cosa, a questo punto, non lo si ammetta senza troppi giri di parole. Probabilmente – ipotizziamo – sentirsi troppo sporchi genera una scontata “inibizione”…

Alberto Celletti

You may also like

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati