Home » Si chiama Roberto Gagliardini il nuovo corso (finalmente) “italiano” dell’Inter

Si chiama Roberto Gagliardini il nuovo corso (finalmente) “italiano” dell’Inter

by Giacomo Bianchini
1 commento

roberto gagliardini nazionaleMilano, 12 gen- Se guardiamo attentamente la vittoria dell’Inter di domenica ad Udine si noterà che su 22 titolari, vi era un unico italiano: il nazionale Candreva al quale si è poi aggiunto, sempre fra i nerazzurri, Marco Andreolli che ha disputato l’interminabile recupero della partita. L’Udinese, dal canto suo, non è certo stata da meno e di connazionali non ne ha proprio schierati.

Certo, l’Inter non ha molti giocatori italiani eppure, nella sessione invernale del calcio mercato, ha stupito un po’ tutti acquistando dall’Atalanta proprio un giovane italiano: il ventiduenne Gagliardini, centrocampista bergamasco titolare della formazione rivelazione di questo campionato. Se guardiamo dall’altra sponda del Naviglio vediamo i già affermati giovani italiani del Milan, Donnarumma e Locatelli su tutti, rendersi protagonisti di una stagione che, contro ogni aspettativa, si sta rivelando più che buona. Gagliardini, de facto, non ha ancora dimostrato nulla, ma accogliamo con piacere questa nuova strategia dell’Inter di investire su giovani talenti italiani che nulla hanno da invidiare ai coetanei dei vari campionati europei.

Dimostrazione ne è proprio l’ex squadra di Gagliardini, quell’Atalanta che ha come direttore d’orchestra Gasperini e come perfetti esecutori altri giovani italianissimi come Conti e Caldara. Il giovane neo interista magari non farà la carriera di Iniesta, ma siamo sicuri che potrà far meglio di molti centrocampisti, quasi mai italiani, visti nelle ultime stagioni a San Siro.

Giacomo Bianchini

You may also like

1 commento

sonnynauta 12 Gennaio 2017 - 11:05

Mi spiace, ma sono razzista. nel calcio più ancora che nella vita!
Non ammetterei neanche uno nato a Como nell’Inter.
Come si fa a tenere a una squadra senza alcun riferimento di appartenenza?
Mi piacerebbe vedere una partita di milanesi contro napoletani, per esempio, mi piacerebbe un sano campanilismo, e non sentire la puzza di chi si ritiene cittadino del mondo, senza patria e senza onore!
Ognuno nato in qualsiasi parte del mondo, dovrebbe essere orgoglioso del suo paese, altro che globalizzazione e perdita della propria identità!

Reply

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati