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“Abbiamo un problema”: “Bild” ammette gli errori tedeschi sull’immigrazione

by Giuseppe De Santis
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Bild germania immigrazione

Roma, 10 dic –  Quando del 2015 l’allora cancelliere Angela Merkel aveva fatto arrivare in Germania più di un milione di rifugiati il quotidiano tedesco Bild aveva lanciato una campagna per invitare i tedeschi ad accogliere questi stranieri: un fatto non sorprendente, visto che tranne qualche eccezione i mezzi di informazione supportano da sempre l’invasione di immigrati africani e musulmani.

Bild, “l’ammissione mascherata” sull’immigrazione di massa

La vera sorpresa però e’ arrivata poche settimane fa, quando lo stesso Bild, con un enorme titolo in prima pagina, ha ammesso che la Germania ha un problema e ha pubblicato una lista di 50 regole che i cittadini devono seguire per comportarsi bene, come riportato anche sul Daily Mail. Anche se il quotidiano tedesco non l’ha ammesso apertamente, era chiaro che questo vademecum era indirizzato ai milioni di immigrati che vivono in Germania. Una “ammissione implicita” che ha colto l’opinione pubblica di sorpresa: basti pensare al milione di copie vendute al giorno e dai 25 milioni di visitatori online sul sito del quotidiano. In questo momento, Bild è il piu’ venduto quotidiano tedesco, in un contesto bizzarro in cui anche i suoi giornalisti ammettono di aver sbagliato. Un termometro piuttosto evidente della gravità della situazione in Germania.

Le arrampicate sugli specchi

Nel giustificare questo dietrofront , Bild ammette che troppi immigrati sono contro il nostro stile di vita. nonché che i loro figli siano cresciuti con l’odio verso gli “infedeli tedeschi”, con tanto di implicito incitamento a rifiutare una situazione del genere. Del resto, che l’immigrazione in Germania avesse creato problemi era evidente a tanti, ma ora nessuno può ignorarli. Specialmente se si pensa che in un momento particolarmente difficile per l’economia tedesca il governo spende 30 miliardi di euro all’anno per dare casa e sussidi agli immigrati, senza contare quanto molti di essi siano responsabili di stupri e altri crimini commessi ai danni dei cittadini autoctoni.

Dunque, ci è voluto tanto. Ma alla fine, Bild ha ammesso di aver sbagliato. Ci si domanda se in Italia Repubblica o Il Corriere della Sera siano in grado, un giorno, di ammettere allo stesso modo gli errori: ma su questo non c’è da essere ottimisti, considerata anche la noncuranza della stampa italiana per l’articolo del giornale tedesco.   Intanto in Germania l’elettorato sta prendendo nota, appoggiando il partito anti-immigrati AfD, che col 22% di popolarità è ora la seconda formazione dopo il Cdu, con molti dei suoi elettori cittadini sotto i 60 anni.

Giuseppe De Santis

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