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“Aboliamole, fanno eccitare i patrioti”. Da sinistra attacchi alle Frecce tricolori (per un incidente)

by Stelio Fergola
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Frecce tricolori

Roma, 20 sett – Non poteva che venire da sinistra la scemenza sulle Frecce tricolori, al centro della notizia per il tragico incidente che, qualche giorno fa, ha provocato la morte di una bambina di 5 anni. Un incidente è – banalmete – un incidente, con tutto il dramma che ne consegue. Ma da quelle parti, da quell’universo, non si perde occasione per raggiungere nuove vette di idiozia. Quando si parla di “sinistra”, si intende una vera e propria galassia, non certamente limitata al solo Pd ma a tutto ciò che vi gravita attorno, centristi o apolitici inclusi i quali, alla fine, finiscono per sostenere le medesime cose più o meno in ogni ambito. L’eroe del giorno non poteva che essere Saverio Tommasi, colui che anni fa raccontava di inquietanti docce nudo insieme alla figlia per intenderci, il quale adesso decide di tornare alla ribalta e di spararla bella grossa sui celebri aerei militari.

“Frecce tricolori utili solo ad eccitare i patrioti, aboliamole”: la sparata di Tommasi

Sulla sua pagina Facebook, Saverio Tommasi ci dà l’ennesimo esempio del suo “valore”. Scrive un post da sciacallo che marcia su una tragedia, perché è difficile interpretarlo in altro modo, con il solo scopo di prendere di mira un simbolo dell’unità nazionale, uno dei pochi che manifesti ancora un minimo di vitalità sociale. Perché si sa, l’anti-italiano vuole la distruzione completa della Nazione e non si accontenta di quanto raggiunto fino ad oggi, con lo spettacolo triste di un’Italia ridotta quasi allo stato di una larva, insieme al suo popolo. Le parole di Tommasi sono inequivocabili: “Inutili, costosissime, adatte soltanto a far eccitare patrioti e cretini in genere. Lo dico da sempre, attirandomi ogni ira, e ora lo ribadisco: abolite questa robaccia. A chi serve? Quale dimostrazione vogliono dare? Ogni anno tolgono soldi alle scuole, tolgono le ore di sostegno scolastico a migliaia di bambine e bambini, e poi li trovano per quegli osceni fumi colorati. Indegni. Vergognatevi. E nel frattempo, un’altra bambina è morta”.

Si vergogni lei

La pena che suscitano parole come queste non è descrivibile. Noi diremmo al signor Tommasi di vergognarsi lui, anche solo per il fatto di cavalcare la morte di una bambina innocente per prendersela con un simbolo dell’Unità, la stessa contro cui personaggiucoli come lui marciano da sempre, per fortuna nel suo caso senza grossi esiti, perché il livello, diciamolo, è quello che è. Ma che inquadra benissimo uno stato comatoso attaccato con viltà e speculazione senza alcun ritegno, come nel caso in esame. Un incidente tragico diventa addirittura motivo per abolire uno dei pochi simboli rimasti a questa morente Nazione. Puntando sulla morte accidentale di un innocente. Se non genera tristezza questo, non so cos’altro potrebbe suscitarla.

Stelio Fergola

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