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Addio a Roger Moore, il più longevo 007 del cinema che riuscì a sostituire Sean Connery

by Carlomanno Adinolfi
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007Roma, 23 mag – “È con il cuore pesante che dobbiamo annunciare che il nostro amorevole padre, Sir Roger Moore, è morto oggi in Svizzera dopo una breve e coraggiosa battaglia contro il cancro. L’amore con il quale ci ha circondati nei suoi ultimi giorni è stato così immenso che non può essere quantificato con le sole parole”. Il tweet dei tre figli Deborah, Geoffrey e Christian lascia una cicatrice indelebile per tutti gli appassionati di cinema. Sir Roger Moore, 89 anni, è stato uno degli attori più amati da pubblico e critica. Il più longevo agente 007 della storia del cinema, Moore ha prestato il volto a James Bond per ben 7 film da “Vivi e Lascia Morire” del 1973 fino a “Bersaglio Mobile” del 1985. Ma è stato anche Ivanhoe nella famosissima serie tv degli anni ’50, Il Santo nell’altrettanto celebre serie tv degli anni ’60 e soprattutto l’inseparabile partner di Tony Curtis in Attenti a quei due negli anni ’70, nonché il tenente irlandese Shaun Fynn nel capolavoro assoluto che fu I Quattro dell’Oca Selvaggia.

Roger Moore era nato a Londra il 14 ottobre del 1927. Dopo aver studiato teatro alla Royal Academy of Drama è proprio con Ivanhoe che si apre la strada verso il successo, conquistando anche una parte da protagonista come Beauregarde Maverick nella fortunatissima serie Mavericks. Dopo la sua carriera televisiva come Simon Templar (il ladro gentiluomo protagonista de Il Santo) e Brett Sinclaire in Attenti a Quei Due, Roger Moore assurge a mito televisivo raccogliendo la pesantissima eredità di Sean Connery nel ruolo della spia britannica più famosa del mondo, riuscendo là dove George Lazenby aveva tristemente fallito e riuscendo a portare il franchise con grande successo fino alla metà degli anni ’80, arrivando addirittura a sfidare Connery nel 1983 quando contemporaneamente uscirono Octopussy Operazione Piovra per la MGM (la casa “ufficiale” dei film di Bond) proprio con Moore come 007 e Mai Dire Mai, prodotto dalla EON che si contendeva i diritti della spia inglese con la MGM, e che vedeva il grande ritorno di Connery dopo ben 12 anni.

Moore non ne uscì sconfitto e fu infatti riconfermato per il suo settimo film come Bond, nel 1985, con Bersaglio Mobile, forse uno dei migliori film della saga. Nel 2003 la Regina Elisabetta lo nomina Cavaliere dell’Impero Britannico, chiudendo il cerchio iniziato agli esordi: Sir Ivanhoe diventa Sir Roger Moore.

Carlomanno Adinolfi

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