Perché gli uomini, per l’appunto, fanno la guerra- e/o la rivoluzione- “e” fanno l’amore. Anzi, se fanno la guerra- e/o la rivoluzione- lo fanno anche meglio, e le donne sono tutte contente. Ma è ovvio che i maschietti debbono conoscere le femminucce. Per come sono, non per come si immagina che siano.
Comunque, tutto ciò, nel ribollente 1916, è da venire e per adesso FTM si cala con passione nel suo impegno “missionario” di avanguardista culturale e di seduttore. Demolendo, in questa operetta “guerresca e igienica”, fantasmi romantici come “Donna unica”, “Amore eterno” e “Fedeltà”, ed esaltando l’istinto, la vitalità e la sessualità. “Ve lo spiego io come si fa”, proclama il Nostro. Dunque, non fatela tanto lunga con i “chiari di luna”, le serenate, gli omaggi floreali. Perché i maschietti che bramano ma non osano finiscono con lo stancare. Siate precisi e decisi: se idealizzate la donna, partite subito col piede sbagliato. Le femmine non sanno cosa farsene di un poetucolo imbranato che le corteggia timido timido. Il che non significa che amino la volgarità: “la donna in genere odia il linguaggio spudorato dell’uomo quando questo non è l’espressione diretta del desiderio. Gli uomini ‘sboccati’ hanno quasi sempre poca fortuna”. E invece bisogna “precisare elegantemente il proprio desiderio”, distruggendo “ le principali trincee del pudore” e ponendosi così “in un’eccellente posizione per dare l’assalto decisivo”. Attenzione: capita che la donna, “compiacendosi di ritardare la vittoria del maschio e di vederlo affondare negli inestricabili pantani verbali”, si avviluppi nel “frasario spiritualista”, a base di “anime sorelle”, “nessuno mi ha compresa”, “chissà a quante avrete ripetuto le stesse parole!” ecc. ecc.
Non datele retta. Siate “arditi e intuitivi”. Elogiate il corpo e l’eleganza, l’intelligenza e lo spirito della donna che avete accanto” e intanto “se la luce è favorevole, se il divano sul quale è seduta si presta ad un approccio graduato”, avvicinatevi con molta lentezza, in modo che lei cominci a interessarsi intensamente all’attacco. A questo punto, fate entrare sapientemente in azione le vostre mani, lasciando che si muovano “distratte e leggere”, come fossero distaccate dal corpo e, avanzando lungo i fianchi della vostra preda, si dilettassero “della piega delle stoffe” e “della mollezza dei velluti”. Il più è fatto. Avanti! Domate, dominate, conquistate. E ricordate che la donna va pazza per la vostra capacità di “distrarla”. Se in quest’arte siete esperti non gliene importerà nulla che la possediate in un albergo di lusso, tra lenzuola di raso e spasimi dannunzianeggianti.
Ecco, in proposito, un ricordino esemplare di FTM:” Una signora parigina che avrebbe preferito suicidarsi piuttosto che coricarsi in un letto inelegante, fu da me naturalemente sdaraiata in più di cinquanta letti assolutamente fetidi di cinquanta alberghi ultrafetidi del Quartiere Latino”.
Perché, cari apprendisti seduttori, è tutta questione di buoni argomenti “per distrarla”. E cioè fervida creatività dei pensieri, audace eleganza delle parole, decisa prontezza delle opere. E al bando ogni omissione…
Mario Bernardi Guardi