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Dall'antiberlusconismo all'antisalvinismo: la sinistra non impara mai

by Claudio Perconte
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Roma, 16 set – Silvio Berlusconi, Berlusconi, il presidente Berlusconi, e poi ancora Berlusconi. Per ventiquattro anni consecutivi la sinistra ha trovato nell’allora premier Berlusconi l’unica ragione di vita e di azione politica. Il risultato, più o meno noto a tutti, è stato da un lato quello di mantenere vincente un politico mediocre che ha prodotto poco più di nulla, dall’altro quello di perdere strada facendo le proprie battaglie socialiste sostituendole con quelle più cool e trendy a favore di immigrati e comunità LGBT.
Oggi lo stesso schema si ripropone con un nuovo protagonista, Matteo Salvini, che ha saputo brillantemente rimpiazzare Berlusconi dopo averlo rilanciato nel 2015 dal palco di Bologna, preferendo il collaudato e goffo centrodestra ad un inedito fronte “populista” che avrebbe potuto sparigliare le carte.
L’antisalvinismo non è la soluzione né lo sarà mai e non servirà di certo a rilanciare questa sinistra allo sbando. Pensare di unire tutte le sigle alternative al governo gialloverde nell’opposizione tout court a Salvini significa non avere la minima visione politica e non aver capito nulla degli ultimi venti anni di storia politica italiana e non solo.
La sinistra non impara mai dai propri errori e pertanto Salvini è indubbiamente l’uomo più fortunato d’Italia: ad ogni azione, dichiarazione, o addirittura selfie, corrisponde un guadagno cospicuo di voti. Il motivo? I suoi avversari, la sua opposizione, con l’antisalvinismo arriva ai limiti del peggior cabarettismo spicciolo di un vecchio locale del Belpaese.
Un esempio è il caso che tuttora tiene banco della ‘Diciotti’: gli immigrati irregolari non solo sono sbarcati in Italia, ma sono anche fuggiti in barba a Salvini, eppure la sinistra con un circo di pessimo gusto fatto di sfilate catanesi, arancini solidali e denunce in vecchio stile ‘toghe rosse’ ha regalato l’ennesima vagonata di consensi al leader della Lega, come certificato dagli ultimi sondaggi che parlano di ben un milione di voti in più. Incredibile, o forse sarebbe meglio dire stupefacente, perché solo un uso smodato e feroce di sostanze stupefacenti potrebbe giustificare questa opposizione ridicola senz’arte né parte.
La sinistra italiana è ostaggio dei suoi intellettuali che – caratteristica unica nel suo genere – di intellettuale non hanno nulla, in quanto si tratta di personaggi più o meno noti col portafogli stracolmo pronti a dire al popolo che disconoscono cosa sia giusto o sbagliato per loro. Roberto Saviano, Gad Lerner, Asia Argento, Chef Rubio, Oliviero Toscani non sono una risorsa dell’opposizione, ma sono parte del problema nonché facilitatori del processo che porterà al coma irreversibile la sinistra italiana. Del resto, come diceva Costanzo Preve, questa è un’epoca in cui gli intellettuali sono mediamente più stupidi della gente comune.
L’ultima idiozia partorita dalla sinistra è quella della “lista unitaria progressista europeista da opporre ai populismi”, che sarebbe come andare in guerra armati di giubbotto catarifrangente al posto della mimetica e di sirene al posto dei fucili. Insomma, la sinistra in quanto a idee per sparire più in fretta si rivela essere ancora prima nel settore, d’altronde un primato dovevano pur mantenerlo.
Post scriptum: non ci mancherete.
Claudio Perconte

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3 comments

Luca 16 Settembre 2018 - 5:00

I metodi giacobini e stalinisti usati contro Berlusconi da coloro che oggi sono il PD si stanno ritorcendo contro gli stessi tramite l’azione congiunta m5s-Travaglio che usano la gogna mediatica per affondare l’avversario politico

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Luca 16 Settembre 2018 - 5:00

I metodi giacobini e stalinisti usati contro Berlusconi da coloro che oggi sono il PD si stanno ritorcendo contro gli stessi tramite l’azione congiunta m5s-Travaglio che usano la gogna mediatica per affondare l’avversario politico

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Werner 16 Settembre 2018 - 8:25

Le sinistre sono sempre anti-qualcuno o anti-qualcosa, ma di sicuro sono anti-Nazione e anti-identità.

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