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Aspides, la Duilio abbatte due droni nel Mar Rosso: cosa sta accadendo sulla rotta commerciale

by Aurelio Del Monte
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Caio Duilio Aspides droni

Roma, 12 mar – La missione Aspides sul Mar Rosso inizia ad entrare nel vivo. La spedizione, definita più volte difensiva sia dal ministro della Difesa Antonio Tajani che da altri rappresentanti del governo, si trova a dover difendere una rotta commerciale fondamentale per il Pil italiano. L’ultima notizia, riportata da Adnkronos, riguarda l’abbattimento di due droni.

Aspides, la Duilio abbatte due droni sul Mar Rosso

È nave Caio Duilio, nell’ambito dell’operazione dell’Unione europea Aspides, ad aver abbatuto due droni sul Mar Rosso, a quanto emerge in risposta a un attacco degli Houthi. A comunicarlo è lo Stato Maggiore della Difesa, il quale ricorda anche come la missione abbia il compito di difendere la libertà di navigazione e le rotte commerciali. Immediate le congratulazioni dello stesso Tajani, il quale si è così espresso su X: “Congratulazioni all’equipaggio del cacciatorpediniere Caio Duilio che ha abbattuto due droni nel Mar Rosso nell’ambito della missione Ue Aspides. La Marina italiana garantisce la libera navigazione e protegge i nostri mercantili. Fieri dei nostri marinai!”.

Cosa sta accadendo sulla rotta commerciale

Aspides nel Mar Rosso è attiva da settimane. Già il 2 marzo la Duilio aveva abbattuto un altro drone, definito “dalle caratteristiche analoghe a quelli già usati in precedenti attentati: si trovava a circa 6 kilometri dalla nave italiana, in volo verso di essa”. Guido Crosetto ministro della Difesa, aveva  sottolineato che gli attacchi degli Houti fossero “una grave violazione del diritto internazionale e un attentato alle sicurezza dei traffici marittimi da cui dipende la nostra economia. Questi attacchi sono parte di una guerra ibrida, che usa ogni possibilità, non solo militare, per danneggiare alcuni Paesi e agevolarne altri”.

Andrebbe sempre ricordato che i disordini sul mare succitato cominciano anche come reazione alla politica di Israele e alla sperticata difesa da parte di tutto l’Occidente, Italia inclusa, alla politica di Tel Aviv a Gaza. Sotto questo profilo, le “scelte” geopolitiche europee sono ben poco difendibili, nonostante le prese di posizione recenti contro i massacri. In ogni caso, in questo imbuto in cui – tanto per cambiare – l’Europa si è cacciata da sola, l’Aspides prova a consentire nel Mar Rosso rotte commerciali altrimenti ostacolate dagli attacchi degli Houthi e per questo in grado di provocare ingenti danni alle proprie economie.

Aurelio Del Monte

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