Galeotto fu โIl papiro di Cesareโ, il 36esimo album della saga, distribuito in Francia e nel resto del mondo, Italia compresa, a partire dal 22 ottobre scorso.
Nella trama c’รจ il solito Giulio Cesare intento a scrivere il suo De Bello Gallico, quando l’editore suggerisce al condottiero romano di rimuovere il capitolo dedicato al villaggio che resiste allโavanzata dellโesercito romano, cosรฌ da migliorare la sua immagine. Tutte le copie del capitolo incriminato vengono quindi distrutte, ma uno degli scribi numidi di Cesare ne conserva segretamente un papiro e lo consegna allโattivista Vispolemix, una sorta di Julian Assange dell’epoca (e il cui nome doveva appunto fare il verso a Wikileaks, opzione poi rientrata per paura di cause legali).
Realizzata da Jean-Yves Ferri e Didier Conrad, eredi di Albert Uderzo e Renรฉ Goscinny giร al lavoro sul volume precedente, la nuova avventura sta creando un surreale dibattito a causa del modo in cui vengono rappresentati nelle tavole gli scribi numidi. Labbra carnose, accento in cui manca la โrโ (per i francesi corrisponde al nostro classico โzi badroneโ delle gag della tv di qualche anno fa), insomma la classica rappresentazione stereotipata tipica di una comunicazione popolare, che con gli stereotipi โ tutti โ finisce inevitabilmente per giocare.
Ma adesso no, anche i fumetti devono allinearsi ai dettami del politicamente corretto. E cosรฌ โLe papyrus de Cรฉsarโ finisce nel mirino. La โ non ridete โ โBrigata Anti Negrofobiaโ (ma non dovrebbe chiamarsi โBrigata Anti Nerofobiaโ? O โAnti Dicolorefobiaโ?…) ha lanciato la sua fatwa contro โIl papiro di Cesareโ: โNel racconto, uno scriba numida di nome Bigdatha prende l’iniziativa di rubare il capitolo censurato delle memorie di Giulio Cesare. Stranamente, egli consegna il manoscritto a un gallico, ispirato a Julian Assange. Perchรฉ non puรฒ essere lui l’eroe della storia anzichรฉ un personaggio secondario?โ.
Giร in โAsterix e i Pittiโ, del resto, erano rappresentati degli africani, tutti rigorosamente schiavi, tutti uguali e il cui unico personaggio importante, il pirata Baba, aveva appunto il tipico accento africano delle barzellette. L’ex calciatore Lilian Thuram aveva confessato di non riuscire a identificarsi in Baba e critiche erano arrivate anche dalla suddetta โBrigataโ.
E ancora, nel 2014 il film d’animazione di Asterix, โLe Domaine des Dieuxโ, aveva suscitato polemiche sui social network per la presenza di un eroe nero, muscoloso e vestito di una pelle di leopardo. Altri avevano fatto notare l’assenza – terribile! – di doppiatori neri.
Nel 2011, infine, il filosofo Michel Serres aveva lanciatoย un duro attacco contro le avventure del bellicoso villaggio gallico parlando di โapologia della forza bruta, della droga e del disprezzo della culturaโ. Parafrasando la nota presa in giro di Asterix nei confronti dei Romani, verrebbe da replicare: โSono pazzi questi moderniโ.
Adriano Scianca
8 comments
bell’articolo, ma Alberto fa di cognome Uderzo!
“Xenofobia”, “omofobia”, “negrofobia”… i sinistri non sanno piรน che inventarsi per nascondere la propria fasciofobia!
@ Paolo: se fosse solo alterofobia? (paura ossessiva del pensiero altrui).
@ autore: ero giร pronto per scrivere nerofobia e ironizzarci su, se fossi professore le darei la lode assieme al vignettista che ha inventato Vispolemix (lanciamo una linea di gadgets)?
Unica postilla all’ articolo – di cui peraltro condivido pienamente lo spirito – รจ che la frase “Sono Pazzi Questi… ” adattata di volta in volta al contesto, non รจ di Asterix ma del suo inseparabile amico, Obelix. Lo sottolineo, solo perchรฉ era – ed รจ – lui, il mio personaggio preferito del fumetto ๐
Curioso. Se si tratta di africani, spagnoli, britannici, ecc รจ razzismo, mentre se si tratta dei romani, non lo รจ. Due pesi e due misure? Come รจ possibile che in ogni fumetto si insultano i romani e Roma e nessuno dice nulla, nessuno parla di razzismo, mentre se si vede una vignetta con il pirata o l’egiziano di turno ridicolizzato, si urla razzismo? Se il razzismo c’e’, e in effetti c’รจ, questo soprattutto รจ nei confronti dei romani.
Curioso. Se si tratta di africani, spagnoli, britannici, ecc รจ razzismo, mentre se si tratta dei romani, non lo รจ. Due pesi e due misure? Come รจ possibile che in ogni fumetto si insultano i romani e Roma e nessuno dice nulla, nessuno parla di razzismo, mentre se si vede una vignetta con il pirata o l’egiziano di turno ridicolizzato, si urla razzismo? Se il razzismo c’e’, e in effetti c’รจ, questo soprattutto รจ nei confronti dei romani.
Infatti, Agostino ha perfettamente ragione: asterix รฉ un patetico tentativo dei francesi di lavare l’onta di averle sonoramente prese dai nostri avi, nel solito logorante duello tra due gloriosi Popoli europei, che dovrebbero invece sentirsi fratelli e custodi della Tradizione.
I fumetti di Asterix, di cui mia madre disegnatrice e pubblicitaria ante-litteram faceva collezione giร nel 1977 e sicuramente tra i fumetti piu riusciti di sempre, sono canzonatori verso lโumanitร in toto. Ogni etnia-nazionalitร รฉ sempre rappresentata con la massima ironia e un pizzico di luoghi comuni mittel-europei ed a ben guardare i personaggi di volta in volta mostra almeno 2/3 caratteristiche polari, buone e cattive, dei luoghi comuni medesimi declinate in maniera equa (cโรฉ sempre per ogni โetniaโ il mingherlino e il forzuto, il grassone, lo scaltro e lo sciocco/ubriacone). Lโintelligenza di Goscinny/Uderzo era altissima e per nulla razzista a ben leggere le storie….ad esempio รฉ ben vero che โBaba il pirataโ (di colore) viene disegnato con un aspetto un pรณ โprimordialeโ….ma รฉ altrettanto vero che รฉ il piu intelligente della ciurma dei pirati, vicende dei quali si concludono sempre con lโaffondamento e lโultima vignetta con appunto il โBabaโ che fa la faccia ironica del โlโavevo detto io..โ sottolineando come i suoi compari siano molto piu stupidi di lui.
In sostanza ce nโรฉ per tutti: dai romani indolenti e vanagloriosi agli svizzeri precisetti passando per i teutonici tonti e massicci o i fenici (attuali tunisini) untuosi e truffatori ogniuno si prende un pรณ di ironia fumettistica. Anche i francesi: cโรฉ il vanesio stupido (il bardo), i due tonti irrascibili per nulla (il fabbro e il pescivendolo) piuttosto che il comandante di cartapesta (il capo-villaggio coraggioso solo in cima allo scudo e comandato dalla piccola moglie).