Home » Aumentano gli attacchi informatici: la perdita di dati pesa sui consumatori

Aumentano gli attacchi informatici: la perdita di dati pesa sui consumatori

by Andrea Grieco
1 commento
attacchi informatici

Roma, 27 lug – Sempre più frequentemente assistiamo ad attacchi informatici, soprattutto ad imprese o siti istituzionali, creando situazioni di disagio e perdite di denaro. L’obbiettivo di tutti questi attacchi è il possesso di dati, ogni singolo dato rubato in Italia costa alle imprese, in media, 143 euro. A livello globale si sale a 164 dollari. L’industria farmaceutica è quella che ci rimette di più: ogni dato rubato è costato 182 euro. Seguono il settore tecnologico (174 euro) e i servizi finanziari (173 euro). In Italia il danno medio è di 3,4 milioni di euro, il 13% in più rispetto al 2020. A livello globale, arriva a 4,35 milioni di dollari, il livello più alto degli ultimi cinque anni.

Gli attacchi informatici pesano sui consumatori

Per far fronte a tutti questi costi, la maggior parte delle aziende aumenta i prezzi dei prodotti e dei servizi, facendo pesare così le perdite sui consumatori. Questi cyberattacchi stanno acquisendo sempre un peso maggiore nel definire le sorti dell’economia globale, contribuendo all’incremento dell’inflazione e alle interruzioni nelle catene di approvvigionamento. A livello globale, quasi un attacco su cinque è causato da credenziali rubate o compromesse. In Italia, invece, il primo vettore è il phishing. Cioè una tattica che mira a ingannare la vittima, spesso via e-mail. Molto ricorrenti (un caso su dieci) sono i ransomware, attacchi che non si limitano a intromettersi nel dispositivo o nella rete ma la bloccano e chiedono un riscatto per liberarla.

Automazione e intelligenza artificiale

La cybersecurity è ancora ad appannaggio di una percentuale minoritaria di aziende, solo il 40% è in possesso di un livello sufficientemente maturo di sistemi “Zero Trust”, cioè con un approccio che presuppone – sempre, ovunque e per chiunque – autenticazione e verifiche. I vari rapporti hanno mostrato come la spesa in sicurezza informatica sia in realtà un investimento, in particolare quando rivolto ad automazione e intelligenza artificiale: le organizzazioni che hanno adottato in modo massiccio soluzioni di questo tipo hanno pagato mediamente 3 milioni di dollari in meno.

Andrea Grieco

You may also like

1 commento

Prof. Massimo Sconvolto 25 Agosto 2022 - 7:58

E con la stronzata partorita dall’unione europea per controllare dove mettete i soldi che non date al loro sistema, per comperare merda finanziaria, per pagare il bollo auto, per usare pago PA non è richiesta nessuna autenticazione via cellulare, i furti di dati e di soldi aumenteranno sempre di più con il dilagante sim swap (vi fottono il numero di cellulare e da li hanno il controllo su di voi) tanto che ci è arrivata pure l’FBI a capirlo
https://www.zdnet.com/finance/blockchain/fbi-warns-sim-swapping-attacks-are-rocketing-dont-brag-about-your-crypto-online/

Questo basta a far capire che stronzata è la PSD2 ma gli #EuroParassiti sono notoriamente decerebrati e l’unico organo che riescono a far funzionare è la bocca per mangiare figuriamoci se riescono ad afferrare il warning FBI es eliminare una normativa che mette a rischio i cittadini al posto di tutelarli.

Reply

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati