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Aumento immigrati irregolari: secondo Frontex mai così tanti dal 2016

by Andrea Grieco
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Roma, 19 apr – Secondo Frontex, agenzia europea per il controllo delle frontiere, nel primo trimestre del 2022 c’è stato un poderoso aumento del numero di immigrati irregolari arrivati sul suolo europeo, pari a quello registrato nel 2016, al termine dell’anno della più imponente crisi migratoria. Ciò che fa apparire la situazione ancora più preoccupante, è che l’agenzia ha specificato che i dati raccolti durante questo primo trimestre non tengono conto dei numeri legati ai profughi del conflitto in Ucraina, non inseriti nei calcoli di Frontex.

Le rotte percorse irregolarmente dagli immigrati

Analizzando le cifre fornite dall’agenzia europea per il controllo delle frontiere, si nota un balzo del 57% rispetto allo stesso periodo nell’anno precedente, pari a 40.300 immigrati irregolari entrati in Europa dal primo gennaio al 31 marzo 2022. Un tale aumento non si registrava dal 2016, l’anno di più difficile gestione degli enormi flussi di immigrati, soprattutto lungo la rotta balcanica, principale preoccupazione  per gli analisti di Frontex, secondo i quali sono passati da qui nel primo trimestre di quest’anno circa 18.300 migranti, con un aumento del 115%. Ma l’aumento percentualmente più importante è stato riscontrato lungo la rotta del Mediterraneo orientale, dalle coste turche alle isole greche, con un aumento del 132%, la rotta del Mediterraneo occidentale ha subito un aumento del 70%, interessando principalmente la Spagna. La tratta centrale del Mediterraneo si attesta sui 8.441 immigrati irregolari, dato confermato anche dal ministero dell’Interno italiano, paese maggiormente interessato da questa rotta.

Le conseguenze per l’Europa

In generale possiamo osservare un incremento massiccio di immigrati irregolari sul suolo europeo, il quale sottolinea la mancata volontà, da parte dell’Ue e dei vari stati membri, di arginare il problema legato all’immigrazione. I popoli europei sono obbligati, ogni giorno di più, a vedere le loro città trasformarsi in enormi “melting pot”, e subire passivamente l’annullamento della propria identità, con la conseguente creazione di una società sempre più multietnica e globalizzata, una tendenza che la politica democratica occidentale sta favorendo sempre maggiormente.

Andrea Grieco

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