Reggio Calabria, 2 ago – Stop al prosecco nei locali del Sud Italia. Al via la Rete nazionale bar devenetizzati, iniziativa lanciata, con l’aiuto del giornalista pugliese Pino Aprile, dal gruppo Agenda Sud – Calabria che sulla sua pagina Facebook si definisce “movimento di partecipazione popolare“.
Il volantino e le rivendicazioni
I baristi calabresi e con loro tutti i mescitori del Sud sono invitati a stampare ed esporre nel loro locale il cartello riportante la scritta “Bar devenetizzato”. Il riferimento del boiocottaggio è, ovviamente, all’autonomia differenziata richiesta dalla Regione guidata da Luca Zaia: «La Regione Veneto ha deciso di trattenere tutto il residuo fiscale. Vuol dire che le tasse pagate in Veneto resteranno integralmente in Veneto” si legge nelle rivendicazioni di Agenda Sud “quindi se tu consumi prodotti veneti, non solo arricchisci le imprese venete, ma che anche le tasse che paghi sulla bottiglia di vino veneto (i tuoi soldi) andranno a finanziare solo scuole, ospedali e strade del Veneto». Ma nella pagina si fa molta politica, in realtà, e la sensazione è che sinistra ci covi.
Finco (Lega): “Amareggiato ma vendite sempre ottime”
Nicola Finco, capogruppo della Lega nel consiglio regionale veneto si definisce «davvero amareggiato dal fatto che un dibattito serio e importante come quello sull’autonomia sia stato sbeffeggiato da alcuni cittadini calabresi sui social in questo modo, con toni offensivi nei confronti del nostro presidente Zaia, del nostro territorio e dei nostri prodotti. Gli utenti di quella pagina Facebook se la prendano con i loro amministratori, spesso accusati di collusione con la mafia e di sperpero del denaro pubblico. Se i loro bilanci regionali o la loro economia sono in sofferenza, non è certo colpa del Veneto». E rincara la dose: “I dati dell’export parlano da soli: le vendite all’estero del nostro prosecco continua a crescere, arrivando a toccare i 36 milioni e mezzo di bottiglie. Numeri impressionanti che dimostrano come non saranno le offese di alcuni cittadini calabresi a danneggiarci».
Cipriani (Harry’s Bar Venezia): “Razzismo alla rovescia”
“Una specie di razzismo alla rovescia. La rete dei bar “devenetizzati” per Arrigo Cipriani, proprietario dello storico Harry’s Bar di Venezia è una «stupidaggine» e insiste: “Ma chissenefrega se noi veneti risultiamo antipatici, l’importante è fare bene le cose». Francesco Rucco, sindaco di Vicenza ma nativo di Lecce dichiara: «Questa è una battaglia che non condivido. A chi sa integrarsi, il Veneto restituisce tanto. L’autonomia non va vista come una forma di egoismo, ma come un modello per tutte le regioni a partire dalla Puglia, che sta lavorando meglio di altre e potrebbe aspirare a questo traguardo. Sono sicuro che la gente del Sud non abboccherà: a preoccuparmi non sono tanto queste iniziative, quanto l’ostruzionismo di una parte del governo».
Ilaria Paoletti
4 comments
magari chiudendo i rubinetti (dei soldi, non del prosecco) qualcuno si sveglia….quanto al boicottaggio, sai che perdita….
a me spiace davvero dirlo,ma come economia,bilanci e tasse versate allo stato centrale,la siderale differenza tra un Veneto ed una Calabria proporzionalmente al diverso numero di abitanti,è la chiara dimostrazione che quel concetto di “osmosi” “integrazione” ed “arricchimento” tanto propagandato a favore degli stranieri da parte degli immigrazionisti,viene sconfessato in primis proprio dal sistema Paese Italia.
se questa bella teoria fosse vera infatti,l’economia delle varie Regioni di Italia,sarebbe sostanzialmente la stessa ed invece non lo è affatto; ennesima dimostrazione che l’integrazione ed assimilazione può essere un concetto applicabile solo nella mente di casalinghe pancine e gattare,con o senza reggiseno sotto la maglietta rossa.
sia ben chiaro; questo non significa affatto volere dividere l’Italia (così come era già stato fatto del resto dai merdani DC e dai loro compagni di merende PCI a proposito di Istria e Dalmazia) ma di vedere la realtà per quello che è e non per come vorremmo che fosse.
bene comunque ricordare,che la Calabria,come la Sicilia del resto,rappresenta le radici profonde della migliore ed unica Cultura prodotta dal mondo occidentale,ossia la fusione del pensiero Ellenico con la prammaticità operativa di quello Romano….e questi unici e grandissimi Popoli antichi,si incontrarono IDEALMENTE proprio attraverso le coste della Calabria e quelle della nostra Sicilia…
C’è chi esporta prosecco e chi ‘ndrangheta……. che cosa è meglio per il bilancio regionale o nazionale? Ai lettori il giudizio.
Proposta di un mentecatto di sx
non credo avrà seguito , ma non conosco i bar della zona ….
forse la gente manco beve già oggi il prosecco ….
sostituito con altri vini ….