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“Basta fake news, il voto è garantito a tutti, anche a Ilaria”: Ungheria, la sberla a Roberto Salis

by Alberto Celletti
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Ungheria risponde a Roberto Salis

Roma, 15 mag – L’Ungheria risponde a Roberto Salis, il controverso protagonista di queste ultime settimane mediatiche legate alla figlia Ilaria, candidata alle europee con Alleanza Verdi e Sinistra. Come riporta Tgcom24, Budapes replica alle accuse – a dire il vero già prima apparse insensate – del signor Salis, circa la presunta negazione del diritto al voto per la stessa Ilaria, detenuta in via cautelativa nel contesto del processo in cui è accusata di aggressioni.

Ungheria, risposta a Roberto Salis: “Accuse senza fondamento, anche lei può votare”

Non che ci fosse bisogno della dichiarazione di Budapest, ma dal momento in cui nella sinistra italiana – e nella fattispecie, nel circolo di parenti di Ilaria Salis – pare essersi persa perfino la bussola di una comunicazione logico-deduttiva, è chiaro che le affermazioni magiare non possano non risaltare. L’Ungheria rifila una risposta secca a Roberto Salis, padre di Ilaria, e in particolare alla sua ultima accusa. “Stanno negando il diritto di voto a mia figlia”, aveva detto. Le dichiarazioni ungheresi riportate da Tgcom24, ed espresse con le parole del portavoce Zoltan Kovacs, recitano quanto segue: “La legge stabilisce che ai detenuti sia data l’opportunità di votare e gli istituti penitenziari sono tenuti a facilitare questo fondamentale diritto democratico”. Poi un invito al signor Roberto a smetterla di diffondere “fake news volte a diffamare le carceri ungheresi e i professionisti che vi lavorano”.

Indecisione e confusione

A dirla tutta, la “strategia” della sinistra sta facendo acqua da tutte le parti. Già candidare la Salis è un bell’autogol in termini mediatici, ma permettere a un personaggio come il signor Roberto di proferire sciocchezze è qualcosa che esprime confusione, incapacità di comprendere la razionalità delle proprie azioni. Questo indipendentemente da una condanna verso le azioni del Pd e dei suoi partiti satellite che, soprattutto in un caso così grave, non può non essere senza appello: Ilaria Salis verrà giudicata pure innocente o colpevole, ma partire con la certezza divina di doverla liberare a prescindere resta intollerabile. Specialmente se poi la si giustifica con certe modalità imbarazzanti.

Alberto Celletti

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