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Bologna, arriva il centro di accoglienza per gli immigrati trans

by Lorenzo Zuppini
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Bologna, 5 lug – Non bastava la moltitudine di centri di accoglienza per immigrati irregolari presenti sul territorio italiano. Adesso arriva anche una casa ad hoc per quei clandestini che si dichiarano transessuali. Accade a Bologna, e l’occasione per presentare l’ambizioso progetto è il Pride 2018, che si terrà sabato prossimo.
In nessun Paese d’Europa esiste un luogo dove vengono accolti, a spese della collettività sia chiaro, gli immigrati omosessuali e transgender. E pare ci sia già qualche richiesta: “Abbiamo già cinque persone che verranno accolte e che attualmente si trovano in altri centri”. Sono queste le uniche parole trapelate alla conferenza stampa di presentazione del Pride 2018 da parte di Nicole De Meo, presidente del Movimento Identità Transessuale. E c’è massimo riserbo sul luogo adibito a sede di questa casa di accoglienza. “Ovviamente non diremo esattamente dove si trova l’abitazione ma è a Bologna”, ha spiegato la De Meo.
Il fenomeno dei richiedenti asilo transessuali pare sia in costante crescita. E anche tra gli immigrati appartenenti alla fede islamica, che non prevede l’omosessualità e che in alcuni casi la condanna come reato, sono molti quanti si dichiarano transgender. Non tutti, però, la prendono bene.
Nei giorni scorsi, ad esempio, a Milano un regista trans pakistano, da anni attivista del mondo Lgbt, sta ricevendo da giorni insulti e minacce di morte per aver partecipato lo scorso 30 giugno al Pride di Milano. Fiero della sua appartenenza sessuale a favore di flash aveva baciato un ragazzo marocchino e sbandierato un poster arcobaleno recante la scritta “Allah loves equality” (Allah ama l’uguaglianza). Evidentemente l’uguaglianza la ama solo Allah e non i suoi seguaci. I sedicenti profughi trans sperano di avere maggiore fortuna nella casa di accoglienza di Bologna. Di sicuro gli inventori di questa trovata ci guadagneranno.
Anna Pedri

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5 comments

blackwater 5 Luglio 2018 - 12:21

io non riesco nemmeno a capire che cosa ci faccia un pakistano in Italia,davvero.
credo che questo dovrebbe essere il punto nodale della questione,in cui quella boiata illeggibile di “un Allah ama l’uguaglianza” diventa davvero secondaria seppur assolutamente comica.

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blackwater 5 Luglio 2018 - 12:25

PS “allah loves equality” è riuscita nella mia personale TOP TEN delle “piddinate” a scalzare persino quella “degli immigrati che ci pagano le pensioni” che credevo davvero imbattibile quanto irraggiungibile…

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Gianni Paciullo 5 Luglio 2018 - 4:17

Se di passaggio ci va il prete pistoiese qualche trenino non glielo toglie nessuno!

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Raffo 5 Luglio 2018 - 4:58

Schifosi sodomiti ermafroditi ignobili. Pure questa indegna sceneggiata dobbiamo sopportare. Sinistri deiezioni infami.

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Cesare 6 Luglio 2018 - 11:11

Ho letto che alcuni immigrati si dichiarano gay per essere considerati perseguitati e quindi necessitanti di protezione internazionale.E da noi chi la prende nel di dietro non è un vizioso sodomita contro natura ma uno da proteggere e a cui dare assistenza, negata ovviamente alle persone normali in difficoltà.Ma è questo cio’ che vogliono gli stranieri globalisti che si sono comperati il paese; avere un popolo senza identità nazionale, famigliare, religiosa e sopratutto sessuale.Agli usurai satanisti interessa un uomo confuso senza identità da schiavizzare facilmente sin da bambino una volta tolta ogni autorità a loro alternativa quale la famiglia o la figura paterna o materna naturale

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