Roma, 30 nov – Uccide l’amica incinta e ruba il bambino. Per meglio dire il feto, ma la storia tragica di cui si tratta, avvenuta in Brasile e riportata da Tgcom24, così su due piedi sembra addirittura impossibile fisicamente. Eppure, non lo è.
Agosto 2021: uccide amica incinta, ruba il feto
I fatti sono avvenuti la scorsa estate, per la precisione il 27 di agosto. Rozalba Maria Grime (così si chiama la condannata) uccide l’amica, Flavia Godinho Mafra (24 anni) e le strappa il feto per “prendere possesso” del bambino. Il tutto è avvenuto con un cesareo praticato sul corpo della vittima, successivamente occultato. La Grime è stata condannata a 57 anni di carcere. La sentenza cita: omicidio aggravato, tentato omicidio di un bambino, occultamento di cadavere, rapimento di minore, negazione dei diritti di un neonato e ostruzione alla giustizia.
La finta gravidanza e il processo
Rozalba programma tutto nei minimi dettagli: non uccide solo l’amica incinta, ma simula anche una finta gravidanza per non destare sospetti quando avrebbe tenuto con sé il neonato. Con esso è andata infatti in ospedale, simulando un parto prematuro e chiedendo aiuto al personale. I medici non sono caduti nel tranello, e resisi conto che la donna non aveva partorito, hanno sporto denuncia. In seguito, è stato trovato il corpo dell’amica 24enne, ormai esanime. Il bambino però è riuscito a salvarsi, ed è stato affidato al padre e al resto della famiglia. Il processo è durato 15 ore. Durante le testimonianze, Rosalba non ha nascosto nulla: la pianificazione come la simulazione. Aveva attirato Flavia in un sito di ceramiche a Canelinha (Brasile) e usato un coltello multiuso per aprire la pancia e tirare fuori il feto.
Alberto Celletti
1 commento
…
roba da film dell’orrore.
per fortuna che questa fetenzia è avvenuta in brasile,così
questa cosidetta “donna”
si pentirà A LUNGO….
di esser nata.