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Roma, 20 giu – Fu il primo omicidio rivendicato dalle Brigate Rosse. Il 17 giugno del 1974 con l’assalto alla sede padovana dell’Msi di via Zabarella e l’assassinio di Giuseppe Mazzola e Graziano Giralucci, il terrorismo rosso fece un salto di qualità. “Bisognava anche sapere che, se necessario, le Br uccidevano”, disse Renato Curcio all’epoca, decidendo di rivendicare il fatto di sangue, nonostante la morte dei due militanti missini non rientrasse nel piano iniziale dei terroristi rossi. Una storia terribile a cui è dedicata la graphic novel – o fumetto/romanzo grafico se preferite il linguaggio tricolore – Brigate rosso sangue. Mazzola e Giralucci, il primo omicidio delle Br, edita da Ferrogallico. Si tratta della terza opera dedicata agli anni di piombo dopo gli albi su Sergio Ramelli e il Rogo di Primavalle.
Al Senato con La Russa e Ostellari
Ieri pomeriggio l’opera è stata presentata al Senato, grazie all’impegno dei senatori Ignazio La Russa di Fdi e Andrea Ostellari della Lega. Presenti anche Marco Carucci, editore di Ferrogallico, Fabio Ragno autore del libro, Mario Bortoluzzi curatore dell’opera, e Piero Mazzola, figlio di Giuseppe e avvocato. “L’uccisione di Giuseppe Mazzola e Graziano Giralucci ha segnato la mia militanza politica”, ha raccontato La Russa presentando l’incontro, “ricordo il clima di Padova, questo cielo grigio e tutti i negozi chiusi, spettrale. La viltà della gente mi fece capire che iniziava allora una guerra civile nell’indifferenza generale e nella menzogna. Con i primi tentativi a sinistra di far accreditare la pista della faida interna per giustificare la loro violenza”.
Gli attacchi degli antifascisti
Dopo La Russa è intervenuto l’editore di Ferrogallico, Marco Carucci, che ha ricordato “le polemiche furibonde per la presentazione a Padova del fumetto su Norma Cossetto di un anno fa”, dimostrazione che questo tipo di operazioni “mandano su tutte le furie gli antifascisti militanti, perché non tollerano l’intervento nel mondo culturale e nelle scuole, che reputano un loro spazio esclusivo. Magari non c’è più la violenza di un tempo, ma il principio di intolleranza che porta, ad esempio, all’esclusione della casa editrice Altaforte dal Salone del libro di Torino, è lo stesso”. Il senatore della Lega Ostellari ha sottolineato l’importanza di “combattere più duramente questi nemici della libertà”, riferendosi anche lui alle censura di sinistra.
Terroristi affrontati a mani nude
Mario Bortoluzzi, curatore dell’opera e storica voce del gruppo musicale La compagnia dell’anello, ha invece posto l’accento sulla “strategia della tensione portata avanti in quegli anni da alcuni apparati dello Stato, che in nome della stabilità del sistema creò il clima che portò alla morte di tanti giovani ragazzi e all’ostracismo dichiarato per una forza politica come l’Msi”. Fabio Ragno, che ha scritto il testo del fumetto ha invece posto l’accento “sul coraggio di Mazzola e Giralucci, che hanno affrontato a mani nude dei terroristi. Un fatto che non viene mai sottolineato abbastanza”, mentre Piero Mazzola ha ricordato con commozione la morte di suo padre e la lunga battaglia legale per far emergere la verità.
Davide Di Stefano