Mosca, 18 mar – Pavel Pogrebnyak, veterano della nazionale di calcio russa, si è detto in disaccordo con la decisione di accogliere un “giocatore di colore” come Ari nella squadra.
Il caso di Ari, brasiliano
Ari è un brasiliano naturalizzato russo e gioca nella squadra del Krasnodar: presto, secondo quanto riferisce oggi il quotidiano Sport Express, potrebbe militare nella nazionale. “E’ ridicolo che un giocatore di colore giochi nella squadra nazionale russa” avrebbe quindi detto Pogrebnyak, sostenendo quindi di essere contrario a questa iniziativa, e di avere “un parere negativo su di essa”. “Io non ne vedo il senso” continua l’attaccante “Perchè Ari ha ricevuto un passaporto russo?”. Pogrebniak ha anche criticato la presenza nella selezione di Mario Fernandes, egualmente di origine brasiliana. “In questo stesso ruolo abbiamo anche Igor Smolnikov. Ce l’abbiamo sempre fatta senza stranieri“.
Probabili sanzioni a Pogrebnyak
Alexandr Baranov, vice capo della sezione della Federcalcio russa per la lotta contro la discriminazione razziale, ha detto oggi che il comitato etico dovrà valutare le dichiarazioni di Pogrebniak. “I suoi commenti sono molto discutibili e chiaramente non sono in linea con i principi della campagna globale nel calcio EqualGame. Non è possibile definire il posto di un giocatore in una nazionale basandosi sul colore della pelle” dichiara. Il comitato etico stabilisce diverse sanzioni, dalle multe alla sospensione giocatore oggetto di “indagini”.
La difesa di Ivanov
Grigori Ivanov, presidente dell’Ural, club dove ora gioca Pogrebniak, ha difeso il suo giocatore, dicendo che non ha insultato Ari chiamandolo “nero” ma dicendo solo che è di “colore” e ha anche espresso la sua opinione negativa nei confronti dei calciatori stranieri che ricevono il passaporto solo per poter poi giocare nella nazionale.
Ari ha iniziato a giocare in con lo Spartak Mosca nel 2010 e ha ricevuto la cittadinanza russa nel luglio dello scorso anno, non potendo quindi competere nei Mondiali.
L’allenatore della nazionale russa Cherchésov ha convocato altri cittadini stranieri come il brasiliano Guilherme, Rausch e il tedesco Neustadter.
Ilaria Paoletti
3 comments
Ha ragione il Russone che ricorda Ivan Drago! Condivido in pieno! Il Popolo Russo e un fertilissimo vivaio di splendidi esemplari maschili e femminili, a decine di migliaia a sfornata… Che bisogno hanno di importare negrume?… Ammesso che simili ” bisogni” esistano davvero!!!
se si chiamano “nazionali” ci sara’ un motivo d altronde, non ne faccio neanche una questione di colore e appartenenza ma di forzature belle e buone; per dire, senza l aiuto degli stranieri, la francia non avrebbe vinto neanche un torneo di calcio balilla e di contro, il calcio africano sarebbe piu competitivo ed appettibile.
vero…sono contrario anche io,all’importazione di atleti di altri paesi per lo sport:
specialmente nelle squadre nazionali,la rosa dovrebbe essere composta al 100% da cittadini autoctoni del paese.
altrimenti perchè chiamarli campionati nazionali?
per non parlare delle conseguenze dell’importazione di atleti da altri paesi…
tanto per dirne una,da quando si è permesso alle squadre di calcio italiane di acquistare giocatori dall’estero
hanno smesso di investire sulla formazione dei giovani calciatori italiani,come ben si vede dall’agonia delle varie “primavere”
…esattamente la stessa disgustosa e meschina valutazione economica che sta distruggendo il nostro mercato del lavoro,anche se nel calcio si nota meno per una questione di numeri.