Roma, 22 luglio – L’estate si sa, è una stagione morta per la politica, anche se quella italiana sembra esserlo definitivamente già da tempo: ora è il caldo l’argomento del momento. Un dibattito “da vecchi” che si sta polarizzando sulla stessa dialettica del Covid: scienziati e negazionisti. Ecco perché sottrarsi immediatamente a questa logica potrebbe risultare utile per non ripetere gli stessi errori della stagione pandemica.
Il caldo come il covid
Non ci cascate: ogni volta che Repubblica fa un titolo non vuol dire che vada preso come un messaggero divino, ma piuttosto come l’indizio della direzione che prenderà il dibattito pubblico per un certo periodo: la narrazione è chiara, si vuole spacciare il caldo estivo – seppur (va detto) effettivamente eccezionale – come un’emergenza cui rispondere con misure che nulla hanno a che fare con ciò che un dato effettivo come il riscaldamento globale dovrebbe condurci. Mi spiego: se il riscaldamento globale è reale – chiunque può fare una passeggiata in montagna e constatarlo senza paraocchi – non vuol dire che questo sia provocato dall’attività antropica, ma soprattutto vorrebbe dire mettere in campo delle misure economiche, politiche, industriali ed energetiche che nulla hanno a che vedere con la “Ricetta Covid”, ovvero cassa integrazione e smart working. Eppure sembra di essere ripiombati nel 2020 con una destra e sinistra che si ergono ora a scienziati ora a negazionisti e fanno di tutto per deviare un’attenzione che potrebbe essere meglio utilizzata: se il reato di nagazionismo climatico è un’immane cazzata, spinta da chi vorrebbe un reato per ogni flatulenza, lo è anche controbattere con la sufficienza alla “d’estate ha sempre fatto caldo”. È questa la manipolazione: farci credere che il problema sia la nostra opinione in merito, lasciando da parte i fatti in favore delle “sensazioni”. Chiacchiere da ospizio.
La tentazione negazionista
Eppure eccovi, già vi vedo che avete indossato il paraocchi del negazionismo, disegnato su misura per voi da chi spinge e sostiene la narrazione emergenziale per portare a termine degli obiettivi economici ben precisi. Già vi vedo a starnazzare che è tutto una bufala, che la terra è piatta e i vaccini hanno provocato tumori, che l’emergenza caldo è solo un’invenzione della sinistra, di Fabio Fazio e Greta Thunberg. Ecco vedete: anche la Rackete, quella con i dread, ha detto di candidarsi alle europee per la “giustizia climatica”, prova provata che si tratta di un complotto. Ma di complotti non ce ne sono: è tutto sotto la cocente luce del sole. Va detto, è una tentazione facile come un peccato di gola, ma se non vogliamo ritrovarci di nuovo a discutere di vaccini mentre il mondo del lavoro era fatto a pezzi, è ora di sottrarsi a questa logica illogica e sfruttare il “polverone” per riportare sui giusti binari alcuni concetti fondamentali.
Concetti fondamentali
Se ora ci siete, passiamo sui binari della logica: il riscaldamento globale, causato da chi e per come non ci interessa sapere se non che sicuramente non è causato dall’uomo, è un dato oggettivo con cui fare i conti, soprattutto nei suoi effetti. Le soluzioni sono esattamente nella direzione opposta alle misure che ora vengono messe in campo. Sul serio cassa integrazione e smart working? E gli agricoltori come fanno a seguire i campi da casa? Reato di negazionismo? E per chi invece sostiene una transizione energetica che consegnerà l’Italia a potenze straniere che reato ipotizziamo? Il merito quindi è squisitamente ideologico e politico: è colpa dell’uomo? No. Diversi scienziati, tra cui premi Nobel, affermano che i cambiamenti climatici siano ciclici e che non sia possibile quantificare l’effetto antropico sul clima. Si può consumare di meno? La domanda è posta male. Possiamo e dobbiamo essere più responsabili nei confronti dell’ambiente ma non dobbiamo nemmeno trasformarci in hippy tifosi della “decrescita felice” che si lavano una volta al mese e fanno pipì nel lavandino. Dobbiamo riconvertire la nostra struttura energetica? Sì, ma non nella direzione pauperista che vorrebbe l’Occidente “green”: razionamenti, lockdown energetici, ecc. In questo scenario il nucleare può diventare vitale; l’innovazione tecnologica può permetterci di arrivare a fonti o a riqualificazioni importanti e soprattutto dare l’impulso ad una riconversione industriale che porti lavoro su queste sponde. Altro che smartworking! L’importante è abbandonare l’ideologia “gretinista” che vorrebbe – noi Europei – colpevoli dell’inquinamento mondiale quando i principali “paesi inquinanti” sono Usa, Cina e India: proprio le Nazioni dove delocalizziamo la nostra produzione. È evidente: ci sono diversi centri d’interesse economici e politici che spingono ossessivamente per la transizione green, ma questo non vuol dire che ci si debba abbandonare, per reazione, al negazionismo climatico figlio di questa folle era social popolata d’isterismo. Rimanere centrati e passare all’attacco per dare delle linee che oltrepassino quelle nemiche, ed usarle contro chi vuole un’Italia che litiga sul tempo e si scorda cosa fare domani.
Sergio Filacchioni
4 comments
L’ho percepito e la mia preoccupazione è che l’attuale governo sia asservito agli ordini del dio “Bill Gates” come lo era il maledetto governo Conte/Draghi.
Gates vuole vendere di nuovo 8 miliardi di vaccini magari più volte come con il covid e i nostri politici ne sono felici….immaginate perché…
Oggi leggevo un articolo su un sito tedesco che iniziava così:
“…Finora la febbre dengue è stata un problema dei tropici e dei subtropici. Tuttavia, a causa dei cambiamenti climatici, il virus si sta diffondendo.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) è preoccupata per la diffusione del virus della dengue anche in Europa…” ( https://www.t-online.de/gesundheit/aktuelles/id_100212032/who-ist-besorgt-virus-aus-den-tropen-breitet-sich-durch-klimawandel-aus.html )
Soluzione? Costringere questo governo servile schiavo della Lobby giudaica a dissociarsi immediatamente dall’OMS criminale guidata da Bill Gates.
[…] https://www.ilprimatonazionale.it//approfondimenti/caldo-e-covid-sottrarsi-alla-manipolazione-per-tor… […]
E’ il solito battage mediatico e schema commerciale degli usurai della politica e della casata mediatica per fottere di nuovo la gente , si fa schema , si fa cassetto sui media di massa , si invitano soloni sproloquianti e il gioco è fatto. di scienza sperimentata e sperimentale qui non vi è nulla , solo formule giornalistiche trite e ritrite.
un altro sito web bufalaro è tale valigiablu.it , po c’è wired , open , fanfake , giornalettismo , facta sono gli scribacchini a cottimo di soros del cicap che stalkerizzano con le loro stronxate fasulle .