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C’era una volta Tarantino. Il suo ultimo film sono 3 ore di (quasi) nulla

by Davide Di Stefano
116 comments

Roma, 20 set – Quentin Tarantino mi deve tre ore della mia vita e 8 euro di biglietti. Il suo ultimo film C’era una volta a…Hollywood non è solo noioso, non è proprio un film, è solo una sorta di Techetechetè americano fatto peggio di quello della Rai. Devo ancora decidere se assomiglia di più a una truffa, ad uno scherzone o a una sorta di esperimento sociale. Della serie: faccio un film dove non succede una minchia per due ore e mezza, ci butto dentro una manciata di miei attori feticcio a cui faccio fare un cameo e poi negli ultimi dieci minuti butto lì la scena pulp che tutti si aspettano. Bisognerebbe stare nella testa di Quentin per capire di cosa si tratta, forse ha davvero pensato “vediamo se ci cascano e mi becco lo stesso i salamelecchi della critica e sbanco al botteghino”.

Una pellicola dove non accade nulla

Veniamo un attimo al “film”. Siamo a Hollywood nel 1969. Rick Dalton (Leonardo Di Caprio) è un attore di western televisivi ormai in crisi, non essendo riuscito a fare “il grande salto” e dare così una svolta alla sua carriera. Il suo agente (Al Pacino) lo mette di fronte a un bivio: continuare ad accettare ruoli minori e spegnersi lentamente o andarsene in Italia e diventare una star degli Spaghetti western. Lo stuntman Cliff Booth (Brad Pitt) è l’amico inseparabile di Dalton, gli fa da controfigura e tuttofare, attutendo le sue cadute tanto al cinema quanto nella vita reale. La storia di questi due personaggi inventati si intreccia con quella della “reale” Sharon Tate (Margot Robbie), che abita insieme al marito Roman Polanski nella casa accanto a quella di Dalton.

Il presunto film ci racconta una giornata tipo dei tre. E qui ecco che secondo le recensioni di quelli bravi “agli spettatori Tarantino offre un’esperienza differente, imbarcandoli nella sua nostalgia e nella deambulazione urbana piuttosto che costruire daccapo intrighi esplosivi”. Tradotto: non succede un cazzo. Stiamo lì a vedere scene interminabili di Dalton e Booth in macchina che gironzolano per Los Angeles a fare normali commissioni, con l’unico scopo di mostrarci le locandine dei film in uscita, i cartelloni fuori dai cinema e di farci ascoltare l’interminabile colonna sonora (31 pezzi per 74 minuti totali…). Vediamo Brad Pitt per circa un quarto d’ora impegnato a riparare un’antenna, dialoghi su dialoghi non connessi alla sceneggiatura, scene prolisse e del tutto eliminabili.

Citazionismo fine a se stesso

Ci sorbiamo mezzora di Dalton che sbaglia le battute di un film scadente e sbrocca in camerino, un’altra mezzora di Sharon Tate che va in libreria e si trastulla davanti al cinema dove danno il suo film, per poi decidere finalmente di entrare e fornirci altri interminabili minuti di lei che sognante si guarda sul grande schermo. Una interminabile introduzione dell’ambiente e dei personaggi che poteva durare tranquillamente un’ora di meno. Un tempo più che sufficiente anche per dare “sfogo” al consueto citazionismo e nerdismo di Tarantino, dove potevano rientrare tranquillamente tutte le consuete inquadrature sui dettagli e i personaggi ripresi dall’alto con il crane che da trent’anni caratterizzano il suo stile.

E invece no, stavolta il citazionismo è completamente fine a se stesso, non c’è nessuna connessione con la narrazione e stiamo lì di fronte ad un calderone di ossessioni tarantiniane e cinefilia ostentata che non porta da nessuna parte. Non c’è nulla di sensato, solo l’amore smodato di Quentin per questo 1969 hollywoodiano a cavallo tra il vecchio mondo in bianco e nero e la nuova Hollywood di Easy Rider e Polanski. Tarantino questa storia l’aveva concepita inizialmente sotto forma di romanzo. Una volta deciso di farne un film ha ceduto i diritti a Sony, per il semplice motivo che la compagnia giapponese è l’unica che gli ha accordato un budget di 100 milioni di euro, il totale controllo creativo e il final cut. Il buon Harvey Weinstein non avrebbe mai calato le braghe così e sono sicuro che avrebbe tagliato il film di una buona mezzora almeno.

Tutto per il revisionismo

E’ probabile che Tarantino avesse in testa solo l’idea di operare una revisione dell’omicidio di Cielo Drive, regalando alla sua fiaba hollywoodiana un finale a lieto fine. Fare della Manson Family quello che ha fatto dei nazisti in Bastardi senza gloria o dei bianchi schiavisti in Django, era forse l’unica vera idea di Tarantino, intorno alla quale ha poi costruito tutta l’atmosfera di C’era una volta a…Hollywood dimenticandosi però della trama. Anche perché nelle due ore e mezza di non narrazione che precedono la scena finale, l’unica connessione con la Manson Family è rappresentata dalla visita di Booth allo Spanh Ranch. Dunque sono felice che tu Quentin abbia voluto fare questo regalo a Roman Polanski e questo omaggio alla memoria di Sharon Tate. Ma adesso ridammi i miei 8 euro.

Davide Di Stefano

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116 comments

Antonello Canu 20 Settembre 2019 - 1:22

Quanta incompetenza, quanta ignoranza, questo articolo dimostra appieno il livello giornalistico del primato nazionale. Aprire bocca e commentare con tanta prepotenza e incapacita, oltre che a una palese mancanza di conoscenze, un capolavoro come “C’era una volta a Hollywood” non è semplicemente da giornaletti (quali siete sia chiaro) ma anche da ridicolo buffoni. Ma alla fine che potevo aspettarmi dal primato nazionale?

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Patrizio peluso 21 Settembre 2019 - 2:28

Antonello potrei sapere almeno 1 motivo che rende questo fim un CAPOLAVORO?

questa recensione magari non é a piu “gnegne” ma sicuramente quella piu in linea con il pensiero dell appassionato di film medio. Un appassionato che non si sente sto cazzo,é entrato in sala tutto gasato ed é uscito con la lacrimuccia per la delusione.
GRANDISSIMO DAVIDE DI STEFANO

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Piero 22 Settembre 2019 - 7:42

FORSE HAI VISTO UN ALTRO FILM, IO AL PRIMO TEMPO SONO SCAPPATO VIA IRRITATO, ANNOIATO E DELUSO. FORSE SONO UN IGNORANTE, MA DI SICURO LEI NON È UN ESPERTO….MA SOLO UNO CHE SI FINGE TALE !!!

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Loco 20 Settembre 2019 - 1:48

Ma vai a cagare.

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Luca bortolusso 20 Settembre 2019 - 2:38

Vatte a vedè i cinepanettoni

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Renato 20 Settembre 2019 - 3:00

Ma tu non hai capito niente …

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Big tales 20 Settembre 2019 - 3:15

Non per dire ma dico, tu di cinema non ci capisci una beata fava. Potevi andare a vedere il film di Chiara Ferragni e lasciare il tuo posto in sala a qualcuno che ne capiva si più….

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Giggetto di maio 20 Settembre 2019 - 3:24

Anche questo articolo è pieno di nulla.

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Luigi 20 Settembre 2019 - 3:51

Ma chi vi da la possibilità di scrivere ste stronzate?

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FRANCESCO CELSALONGA 20 Settembre 2019 - 4:38

Io il film no l’ho visto ma di tutte le recensioni in rete la tua e l’unica profondamente negativa e volgare.
quindi non giudico il film senza vederlo, ma dalle tue parole traspare la tua patetica ideologia che ti porta a pensare di avere più talento più discernimento ecc…
in realtà sei un coglione che prima di emettere sentenze dovrebbe pensare chi sei tu e chi è il personaggio che stai dileggiando.

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Sgrodolo 20 Settembre 2019 - 5:38

Mi dispiace ma non capisci un cazzo, film molto bello

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Ninho 20 Settembre 2019 - 5:41

A
me e piaciuto in sacco…vorrei rivederlo
Troppo severo e troppo critico …secondo me e delizioso….grazie ancora una volta Quentin!!!

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Luca Pasquinelli 20 Settembre 2019 - 6:02

L’autore ( per così dire ) della recensione su Tarantino è riuscito a scrivere uno dei peggiori articoli di Cinema. Una vera e propria infamia che urla vendetta.
Sara’ meglio che torni a occuparsi dei reportage che gli fanno sicuramente onore.
Il Cinema non è cosa per lei e non è questione di gusti; ci sono centinaia di concetti oggettivi e sfumature di sensibilità artistica che si devono possedere altrimenti si fanno figure barbine. Pessimo.

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AccademiaBelleArti 23 Settembre 2019 - 11:33

Con i pregiudizi non si va avanti e rimane dubbia la capacità di poter argomentare un film del genere e forse tutti i film.
Non entro in merito ai gusti personali, ma con i gusti non si fa un articolo.
Consiglio di ripartire da zero e leggere con attenzione i film.
Stiamo parlando di un film eccelso, non puoi screditarmelo così perchè significa che non si è capito il messaggio.
Non parlo di gusti personali.

Ciao e buono studio.
PS: si confonde spesso gusto e ideologia con cultura.

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Massimo Tei 20 Settembre 2019 - 6:27

Ciao, scusami ma ho il dubbio che tu.abbia visto unfilmetto altro film ad esempio parli di 10 minuti in cui Brad Pitt monta p ripara un antenna la scena in cui Cliff monta l’antenna è un breve ripresa a cavallo dell’incontro scontro tra lui e Bruce Lee il tutto è un flashback per arrivare a spiegare perché il capo stuntmen non vuole Cliff nella nuova produzione. Scusa ma la tua recensione mi sembra prevenuta o scritta da qualcuno cui Tarantino non piace a prescindere.
Spero di sbagliarmi….
Un saluto
Massimo

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Anto 21 Settembre 2019 - 8:12

Ridicolo.

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Che Coglione! 22 Settembre 2019 - 3:17

Come mai non vedo il nome del giornalaio che ha scritto questo articolo? Lo chiedo solo perché vorrei ridarglieli io gli 8 euro che ha speso a questo coglionazzo. Giusto per la pena infinita che mi fa lui e tutta la sua redazione (dato che assumono ritardati incompetenti del genere).

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Giuseppe 23 Settembre 2019 - 9:25

Il film fa cagare è obiettivo

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Tua 27 Settembre 2019 - 9:39

Tua madre ha fatto anche figli normali? Poi mi spieghi perché non ha voluto abortire? Ceh sei così brutto che sembri un capolavoro di arte moderna. Ti ho visto in giro una volta, la prima che ho pensato è stata: “Ai miei tempi non facevano pile di merda così alte”…

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Giulio de Sanctis 20 Settembre 2019 - 7:22

Mi duole constatare che una persona della sua età (quindi presumibilmente con più esperienza e gusto cinematografico) non sappia vedere un film senza valutarlo considerando l’intento del regista e il contesto narrativo, preferendo valutarlo di pancia. Il finale poi dove addirittura lei richiede indietro i soldi del biglietto é inutilmente provocatorio… I miei complimenti.

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r 20 Settembre 2019 - 8:21

Mi sa che stavolta hai toppato la recensione

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Mirko 20 Settembre 2019 - 8:48

Ammazza oh, macchecazzo ti credi di essere….oltre al nulla della recensione, tipo Tarantino..sei pure ridicolo.

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Tua 27 Settembre 2019 - 9:49

Tua madre ha fatto anche figli normali? Poi mi spieghi perché non ha voluto abortire? Ceh sei così brutto che sembri un capolavoro di arte moderna. Ti ho visto in giro una volta, la prima che ho pensato è stata: “Ai miei tempi non facevano pile di merda così alte”…³

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Luca Buricchi 20 Settembre 2019 - 9:30

Mi trovo d’accordo con il commento di Luca Pasquinelli. Impostare una recensione semplicemente su di un piano soggettivo è completamente sbagliato. Non è più una recensione di un professionista, ma l’opinione di uno spettatore su di un film. L’opera di un regista può non piacere e dirlo apertamente è del tutto lecito, ma scrivere un articolo con tale arroganza e supponenza, quasi ad indicare – nemmeno così sottilmente – che chi ha apprezzato il film sia un idiota, è davvero fuori luogo. Analizzare una pellicola è altra roba.

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Gianni 21 Settembre 2019 - 1:49

Le recensioni sono tutte soggettive, i parametri e le sfumature vanno poi contestualizzati. Che poi mi sembra che si tenda a sopravvalutare Tarantino: ottimo artigiano, ma i veri Geni sono altri.

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Buricchi Luca 24 Settembre 2019 - 10:59

Non metto in dubbio che in una recensione ci sia un punto di vista oggettivo, ma da qui ad impostarla completamente sotto quest’ottica mi pare troppo. Con questo non voglio certo dire che chi ha scritto l’articolo non “capisce di cinema” solo perché ha trovato noioso e senza contenuto il film di Tarantino, i gusti sono gusti e un film non può accontentare (o almeno lo fa raramente) tutti, dico solo che per analizzare un film lo so deve guardare con occhio oggettivo sotto alcuni punti di vista.

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MadMax 20 Settembre 2019 - 9:43

Complimenti, hai avuto i tuoi 5 minuti di visibilità dimostrando al mondo che non capisci un cazzo. Poi ho letto nel profilo “blocco studentesco” e “casapound” e allora tutto torna. Come fa un fascistello ignorante a scrivere di cinema?

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Patrizio peluso 21 Settembre 2019 - 2:30

Antonello potrei sapere almeno 1 motivo che rende questo fim un CAPOLAVORO?

questa recensione magari non é a piu “gnegne” ma sicuramente quella piu in linea con il pensiero dell appassionato di film medio. Un appassionato che non si sente sto cazzo,é entrato in sala tutto gasato ed é uscito con la lacrimuccia per la delusione.
GRANDISSIMO DAVIDE DI STEFANO

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Ano 20 Settembre 2019 - 10:01

?

Reply
luca mattu 20 Settembre 2019 - 11:14

Pessima recensione di un incompetente in materia.

Reply
Artista 20 Settembre 2019 - 11:27

La verità è una sola :sale vuote sia per Tarantino che per la Ferragni. Pure Re Leone.

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Elena TRONCONE 20 Settembre 2019 - 11:28

La verità è una sola :sale vuote sia per Tarantino che per la Ferragni. Pure Re Leone.

Reply
Giovanni 20 Settembre 2019 - 11:35

Non la penso come te.
Il film lo trovo originale, esilarante, con tratti da thriller, pieno di citazioni pop.
Tarantino sviluppa i film intorno ai personaggi, non necessariamente intorno ad una storia.
Lo abbiamo imparato tutti fin dai tempi di Pulp Fiction che basta avere una valigetta con dentro una lampadina per farci girare intorno 3 ore di film. Figuriamoci se al posto di una valigetta c’è la storia di un eccidio realmente accaduto con nomi e fatti.
Meglio rivedere la rubrica cinema!

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Simone 21 Settembre 2019 - 12:37

Caro Davide
Mi spiace che tu non abbia capito e apprezzato fino in fondo quello che è “c’era una volta ad Hollywood”….
Parli di citazionismo fine a se stesso e del fatto che di tarantino ce poco e nnt, il fatto è che questo film è Tarantino.
Un Tarantino che ci racconta del cinema che lo ha fatto innamorare, un Tarantino che è invecchiato e nostalgico
L’unica cosa che hai azzeccato è che vuole descriverci e farci vivere l’atmosfera hollywoodiana del 1969.
Critichi le quasi 3 ore di film dicendo che poteva durare almeno una mezz’ora in meno, bhe io ti dico che 3 ore seno perfette perché tutta quell’ambientazione e il modo con cui c’è la fa vivere non sono mai abbastanza, non riesci a fare a meno di vedere un Rick Dalton che recita o un cliff booth che Che ripara l’antenna e ti fa capire perché è su quel tetto.
Mi spiace ma credo che tu debba dedicarti a recensioni di tua competenza ma non al cenema, di quello credo che tu non capisca un c***o…

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Stacippa 21 Settembre 2019 - 12:45

Non solo non capite una mazza di politica e società, ma manco di cinema. Questo è il grande giornalismo “nazionale” ah ah ah

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Criticone 21 Settembre 2019 - 12:46

Facci sapere poi se Tarantino ti ha reso i tuoi otto euro e le tre ore.
Coglione

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Jago 21 Settembre 2019 - 1:02

Te capisci di cinema quanto ci capisce nonna papera nella superbike. Si vede che hai pregiudizi contro Tarantino, a mio giudizio uno dei registi più geniali degli ultimi tempi. Purtroppo non tutti hanno la possibilità di capirlo… Ma di professione fai davvero il giornalista? O volevi scrivere giornalaio?

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Veronica 21 Settembre 2019 - 1:09

È un film di una delicatezza e sottiliezza quasi ineccepibile, ti coccola e ti sussurra all’orecchio i racconti dei grandi registi di un tempo, quando non c’era tutta questa tecnologia e gli attori dei film nemmeno li riconoscevi nella vita reale… è stata una coccola, lo rivedrò altre mille volte…su una cosa hai ragione…non è semplicemente un film, è un bellissimo e autentico documentario della bellissima Hollywood degli anni 60( e anche un po’ d’Italia,inno a Sergio Leone e spaghetti western), con tanto di auto da capogiro e attori di un certo livello scenico!!essere andata a vederlo da sola è stata la scelta migliore, come ogni volta mi gusto un suo film.
Mi spiace lei non l’abbia capito, probabilmente le manca una buona dose di cultura cinematografica, saluti

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Nico 21 Settembre 2019 - 1:31

Di cinema non capisci proprio un beneamato cazzo,vatti a vedere i cinepanettoni e cancella questo articolo vomitevole.

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Vinnie 21 Settembre 2019 - 1:39

Te li ridò io gli 8 euro.

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Andrea Pampanelli 21 Settembre 2019 - 1:44

Levate il Tavernello all’autore di questo pezzo!

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Veronica 21 Settembre 2019 - 1:47

Capolavoro. Forse non per tutti. Certo uno che pretende di scrivere di cinema avrebbe dovuto capirlo.

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Giulio 21 Settembre 2019 - 1:53

Il film lo ho visto lo stesso, dopo aver letto la tua recensione.
Non me ne sono pentito, è un bel film.

A te non piace, legittimo. I gusti sono gusti come ci insegnano le mosche.
Potevi dire che non ti è piaciuto e perchè, senza infarcire la recensione di tue impressioni personali e visioni distorte (assumi allucinogeni? Tipo la sigaretta intinta nell’acido che si fa Brad Pitt?Da come hai descritto le scene pare proprio di si) come fossero dati di fatto.
Gli 8 euro te li ridò io, se smetti di scrivere, che non sei in grado.

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alfa 21 Settembre 2019 - 1:54

Continua a vedere film come Twilight o Hunger games…. che te Tarantino 1 non lo capisci…. 2 non te lo meriti…3 mi devi tempo e giga per sta minxhiata di articolo!

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Giulio 21 Settembre 2019 - 1:58

Noooo.
Casapound!
Che poveretto.

E ho pure perso tempo a leggere l’articolo e a commentare.

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Monica 21 Settembre 2019 - 2:10

Il film di Tarantino non mi è piaciuto. Lungo ,noioso . Attori comunque impeccabili.

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Davide 21 Settembre 2019 - 2:43

Dire che non è successo quasi nulla significa non capire quasi un cazzo del film

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Roman polanschiiiiiiii 21 Settembre 2019 - 2:55

Hai la mamma puttana

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Danilo 21 Settembre 2019 - 3:08

Purtroppo devo dire la mia. È davvero ridicolo trovare un articolo così inutile e insulso su una pellicola del genere. Nessuno ti ridarà gli 8 euro, ma se qualcuno lo facesse, ti prego, aggiungili al resto per acquistare un nuovo cervello perché quello usato per la recensione non è per niente adatto a ragionare. Non stai parlando del primo pinco pallino che passa per gli studi cinematografici e si mette a fare un film. Parliamo di Tarantino, parliamo di una persona che crede in ciò che fa, che crede nel potere del cinema vero. Uno che paragona il film a Techetechetè, perdonatemi, per me può benissimo andare al cinema a guardare il “film su Chiara Ferragni”. Magari avrà una trama più avvincente e interessante, con un filo conduttore migliore per quei quattro neuoroni spenti. Buona serata.

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Carlo 21 Settembre 2019 - 5:03

A occhio e croce, o sei amico del genio che ha scritto questa recensione o sei uno dei tanti pirla che ha visto al massimo il trailer. Non sono un fanboy (termine ridicolo) ma una persona che ama il cinema.

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Cosimo Maraldi 21 Settembre 2019 - 3:19

Io sono molto d’accordo col recensore del film…..ognuno ha il suo parere ma io personalmente vedo questi due personaggi di Tarantino molto bidimensionali sebbene abbia apprezzato Leonardo di Caprio in versione attore razzista anni 50. Un personaggio satirico sul mondo del cinema, in declino, dove pure gli indiani dei film western erano bianchi. Non posso non constatare comunque la lentezza del film. Io ho colto quasi tutte le citazioni e mi sono divertito nella visione ma ciononostante non lo rivedrei una seconda volta.

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Michele 21 Settembre 2019 - 3:32

Ci sono stati film peggiori. Potevi andare al circo. Il cinema è altra cosa non è solo spara spara boom boom. Fatti un film.

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Stefano 21 Settembre 2019 - 3:44

Il recensore ha ragione.
I fanboy di Tarantino non riescono ad ammettere che questo film è senza senso e comunque un brusco calo rispetto agli standard di Quentin.
Pochi cavoli, sto film non è roba seria.

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Loozy 21 Settembre 2019 - 4:04

Personalissima opinione di chi di Tarantino conosce forse giusto il nome… informati un minimo prima di scrivere stronzate del genere

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Stocazzo 21 Settembre 2019 - 6:59

coglionazzo, vai a farti una sega a Redipuglia

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Valerio 21 Settembre 2019 - 7:34

A rega “responsabile comunicazione di Casa Pound” ahahahahah figuramose se un ritardato può apprezare un film del maestro.

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ruskznns 27 Settembre 2019 - 9:48

lurida checca pompinara fascista con manie di astrattismo. 3 ore del tuo commento mi hanno fatto riprendere dall’infarto. Vatti a strusciare contro un albero mentre ti segui guardando la forma dell’acqua. Buona visione pezzo demmerda. PISCIAZZ

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Claudia 21 Settembre 2019 - 7:52

Forse l’amico di Casapound dovrebbe studiare prima di permettersi di scrivere su Tarantino. Ovviamente pare sfuggirgli tutto e non ha capito nulla di questo film. Non sa nulla del revisionismo storico di Tarantino. Non sa nulla di Tarantino in generale.
https://movieplayer.it/articoli/cera-una-volta-a-hollywood-finale-film_21444/?amp
Questo è un articolo! E anche molto bello.

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Marco 21 Settembre 2019 - 8:02

Vatti a vedere un po’ di reperti di ISTITUTO LVCE, che uno come te apprezzerà sicuramente di più (:

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Antonin 21 Settembre 2019 - 8:15

Vabbè ma il tizio era “responsabile di comunicazione a CasaPound”, cioè rendetevi conto dell’intelletto.

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CANCELLO FRANCESCO 21 Settembre 2019 - 9:28

Perché hai screditato un film tanto bello io l’ho visto sia a Los ANGELES che qui e devo dirti che gli attori sono favolosi e lo rivedrò ancora perché è un capolavoro.

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Susanna 21 Settembre 2019 - 9:38

Tarantino è da vedere a prescindere. Detto questo guardando questo film ho rivissuto le emozioni che ho provato leggendo il libro “le ragazze” di Emma Cline. Fotografia, costumi, musica encomiabile.

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Susanna 21 Settembre 2019 - 9:41

Tarantino è da vedere a prescindere. Detto questo guardando questo film ho rivissuto le emozioni che ho provato leggendo il libro “le ragazze” di Emma Cline. Fotografia, costumi, musica encomiabili.

Reply
Giuseppe 21 Settembre 2019 - 10:12

Secondo me. Hai così tanti impegni… che il tuo problema é il tuo prezioso tempo… cronometri tutto. Immagino che per partorire questa tua recensione… hai impiagato un 10 ore e mezza che nn hai cronometrato.. . Io ho impiegato una mezz’ora del mio tempo… per capire che cosa volevi dire.. praticamente che il tuo tempo è prezioso.

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fabio costa 21 Settembre 2019 - 10:33

Secondo me è un film bellissimo. La storia, originale e senza i soliti astuti colpi di scena da thriller, cattura e tiene altissima l’attenzione in tre ore che trascorrono sin troppo in fretta. Già il titolo è un omaggio al cinema italiano, rinnovato poi quando il protagonista si reca a lavorare a Roma per Corbucci e Marghrtiti. Gli attori sono non bravi ma eccezionali, la ricostruzione di queli anni e le musiche sono a dir poco commoventi. Rispetto le opinioni diverse dalla mia ma non credo sia onesto tentare di demolire un’opera del genere.

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Zioo 21 Settembre 2019 - 11:15

Questa recensione sembra scritta da un cane. Il primato nazionale pure. Vi auguro cose che nemmeno fa a dire ?

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Tommy 21 Settembre 2019 - 11:36

A me personalmente non è piaciuto, per carità ottima l’ambientazione, la ricostruzione, fotografia, costumi, musica ecc. ma come ben dice la critica manca la trama e purtroppo si fa sentire. Definirlo capolavoro é da tarantiniani, diciamo che quei 3 (soprattutto di Caprio al rientro nel camerino) hanno la forza di mantenere vivo il film. É uno dei quei film che corri per andare al cinema a vederlo ed esci con tanti interrogativi. Se Quentin avesse messo un po di trama, un po di intreccio “profondo” tra le 3 storie, sarebbe sicuramente su un altro livello. Invece ha deciso di rappresentare due mondi distinti e farli incontrare a fine film. Peccato….
Poi smettetela di attaccare e offendere chi non è d’accordo con la vostra opinione, siete talmente intelligenti e con una grande cultura che non sapete rispettare l’opinione del prossimo. Sono sicuro che molti di voi sono quelli che in sala parlano in continuazione, controllano il telefono ogni 10 minuti, mangiano e magari portano i bambini maleducati perchè non sanno con chi lasciarli. Pensate a non rompere i coglioni invece di polemizzare e a rispettare di piú gli altri… haters!

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Daniel 21 Settembre 2019 - 5:16

Veramente, da un recensore di film non mi aspetto delle parole del genere. Ognuno può dire la sua, ma non si deve dire il contrario di quello che è la pellicola. Bisogna distinguere la soggettività dall’oggettività, se no si rischia di dare appunto più che una recensione, un commento privo di fondamento, la storia e la caratterizzazione dei personaggi c’è, fin troppa. Sfido chiunque altro di mettersi davanti la macchina da presa e fare di meglio… Non sarà il solito Tarantino ma è Tarantino ! È il suo film più emozionante e gremito di passione di sempre. Non il suo migliore, ma uno dei migliori sicuramente

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Paolo 21 Settembre 2019 - 11:53

Scusa ma che film hai visto?la scena di Brad Pitt che monta l’antenna dura 40 secondi….interminabili scene di Di Caprio e Pitt che gironzolano per Los Angeles?mai viste nel film…mezz’ora di Dalton che sbaglie le battute e sbrocca nel camerino..assolutamente non vero, mezz’ora di Sharon Tate che si trastulla in libreria e davanti al cinema dove danno un film dove lei recita assolutamente non vero…hai sbagliato sala!!!

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Daniel 21 Settembre 2019 - 12:50

Il mio messaggio non verrà mai letto ma mi sento in dovere di scriverlo.
Ma quanta ignoranza c’è in quello che hai scritto?
E ti danno la possibilità di scrivere una critica sui film?
Lascia perdere, vai a recensire altro per favore.
Ci sarebbe da scrivere pagine e pagine su questo film e soprattutto sulle cavolate che hai scritto. Senza senso.
Tarantino ha cercato di fare un film diverso, lontano dal suo marchio di fabbrica e soprattutto si è concentrato sul contesto delle sue idee e non prettamente sulla storia o soggetti.
Anzi scusate…..guarda…mi fermo a scrivere perché non ha senso sprecare tempo e caratteri per uno che dice tante cose senza senso, non riuscirei a fargli cambiare idee.
Sono d’accordo con il 90% dei vostri commenti, sono felice che esista ancora gente con del cervello.

Reply
Andrea 21 Settembre 2019 - 1:12

Io ho amato tutto di Tarantino.
Il mio preferito è Grindhouse.
Ma veramente l’avrei difeso fino alla morte perché è per me il miglior regista (e non solo) del mondo.
Però ti giuro che uscendo dal cinema ho praticamente fatto la tua stessa recensione e leggerla adesso mi ha fatto venire i brividi.
Condivido parola per parola.
Ho letto di sfuggita i commenti degli altri ma è chiaro che quelli con i paraocchi non capiranno mai.
Io sarei stato anche più duro.
Questo film è una cacata pazzesca, sotto tutti i punti di vista.
Sono d’accordo, è una truffa.
È un finale su cui si sono costruite 2 ore inutilo e diciamolo, girate male.
Scommetto che tra 20 anni lo dirà anche Tarantino.
Grazie e complimenti, avere il coraggio di scrivere una recensione così non è da tutti.
Ci vogliono le palle che Tarantino non ha avuto.

Reply
Sissi 4 Ottobre 2019 - 8:11

Sono d’accordo….ci vogliono le palle…nessuno di questi “maestri” è stato in grado di dare un’interpretazione…soltanto volgari insulti a chi ha espresso un libero parere…

Reply
Gianni 21 Settembre 2019 - 1:39

Da quando è uscito ho letto solo recensioni agiografiche e analisi iper-strutturali; per questo sono contento di vedere che non ci sono proseliti tarantiniani. Si può criticare un film, una canzone, un quadro, un romanzo o bisogna sempre esaltarsi perché l’opera appartiene a un famoso autore ed è blasfemia sollevare dei dubbi o perculare bellamente solo per il gusto di farlo? La scomparsa dei critici ha comportato anche un impoverimento delle argomentazioni e lasciato spazio a un onanismo da fan che ti spiega in 50.000 caratteri perché tale opera è bella, guai a sollevare dubbi o ad avere giudizi trancianti.

Reply
Miki 21 Settembre 2019 - 2:29

Un articolo senza senso, scritto da qualcuno che evidentemente non riesce ad apprezzare la vera essenza del cinema.
Non metto in dubbio che questo non sia un film adatto a tutti, ed effettivamente, non ha una trama o un filo conduttore che la accompagna, ma soltanto una base. Il punto é che si tratta di un’opera d’autore vero, e credo che raccontare la “normalità” della vita di questi personaggi, affrontandone fragilità e pensieri, per poi farli scontare con una realtà distorta e surreale (scena finale del film), rimarcando ancora di più il loro ruolo, sia geniale: Cliff che fa il lavoro sporco, da stunt-man e “galòppino” e se ne esce di scena conciato male, da amico, e non più da controfigura (quella sera finiva il loro rapporto lavorativo durato una vita),mentre Rick si prende i meriti accreditati dai riflettori dei vicini di casa , pronti a rilanciare la sua carriera ormai agli sgoccioli; perché quello é il loro ruolo, il loro rapporto, e loro lo sanno. Il sogno di Hollywood non finisce, perché Sharon Tate non muore, perché Rick viene riconosciuto come un attore di fama dai suoi vicini tanto ammirati e che fino a prima non aveva mai conosciuto, perché Cliff ancora una volta ha coperto le spalle al suo partner, al suo amico, e ha fatto quello che sa fare, rischiare. Un epilogo che preserva tutto il mondo che Tarantino ci ha fatto vedere in questo film, cambiando il reale svolgimento dei fatti. É una favola, lo dice il titolo…. e un film del genere, merita tutta la mia ammirazione.

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Quentin 21 Settembre 2019 - 2:44

posso chiederti 8 euro per aver perso del tempo a leggere le stronzate che hai scritto
C O G L I O N E

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Batman 21 Settembre 2019 - 4:01

Il film di Tarantino è semplicemente un film..e i film ,se li vai a vede, non rompi er cazzo. E li giudichi! .se sei spettatore sei filmettaro! Gia che uno entra ner cinema vor di che ciai mille ricordi… ma non vai mai a vede un film sapendo che dopo devi scrive de quer firm! Ce parli co l’ amici.. ce ridi.. ecco questo è er cinema.. per noi cinesalubriti

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C'era una volta a… Hollywood – Servizio di informazione 21 Settembre 2019 - 4:06

[…] C'era una volta Tarantino. Il suo ultimo film sono 3 ore di (quasi) nulla […]

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andrea 21 Settembre 2019 - 4:10

Vede signor Di Stefano, i film di Tarantino possono anche non piacere, ci mancherebbe. Pure io, pur apprezzando il regista, ho le mie riserve su un paio di suoi film. Del resto non possiamo dare per scontato che un regista, per quanto talentuoso, debba sempre fare dei film memorabili. Detto questo, indipendentemente dal suo ultimo film, Tarantino è uno dei cineasti che hanno influenzato maggiormente il mondo del cinema negli ultimi vent’anni, grazie a dei capolavori che sono entrati nell’immaginario collettivo. Quindi se pensa che il suo “articolo” possa in qualche modo scalfire la reputazione di Tarantino credo proprio che le sia andata male. Cordiali Saluti.

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Carlo 21 Settembre 2019 - 4:21

Questa recensione dimostra l’andamento oramai endemico degli improvvisati critici cinematografici. Puntano ad attirare un po’ di utenti con titoli ad effetto (demenziale). Non conosce il cinema e lo dimostra in ogni riga di questa recensione, dovrebbe provare a concentrarsi su argomenti o attività più consone alla sua persona per esempio scrivere articoli su come raccogliere le deiezioni del proprio cane.

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Alessandro 21 Settembre 2019 - 5:41

Ma di che stiamo parlando…. applausi a Tarantino e a tutti quelli che criticano l’autore di questo articolo!

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Mario 22 Settembre 2019 - 1:24

È un film che non sa di nulla.
È una truffa!
Vergogna

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FRANCO 22 Settembre 2019 - 1:39

Concordo in parte con la recensione. Un Tarantino sotto tono, a parte il finale manco sembra un suo film. Non brutto ma lento e troppo lungo, con alcune scene senza alcun valore aggiunto. Eravamo abituati a ben altro

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Marco 22 Settembre 2019 - 2:20

Completamente d’accordo con te, ho visto il film con un amico (fanboy di Tarantino) una DELUSIONE TOTALE. Ragazzi non fate finta di essere cultori di film cult perché sto “film” trama NON NE HA, ammoscia le palle e basta. 6 euro buttati nel cesso

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Giorgio 22 Settembre 2019 - 4:26

Oh my God!
Perché molte persone si sono addirittura “offese” per questo commento critico al film?
Certamente il linguaggio è dissacratorio, e a tratti provocatorio, e allora?
Se non ci soffermiamo troppo sulla forma (che invece Tarantino probabilmente apprezzerebbe!), e andiamo invece alla sostanza, (che forse Tarantino apprezzerebbe meno!), allora trovo che sia una critica centrata.
E lo dico da amante dei film di Tarantino!
Il citazionismo puntiglioso e autoreferenziale, l’attenzione e dovizia di particolari, così maniacale e pertinente, la sapiente ricostruzione scenografica, l’uso della macchina da presa, il cambio continuo del formato della pellicola, il sapiente uso del montaggio, della musica e soprattutto la capacità di fare recitare gli attori su vari registri, capisaldi del cinema tarantiniano, in questo film sembrano sprecati, superflui e talvolta inutili, al servizio di una storia senza storia, che vorrebbe raccontarci una storia che omette la Storia; nel tentativo, forse pudico e comprensibile, di salvaguardare la memoria di un avvenimento che ha scioccato l’America e il mondo, ce ne racconta il contesto e i tempi, concentrandosi sui comprimari e la loro quotidianità e soltanto sfiorando i veri protagonisti; una scelta che però rischia di annoiare.
La montagna ha partorito un topolino?
Eravamo abituati a quel suo punto di vista fuori dal coro, al suo revisionismo provocatorio a volte spiazzante, a tratti fanciullesco e burlescamente antistorico, avevamo imparato ad accettare ed amare la mancanza di aderenza alla Storia, (quella con la maiuscola), e quelle rivincite morali che si, e ci concedeva.
E quando la narrazione filava come un missile, non ce ne fregava niente della Verità storica, ci bastava godere della sua capacità di creare meccanismi ad orologeria, intrecci di avvenimenti, storie, personaggi e colpi di scena.
Perché allora guardando questo film tutto ciò sembra così lontano?
Che fine hanno fatto i dialoghi? Tutta quella roba da maniaco logorroico divoratore/generatore di Cinema, burattinaio pazzo, così volutamente prolissi, spiazzanti, superficiali, fuori contesto, sempre a cavallo tra la banalità del quotidiano e la genialità assoluta, così dannatamente divertenti, che contribuivano a rendere il film vivo, pulsante, degno di tutta la nostra attenzione?
Io sinceramente a un certo punto del film sono diventato impaziente ed insofferente, (che ca… qui non succede niente! Oddio il Maestro è impazzito, o magari è solo momentaneamente rincoglionito!), oppure ho seriamente pensato all’eventualità che ci stesse prendendo tutti in giro, a noi che ci aspettavamo un Grand Guignol di sangue e chitarre rock a palla, e invece nisba! Tiè beccatevi solo questo assaggino di 5 minuti, e solo alla fine del film e perché mi ha obbligato la produzione, sti pervertiti di spettatori!
Tipico! Me lo immagino col suo ghigno e il mento a mensola che si fa delle grasse risate alle nostre spalle.
Comunque non trovo che siano state 3 ore sprecate, penso invece che siano state 3 ore utili a capire.
Capire che forse non l’ho capito, perché avevo troppe aspettative? Perché il film è una sua creatura e devo accettarlo così com’è? Oppure capire che la fama e il successo, e critiche sdolcinate o troppo indulgenti, possono annebbiare il senso creativo ed autocritico di chiunque e che anche un genio può toppare,
Certo a me come a molti altri ci dispiace non capire, e forse siamo incapaci di accettare, che questo campione di cinema, autore di film che abbiamo amato e persino idolatrato, questo mostro così innatamente talentuoso, possa aver deluso noi, suoi discepoli, e forse se stesso. Ma che sarà mai! Il Re è nudo! E che importa, è sempre Tarantino! Basta aspettare il prossimo film.

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Luigi 22 Settembre 2019 - 7:07

Ahahah, bevi acqua

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Andrè 22 Settembre 2019 - 8:59

Un incompetente che non sa scrivere nemmeno una recensione.

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Riccardo 22 Settembre 2019 - 11:11

Ma vai a cagare , visto che tu utilizzi termini volgari mi permetto di utilizzarli anche io , coglione , se non capisci un cazzo di cinema chi cazzo è che ti da la possibilità di scrivere su internet ? torna a vedere barbarella il grande fratello e la De Filippi , testa di cazzo

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Maura 23 Settembre 2019 - 1:27

Ma chi vi dà la possibilità di scrivere e pubblicare cose del genere? È fuori da ogni grazia di Dio questo articolo. La libertà di espressione dell’ignoranza sta bene solo al bar. Vergognatevi! Davide di Stefano, o come ti chiami, bella pubblicità ti sei fatto, sicuramente ricorderò e citerò il tuo nome quando si parlerà di recensioni di incompetenti. Parli di scene che non esistono, critichi la scena più figa ed esilarante che è quella di Di Caprio che sbrocca in camerino, non hai colto nulla della bellezza del film, ti ha dato fastidio persino la colonna sonora.. O avevi mangiato pesante prima di vedere il film o avevi preso una multa salata quando hai scritto la recensione e quindi avevi le palle girate. Non lo so, so solo che è ridicolo e folle che un articolo del genere, scritto da chi non ha capito nulla del film, rimanga esposto. Cancellate questo stupido articolo dalla rete!

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Simone 22 Settembre 2019 - 1:01

Ennesima prova che quelli di casapound hanno deficit mentali

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“Cera una volta… a Hollywood” (2019) di Quentin Tarantino: una riflessione – cursòrio 22 Settembre 2019 - 2:01

[…] ad alcuni il film non è piaciuto per le stesse ragioni per cui ad altri, me incluso, è risultato assai gradito. Non […]

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The Big Lebowski 22 Settembre 2019 - 2:23

Premesso che ‘de gustibus” etc., il critico cinematografico non è proprio il tuo mestiere. Datti all’ ippica, come si diceva una volta, magari “alla Tarantino’.
Seriamente, non ho mai visto una critica più fuorviante di quella che è stata fatta, al limite della disonestá intellettuale…

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Fra 22 Settembre 2019 - 6:53

COMPLIMENTI per il coraggio delle tue idee. Film pacco, privo di sceneggiatura, lento e delirante. Brutto al pari di “Ave Cesare” dei Coen, forse peggio.
Mi fanno ridere i cinefili che si indignano: anche i grandi possono sbagliare…

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Diego 22 Settembre 2019 - 8:39

Ti rido 8 euro di schiaffi se vuoi

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Matteo 22 Settembre 2019 - 9:35

Evidentemente non hai capito un cazzo del film per scrivere una recensione del genere; infatti non cogli e menzioni neppure il senso principale del film che lo rende, seppur inconcludente, assolutamente geniale.
Sei patetico, eh si che ti definisci un esperto!
Trovati un l’acoro vero idiota

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Fabio 22 Settembre 2019 - 11:59

Signori, ma da qualcuno che ha lavorato per CasaPound e ne condivide quindi le ideologie, vi aspettate forse che possa produrre qualcosa di intelligente e/o sensato?

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Onesto 23 Settembre 2019 - 1:16

Ma siete tutti fuori. Pir di sentirvi degli intenditori non avete le palle quando ci vogliono per dire che sto film fa schifo! Anche se è di Tatantino. Le palle le ha avute chi ha scritto questa recensione che in fondo è ciò che pensiamo tutti. Le vostre citazioni poi tenetele e non rompete Italioti

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flora 23 Settembre 2019 - 3:40

Ha perfettamente ragione Davide Di Stefano è un film completamente inutile, noioso, lento, senza senso e privo di qualsiasi interesse. Chissà perchè Tarantino ha voluto sprecare un budget altissimo e degli attori eccellenti sperperare simili risorse per costruire un’ idiozia del genere .Mi chiedo come mai un regista così talentuoso inciampa in disastri simili. Un film da non vedere.

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Roberto 23 Settembre 2019 - 3:48

Non mi aspettavo di certo che uno di Casapound riuscisse ad apprezzare un film simile

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Lopez 23 Settembre 2019 - 6:07

Concordo il tuo punto di vista, essendo un’amante di Tarantino questo ultimo fil mi ha deluso parecchio, il nome Tarantino non definisce di per se un film che non possa essere criticato, Tarantino se ne sbatte se al popolo piace o meno il film lo fa per lui ed è a lui che deve piacere, molto lontano dalle delizie delle Iene e di Pulp Fiction, già una decadenza di originalità si percepisce in The Hateful Eight, film che va di pari passo con quest’ultimo per quanto riguarda la noia, l’unica cosa positiva del film e come al solito: “si vede che è un film di Tarantino”

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Andrea 24 Settembre 2019 - 12:37

Condivido ogni parola del recensore e gli faccio i complimenti.

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Giuliano 24 Settembre 2019 - 2:21

Film bellissimo e delicatissimo.
Ripaga gli 8 euro e vai a rivederlo.
Sarebbe un peccato che ti perda il trasporto che infonde.
Uno dei pochi film in grado di trasportare lo spettatore in un epoca passata.

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pier domenico andreani 24 Settembre 2019 - 11:52

Non capisco,la recensione di Francesco Boco,che incensa il film, ha ricevuto pochissimi commenti mentre questa di Davide ne ha ricevuticirca cento quasi tutti di insulti nei confronti del recensore.
Non è che del film non vene frega un cazzo e il vostro unico fine è quello di rompere i coglioni a Davide di Stefano e a Casa Pound?

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BARDA 24 Settembre 2019 - 11:54

Non capisco,la recensione di Francesco Boco,che incensa il film, ha ricevuto pochissimi commenti mentre questa di Davide ne ha ricevuticirca cento quasi tutti di insulti nei confronti del recensore.
Non è che del film non vene frega un cazzo e il vostro unico fine è quello di rompere i coglioni a Davide di Stefano e a Casa Pound?

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claudio 25 Settembre 2019 - 1:40

recensioni perfetta, io sarei stato più spietato.
Tarantino ha fracassato i maroni! il film, dal mio modesto modo di vedere non rappresenta nulla; mi piacciono le pellicole, anche con poca trama e da”fancazzeggio” ma questo è un film con una crisi di identità, fa pena.

In quasi tutti i suoi film deve richiamare altri film o altre cazzate da masturbatore cinefilo. Io amo il cinema, preferirei vedere qualcosa di originale e suo per davvero.
Attori come Kurt Russell , Di Caprio e Brad Pitt sono fuori classe, ma il film è povero di contenuti , molto povero , gli attori come li dirige lui sembrano degli sfigati…..ma non sfigati per finta….sfigati per davvero.

ps.
penoso, demenziale e perlopiù irritante.

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Fa.! 26 Settembre 2019 - 12:56

Alleluia… Qualcuno che ha il coraggio di dire che sono film di merda!!!

Odio anche io le seghe da masturbatore cinefilo, di quelli che vanno alla ricerca del cameo senza rendersi conto che il complesso fa cacare.

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Matteo 25 Settembre 2019 - 8:01

Leggendo questa pseudo recensione deduco tu non abbia mai visto La dolce vita di Fellini, perchè anche in quel caso (come in moltissimi altri capolavori del cinema mondiale) ‘non succede nulla’… Ma prima che tu scriva altre schiocchezze, lascia stare. Meglio.

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Fa.! 26 Settembre 2019 - 12:53

Condivido pienamente.
Un film pessimo, senza senso, 2 ore e 30 di nulla per i soliti 10 minuti di ammazzamenti.
Chi dice che é bello é schiavo dei preconcetti per i quali un regista di fama mondiale non può fare film di merda, specialmente se rientra tra i nomi top.
Dopo 1 ora e 20 mi sono addormentato, per poi tirare a stento fino alla fine del calvario.
Meno male che é finito.

Non riesco a trovare 1 solo motivo per dire che il film sia bello, e di sicuro la bravura degli attori non é merito del film e nemmeno del regista.

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codino 26 Settembre 2019 - 11:12

visto ieri sera, film FANTASTICO

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Tua 27 Settembre 2019 - 9:43

Tua madre ha fatto anche figli normali? Poi mi spieghi perché non ha voluto abortire? Ceh sei così brutto che sembri un capolavoro di arte moderna. Ti ho visto in giro una volta, la prima che ho pensato è stata: “Ai miei tempi non facevano pile di merda così alte”…

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Maurizio 29 Settembre 2019 - 1:14

Articolo con brani presi paro paro da altre recensioni presenti in rete. Inoltre ci sono varie inesattezze: mi viene il dubbio che l’autore non abbia veramente visto il film oppure se lo è fatto riassumere da qualcuno che non lo aveva capito. Se invece l’ha visto, allora… mi spiace per lui

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Sissi 4 Ottobre 2019 - 8:22

Poveracci…sono convinti tutti di averlo capito sto film…ma non ce n’e uno che dica cosa ha capito..

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Sam 6 Ottobre 2019 - 1:20

Condivido ogni singola parola, e lo dico da fan di Tarantino.

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Anna e carlo 19 Ottobre 2019 - 6:34

Hai perfettamente ragione!!!!! È un film noisissimo, inutilmente violento nelle scene finali e con dialoghi fatti solo di ca….o, ca ..o , ca…o. Anche io con mio marito rivogliamo i 16 euro!!

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Premi Bafta accusati di razzismo: "Nominati troppi attori bianchi" 31 Gennaio 2020 - 9:01

[…] arrivati addirittura a nominare due volte Margot Robbie come miglior attrice non protagonista (sia per C’era una volta a Hollywood che per Bombshell) solo per impedire all’attrice di origine africana Lupita Nyong’o di […]

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Primula nera 16 Febbraio 2021 - 11:42

Onestamente non ho visto questo film, ma gli ultimi tre di Tarantino prima di questo (“Bastardi senza gloria”,”Django unchained” e “Hateful eight”) sono puro ciarpame. Uno dei registi più sopravvalutati di tutti i tempi…
E intanto un vero grande regista come Woody Allen viene boicottato da Hollywood per quell’altra minchiata inventata dai liberals chiamata “me too”.

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Primula Nera 16 Febbraio 2021 - 6:46

Non ho visto questo film,ma i tre precedenti(“Bastardi senza gloria”,”Django unchained”,”Hateful eight”)erano puro ciarpame. Uno dei registi,in assoluto,più sopravvalutati di tutti i tempi…
E dire che un grande autore come Woody Allen è impossibilitato a fare nuovi film in America,a causa del boicottaggio di Hollywood per questioni legate a quella stronzata chiamata “me too”(ennesima minchiata inventata dai liberals…).

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