Roma, 19 gen – False lesioni, spacciate pure come gravi. E i reati contestati non sono di poco conto: si parla di associazione per delinquere, frodi alle assicurazioni e corruzione. La Procura di Roma, come riporta l’Ansa, apre un’indagine imbarazzante, diretta contro medici e pazienti nella capitale.
Lesioni gravi ma false: così pazienti e medici sono accusati di frode
I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Centro notificano la misura degli arresti domiciliari per ben quattro persone e per quattro medici di pronto soccorso, i quali a loro volta rischiano la misura della sospensione dal pubblico servizio per periodi di 6 e 12 mesi. In una nota si legge che “il danno economico alle Compagnie assicurative, che hanno fornito piena collaborazione nell’indagine per le truffe ai loro danni, è quantificabile, per difetto, in oltre 2 milioni di euro. L’indagine si è avvalsa dell’indispensabile strumento delle intercettazioni telefoniche”.
Grossi “proventi” dagli incidenti stradali
Gli indizi, gravi, sono diretti ai medici ma anche ad alcuni avvocati. “Sarebbero stati disposti a certificare falsamente gravi lesioni patite dalle persone coinvolte, su cui l’organizzazione poteva contare”. Poi, ancora, si parla della consistenza “dei proventi derivanti dagli incidenti stradali generata in massima parte dai risarcimenti delle lesioni riportate dagli infortunati”, la quale “dava luogo a liquidazioni comprese tra i 10.000 ed i 20.000 euro. I vari membri del sodalizio, inclusi medici e “attori”, venivano remunerati, anche in base a un “tariffario” con compensi variabili dai 300 ai 500 euro per sinistro”. Dall’indagine è emersa la falsità di oltre 50 incidenti stradali, di cui sarebbero state protagoniste circa 250 persone.
Alberto Celletti