L’inizio è pero a tinte bianconere con buoni fraseggi e la partita che sembra essere sotto controllo fino al primo lampo di un certo Cristiano Ronaldo: il Madrid è in vantaggio all’improvviso. La Juve non si sconpone e grazie ad un altro grande giocatore, il migliore dei suoi, arriva al pareggio con un gesto strepitoso di Mario Mandzukic. Si arriva all’intervallo in perfetto equilibrio, ma una volta rientrati in campo il Real Madrid tira fuori il meglio di sé dominando i Campioni d’Italia con due giocatori in particolare: Modric e Kroos, picca e archibugio dell’armata madridista di Zinedine Zidane. Arriva subito il nuovo vantaggio con un tiro di Casemiro che inganna Buffon, tradito da una deviazione.
I successivi fendenti sono del solito Cristiano – qualcuno in Italia ha detto che alla Juve farebbe panchina – e del neo entrato Asensio. Real Madrid sempre più nella leggenda con la “Duodecima”, la dodicesima Coppa dei Campioni – piace ancora chiamarla così – vinta addirittura due volte consecutive. Dall’altro lato, invece, il record decisamente negativo della Juventus che arriva alla settima finale persa. Giù il cappello, dunque, al leggendario Real Madrid, padrone di Spagna – Zidane ha riportato la Liga al Bernabeu dopo cinque anni – e, lo dicono i fatti, d’Europa.
Giacomo Bianchini
Ti è piaciuto l’articolo?
Ogni riga che scriviamo è frutto dell’impegno e della passione di una testata che non ha né padrini né padroni.
Il Primato Nazionale è infatti una voce libera e indipendente. Ma libertà e indipendenza hanno un costo.
Aiutaci a proseguire il nostro lavoro attraverso un abbonamento o una donazione.
Ma come, dopo la vittoria con il Barcellona stavate ad esaltare il “difensivismo italiota catenacciaro” e adesso che il quartetto italiano (Buffon, Barzagli, Bonucci e Chiellini) ha fatto acqua da tutte le parti prendendo in una sola partita quattro polpette, non fate più i nazionalisti provinciali e parlate delle glorie del Real?
Quanto siete faziosi!