Roma, 14 mar – Poco importa agli italiani se Nicola Zingaretti abbia la terza media o un master post laurea, anche se il Partito Democratico si sia sempre detto il partito dei โcompetentiโ, degli intellettuali e dei pluri-titolati. Lungi da noi quindi accomunare il nuovo segretario alla ex Ministro dellโIstruzione, Valeria Fedeli, e a suoi studi scolastici decisamente sui generis.
Quindi passeremo in rassegna la lunga carriera politica e istituzionale del fratello di Montalbano, senza trascurare le inchieste giudiziarie che lo hanno visto protagonista.ย Quello che lascia subito disorientati รจ che Zingaretti, secondo la sua biografia ufficiale, si sia dedicato esclusivamente alla politica, ovvero non sia mai entrato nel reale mercato del lavoro: โIn questi anni mi sono dedicato a un lavoro straordinario, quello di amministratore del territorio con lโobiettivo di migliorare la vita dei miei concittadiniโ.
Un politico di professione
Da adolescente entra nella Fgci (Federazione Giovanile Comunista Italiana), diventandone presto segretario. Luca Telese, che con il segretario Pd ha condiviso la formazione politica, riporta un monito โzingaretteseโ di quel tempo: โBadate compagni, che in questi anni abbiamo fatto a botte piรน con gli Autonomi che con i fasciโ.ย Come emanazione della Fgci, nel 1989 Zingaretti fonda, con il suo collaboratore Giampiero Ciofreddi (nominato nel 2008 coordinatore delle iniziative internazionali della Provincia di Roma presieduta dal neo segretario Pd), โNero e non soloโ, associazione antirazzista e antifascista che si occupa di politiche dellโimmigrazione e si batte per lo sviluppo di una societร multietnica e multiculturale, diventata poi affiliata ad Arci.
Nel 1991, la carriera politica di Zingaretti passa da segretario della Fgci a Segretario Nazionale della Sinistra Giovanile, ottenendo nel 1992 la prima carica amministrativa come Consigliere Comunale di Roma. Ormai lanciato nellโรฉlite dei futuri leader della sinistra italiana, nel 1995 diventa presidente dellโUnione Internazionale della Gioventรน Socialista (IUSY) e Vice Presidente dellโInternazionale Socialista. Infatti nel 2004, Zingaretti viene eletto nel Parlamento Europeo, per poi diventare nel 2007 il primo segretario del PD del Lazio, contribuendo alla costruzione, a detta sua, di โun partito ricco, plurale, accogliente e riformistaโ.
Nel 2008, Zingaretti viene eletto Presidente dellaย Provincia di Roma, mentre nel 2013 diventa Presidente della Regione Lazio. Curioso il percorso dei mesi precedenti a questa sua ultima elezione: il 4 ottobreย 2012, Zingaretti, giร destinato come candidato sindaco alleย elezioni amministrativeย per ilย Comune di Romaย dellaย primaveraย 2013, compie un tempestivo dietrofront ed annuncia invece di volersi candidare ufficialmente alle elezioni regionali delย Lazio: โOggi c’รจ una prioritร assoluta, un’emergenza democratica che sarebbe un crimine sottovalutare: fare piazza pulita del malaffare alla Regione Lazio e del degrado morale della destra che ha vinto. Oggi per me รจ la scelta piรน difficile, nella regione Lazio bisogna ricostruire tutto. Si รจ aperta una sfida radicale che richiede impegno radicale e per questo chiedo a tutti i cittadini di aiutarmi in questa missione. Serve una Regione con politici al servizio della gente e non di se stessi. In questo momenti bisogna mettere da parte ambizioni personali. Da oggi mi metterรฒ al lavoro incontrando le forze sociali della societร per ascoltare le loro idee. Proviamo a costruire una coalizione larga, alternativa e liberaโ.
Zingaretti amico dei centri sociali
Promessa mantenuta. Infatti Zingaretti ha incontrato proprio ogni esponente delle cosiddetta โsocietร civileโ tanto cara alla sinistra, anche personaggi decisamente discutibili. Nel 2011 partecipรฒ, accompagnato da Massimiliano Smeriglio, allโassemblea โUn nuovo modello di cittร โ promossa da Action (movimento per il diritto alla casa, responsabile di diverse occupazioni a Roma) allโinterno del centro sociale occupato โCorto Circuitoโ, su invito di Andrea โTarzanโ Alzetta, allora consigliere comunale di Roma.
Ilย rapporto tra Alzetta, il Tarzan delle occupazioni capitoline per la sua capacitร di arrampicata e Zingaretti si consolida ulteriormente nel 2013,ย proprio durante la campagna elettorale. Il futuro Presidente inserisce nel programma di governo la proposta di InquiliniAter che prevede โuna semplificazione amministrativaโ. La proposta viene applaudita da Action e dallo stesso Alzetta, che commenta: โLa proposta continua a raccogliere consensi. Ma per essere implementata, avrร bisogno di effettuare un passaggio necessario,ย dal mondo associativoย a quello politicoโ.
Ma รจ Massimiliano Smeriglio il legame contestabile tra Zingaretti e la sinistra antagonista romana. Fondatore del Centro Sociale La Strada, che ha trovato sede in uno stabile occupato della Garbatella, Smeriglio passa con scioltezza nelle fila della sinistra istituzionale di Zingaretti, prima come Assessore al lavoro e alla formazione dellaย Provincia di Roma nel 2008, e poi come vicepresidente dellaย Regione Lazioย con delega alla formazione, ricerca, scuola, universitร , diritto allo studio e turismo nel 2013. Addirittura nel sito del Centro Sociale La Strada, si legge a proposito di una biblioteca sorta occupando uno stabile nel 2014: โAbbiamo incontrato lโintelligenza dellโallora Presidente del Municipio VIII Andrea Catarci, dellโex Assessore alla Cultura Claudio Marotta e della Regione Lazio che grazie allโAssessore Massimiliano Smeriglio ha messo a disposizione le risorse per progettoโ.
Insomma, Smeriglio ha garantito istituzionalmente un centro sociale dedito anche a rappresaglie violente e vere intimidazioni contro gli oppositori politici, come le mattonate lanciate contro studenti di destra, passando per ilย disinfettante spruzzato addosso agli attivisti della Lega, fino agli episodi piรน recenti, comeย lโaggressione agli esponenti di Forza Italia eย ad un assalto mancato nei confronti di CasaPound del 2018.
In cambio gli antagonisti del Centro Sociale La Strada hanno garantito โforza lavoroโ agli amici allโinterno delle istituzioni, come il volantinaggio a tappeto per le elezioni regionali del 2018 (dieci euro ogni tre ore di lavoro, in nero), come testimoniato dal video girato da Il Tempo.
Nel 2016, la giunta regionale di Zingaretti si spinge oltre nellโagevolare i movimenti che occupano illegalmente gli immobili a Roma, sostenuti dai centri sociali antagonisti. Il 16 marzo, viene approvata la delibera proposta dallโassessore regionale PD alle Politiche Abitative,ย Fabio Refrigeri, che destina agli occupanti abusivi circa 400 dei 1216 nuovi alloggi popolari. Ilย Tempoย la definisce โUna specie di vincita allโenalotto per molti fra le migliaia di occupanti dei 79 edifici di proprietร pubblica e privata sul territorio capitolino โconquistatiโ dai movimenti per la casa, fra cui Action che fa capoย dellโex consigliere capitolino di Sel, Andrea Alzettaโ.
I guai giudiziari
Passiamo allโinchiesta su Mafia Capitale, che ha visto sul banco degli indagati anche Nicola Zingaretti e vede al momento il neo segretario Pd accusato di โfalsa testimonianzaโ, accusa per la quale i pm hanno chiesto lโarchiviazione. Zingaretti fu iscritto nel registro degli indagati nel 2016 per due episodi di corruzione e per un caso di turbativa dโasta. Questo filone di indagine si concluse con un nulla di fatto e con la conseguente richiesta di archiviazione avanzata il 5 ottobre 2016 dalla Procura e accolta dal Gip Flavia Costantini il 7 febbraio 2017: โLa Procura di Roma ha chiesto al Gip di archiviare la posizione di Nicola Zingaretti per ‘Mafia Capitale’. Il Governatore del Lazio era sotto inchiesta per due episodi di corruzione (avvenuti prima del 2011 e nel 2013) e per un caso di turbativa d’asta del 2014. Il nome di Zingaretti era stato fatto da Salvatore Buzzi negli interrogatori resi ai pm nel giugno e nel luglio dello scorso anno. I magistrati della Procura di Roma hanno svolto le dovute verifiche e preso atto che la natura ‘de relato’ di parte delle dichiarazioni rese dal ‘ras delle cooperative’, l’assenza di riscontri e la genericitร di altra parte delle affermazioni di Buzzi non possono consentire di configurare alcuna ipotesi di reatoโ.
Lโindagine riprende slancio dopo il ritrovamento di altri documenti, come una lettera, ritrovata nellโabitazione di Salvatore Ruggiero, indirizzata ai soci e dipendenti delle โCooperative 29 Giugnoโ, โLโApostrofoโ e โFormula Ambienteโ, datata 07.06.2004, nella quale Salvatore Buzzi invita a sostenere la candidatura di Giovannelli e Zingaretti al Parlamento Europeo.
Il 3 novembre 2017 i giudici della decima sezione penale del Tribunale che avevano firmato la sentenza su โMafia Capitaleโ restituirono gli atti alla Procura per verificare se Zingaretti e unโaltra ventina di testimoni sfilati nellโaula bunker di Rebibbia avessero reso in udienza dichiarazioni false o reticenti su alcune circostanze: โA proposito di Zingaretti, il tribunale – stando alle motivazioni – scrive che ha reso testimonianza (richiesta dalla difesa di Buzzi) escludendo radicalmente e con indignazione qualunque contatto con chiunque (Gramazio, Venafro, Cionci, Forlenza, Marotta) per la gara Cup, di cui si sarebbe occupato solo a livello di indirizzo politico nella fase della programmazione. E tuttavia tali dichiarazioni non risultano convincentiโ.
Il 18 marzo prossimo sarร il Gup,ย Costantino De Robbio, che dovrร ย pronunciarsi sulla richiesta di processo per i 18 imputati per โfalsa testimonianzaโ, tra questi Zingaretti e il presidente del Consiglio della Regione Lazio, Daniele Leodori. Nel frattempo รจ attesa altresรฌ la decisione del Gip sulla richiesta di archiviazione.
Il discusso palazzo della provincia all’Eur
I guai giudiziari di Zingaretti non si esauriscono con lโindagine su โMafia Capitaleโ. Il 12 marzo, la Procura regionale della Corte dei Conti del Lazio ha inviato un atto di costituzione in mora per 105 persone, tra queste appunto il nuovo segretario del Pd, intimando loro il pagamento โentro 10 giorni lavorativiโ di ben 263.460.600 euro.
I magistrati contabili hanno indagato sul palazzo diย Luca Parnasiย allโEur Castellaccio, venduto allaย Provincia di Romaย nel 2012. Fu proprio la Giunta provinciale diretta dallโallora presidente Zingaretti adย aver deliberato nel 2010 lโacquisto del palazzo, nonostante โlโimmobile risultasse inagibile e quindi non fruibile agliย scopiย cui doveva essere destinatoโ.ย Il nuovo segretario del Pd non deve perรฒ fare i conti solo con le inchieste giudiziarie.
La malagestione della sanitร nel Lazio
Nonostante i contribuenti del Lazio, guidato da sei anni ormai da Zingaretti, paghino le tasse regionali piรน elevate dโItalia (il prelievo fiscale nel 2016 รจ stato pari aย 1.892 euro, corrispondenti al 4,3 per cento del reddito familiare medio, mentre ย nelle altre regioni il dato si ferma al 3,9 per cento), i conti della sanitร pubblica sono in rosso di 225 milioni di euro.
La malagestione della sanitร della Regione Lazio ha causato liste di attesa infinite, cure insoddisfacenti, e soprattutto un enorme esodo dei pazienti che si rivolgono ad altre regioni.
Giuseppe Simeone, presidente della commissione Sanitร , politiche sociali, integrazione sociosanitaria e welfare della Regione Lazio, รจ intervenuto sul dibattito consiliare relativo al commissariamento della Sanitร : โDopo sei anni รจ evidente il fallimento delle politiche di Zingaretti, il piano di rientro ha dato qualche segnale positivo solo in termini contabili, ma zero risposte quanto a servizi richiesti dai cittadini. Eravamo rimasti al proclama elettorale del 2017 che annunciava la fine del commissariamento per la fine del 2018. Siamo rimasti in una fase emergenziale che passa per ospedali depotenziati e servizi erogati solo grazie al personale e alle eccellenze che operano nelle strutture sanitarie del Lazio. Peccato che i livelli essenziali di assistenza siano ancora appesi ad un filo tra inadempienze ed omissioni e che le liste di attesa siano ogni giorno piรน lunghe, nonostante ben tre piani straordinari siano stati promossi per accorciare i tempiโ.
Paladino degli immigrati
Torniamo alla neo incoronazione come segretario del Pd. Durante la campagna per le primarie, Zingaretti si รจ fatto subito paladino delle cause degli immigrati: โMi batterรฒ per lo Ius Soli, ma in generale contro il nulla rappresentato dalle politiche migratorie del Governo. Siamo nel pieno di una regressione culturale e socialeโ.
Dโaltronde il programma immigrazione del fratello di Montalbano non lascia alcun dubbio sulla sua ideologia terzomondista: rafforzamento della cooperazione internazionale in materia di governo dei flussi, adesione al Global Compact for Migration, nuovo patto europeo per riconoscere che chi accede in Italia per chiedere asilo e protezione entra in Europa, abolizione del reato di immigrazione clandestina, apertura dei canali di ingresso legali, Piano Nazionale per la Coesione e l’integrazione.
Le dichiarazione di Zingaretti riguardanti la sicurezza nazionale, sembrano una chimera degna dei gessetti colorati come risposta agli attacchi terroristici: โLa lotta alla criminalitร diffusa, alla criminalitร organizzata e al terrorismo deve basarsi non solo sulla necessaria azione repressiva da parte delle Forze dell’ordine – a cui dobbiamo fiducia e gratitudine – ma anche su un processo culturale, civico e sociale che vada a sradicare alla base il substrato su cui poggiano questi fenomeniโ. Magari il tutto accompagnato dalle note di โImagineโ suonate da un pianoforte a coda.
Questa completa disamina ha analizzato chi รจ stato, chi รจ e chi sarร come segretario Pd, Nicola Zingaretti. Con buona pace della stampa targata dem.
Francesca Totolo
3 comments
….mafia pdale…camorristi nel DNA… Lombroso con la sua testa avrebe fatto fortuna…
[…] qualsiasiโ. Eppure, nonostante la presa di posizione di Zanda, il segretario del Pd,ย Nicola Zingaretti, ribadisce le sue convinzioni. Come rivelato daย Il Fato Quotidiano, nel corso della registrazione […]
[…] “Noi rispettiamo questo, rispettiamo le leggi, cosa che voi non fate, e cosa che non fa il presidente Zingaretti” ha dichiarato Ghera. “ร assurdo, perรฒ, che chi arriva da unโaltra parte del mondo […]