Home » Gli chiedono i suoi pronomi e lui ride: ragazzino cacciato dal torneo di Pokemon. “E’ offensivo”

Gli chiedono i suoi pronomi e lui ride: ragazzino cacciato dal torneo di Pokemon. “E’ offensivo”

by La Redazione
1 commento
pokemon

Roma, 5 apr — Cacciato dal torneo di Pokemon per una risata di troppo: una risata «problematica», perché indirizzata verso quell’ideologia che è vietato criticare. E’ quanto accaduto al povero Makani Tran, un ragazzetto americano come tanti, che si è visto squalificare da un torneo del Gioco di Carte Collezionabili Pokémon (GCC) per aver riso di un giudice di gara che gli aveva chiesto i propri pronomi.

Squalificato dal torneo Pokemon per una risata

Nei Paesi anglosassoni (ma l’usanza si sta diffondendo embrionalmente anche da noi) non si va da nessuna parte senza prima dichiarare con quali pronomi si vuole essere appellati: maschile, femminile, neutro, esistono anche pronomi inventati di sana pianta a seconda del genere (inventato) in cui si autoidentifica: unicorno, cavalletta, tostapane. Il torneo di Pokemon, di Charlotte (Carolina del Nord) non faceva eccezione. Stando a quanto riportato dallo stesso adolescente sui suoi profili social, il giudice del sesto round gli avrebbe chiesto i propri pronomi e lui avrebbe risposto con una risatina imbarazzata.

«Mentre ci dirigevamo verso l’area di gioco, il giudice ci ha chiesto i nostri pronomi preferiti. Ho detto “Um, he o his o… uh” e mi sono fermato cercando di pensare al terzo pronome maschile (his). Mentre stavo lì in piedi, mi sentivo stupido cercando di pensare al terzo pronome e mi sono sentito imbarazzato perché non riuscivo a pensare a una parola talmente semplice. A causa del mio imbarazzo ho fatto una piccola risata, solo una normale risatina nervosa. La mia risposta è stata dunque “Um, he o him o, uhh, ahahhaha .​​his”», ha raccontato. Successivamente il giudice avrebbe chiesto nuovamente i pronomi a lui e al suo compagno Alex Schemanske. Tran ha ammesso di aver riso ancora una volta alla fine della sua risposta, sempre a causa del nervosismo. Il giudice avrebbe risposto quindi: «Va bene, volevo solo controllare per sicurezza. I miei sono they-them, quindi non fare lo stronzo».

La carta del vittimismo è quella più forte

Al termine della partita, Tran è stato affrontato dal capo arbitro che gli ha chiesto esattamente cosa avesse detto all’arbitro precedente. Tran ha spiegato la sua risposta ammettendo che il nervosismo lo aveva portato a ridere. «A questo punto l’atmosfera si è fatta pesante», continua Tran. «Il giudice capo mi ha detto che gli dispiaceva, ma che ero stato squalificato per avere violato la policy dei Pokemon [sic]. A quel punto ero sull’orlo delle lacrime ma ho fatto del mio meglio per mantenere la calma. Non riuscivo proprio a capire cosa stesse succedendo. Il giudice non stava semplicemente ascoltando quello che gli avevo appena detto?», ricorda il ragazzo. «La quantità di frustrazione che ho provato e provo ancora è semplicemente folle. Non sono mai stato trattato in modo così incredibilmente ingiusto […] per qualcosa che non ho nemmeno fatto».

Ma a nessuno importava di ascoltare la versione dell’adolescente: «Il giudice ha detto che, sebbene credesse alle mie buone intenzioni, alla fine qualcuno si era sentito offeso e turbato» dalla sua risata e questa era l’unico aspetto della vicenda a pesare sulla decisione. «Questo è ridicolo», aggiunge, «non ho mai avuto intenzione di turbare nessuno». Il povero ragazzo, che non si è visto nemmeno rimborsare le spese sostenute per iscriversi al torneo, ha toccato con mano cosa significa avere nel proprio mazzo la carta più potente al giorno d’oggi, quella che batte tutti i Pokemon: quella del vittimismo. 

Cristina Gauri

You may also like

1 commento

SUN 7 Aprile 2023 - 3:58

Penso che il compito di un giornalista sia quello di mantenersi imparziale, quindi, in tutta sincerità, non trovo professionale questo post. Per quanto possano esagerare gli americani e per quanto anche io trovi ridicola la situazione di questo ragazzo, non ne approfitterei per fare sfoggio della propria ottusità mentale. Quantomeno impegnatevi a essere oggettivi.

Reply

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati