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Chiese vuote e ideologia dell'immigrazione: la nuova frontiera degli orfani del comunismo

by La Redazione
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Roma, 17 mar – Negli ultimi cinque anni sono sparite cinquantacinque parrocchie, di cui molte concentrate nel 2016. Al contrario, le moschee aumentano costantemente, contestualmente all’imposizione della dottrina del pensiero unico secondo la quale non vi è alcun problema nell’integrare l’immigrazione musulmana in Europa . Dal 2007 al 2016 è aumentato di cinque punti percentuale il numero di persone che va a messa una sola volta a settimana: dal 27,5% al 33,5%. È aumentato anche il numero di persone che in chiesa non mettono mai piede: dal 18,2% siamo passati al 22,7%. Ebbene, spetta a noi decidere se essere fatalisti, accettando questo cambiamento, o se, cercandone le cause, pensare a qualche soluzione.
Pochi giorni fa l’organizzazione Hammurabi ci ha messo al corrente del fatto che settecento cristiani sono stati uccisi in Iraq per la loro identità. A Baghdad vi erano seicentomila cristiani, ed oggi ne sono rimasti centocinquantamila, destinati anch’essi a sparire proprio come ha denunciato Charles de Meyer, presidente di SOS Chrétiens d’Oriente, che ha parlato di “estinzione dei cristiani”. Il tristemente noto don Biancalani, parroco “dell’accoglienza” a Pistoni, che in passato offrì la propria chiesa ai musulmani accolti per prostrarsi verso la Mecca, negò l’esistenza di qualsiasi problema di convivenza in Medio Oriente tra cristiani e musulmani, affermando che tale convivenza può e deve avvenire. Nel suo piccolo, ci è ormai chiaro, egli vorrebbe importare quel modello di multiculturalismo qui in Italia, agevolando più che può l’arrivo e la permanenza di immigrati afro-islamici.
Ma il multiculturalismo, a differenza della multiculturalità che è la fotografia della realtà, è una ideologia, e come tale finisce per imporre le proprie ragioni senza tener conto del principio di realtà. Le culture differenti, insomma, devono convivere, con buona pace per coloro che tendono a scomparire, se non fisicamente, almeno spiritualmente. Il motivo di tanta caparbietà? Da quando il proletariato di Marx ha cessato d’esistere, coloro che avevano investito la propria esistenza nella cieca fede in quella dottrina, rivelatasi poi la più grande sciagura che il mondo avesse mai conosciuto, hanno dovuto volgere lo sguardo verso un nuovo orizzonte ideologico, che potesse comunque avere come base culturale la dottrina comunista: la guerra all’Occidente capitalista. Nell’islam, essi han trovato un’ottima sponda. E le migrazioni clandestine di masse di persone proveniente da “altri mondi” (siano terzi, quarti o quinti), si sono rivelate un ottimo cavallo di Troia per sfondare le mura della migliore civiltà che l’uomo abbia mai costruito, la quale ha evidenti e storicamente riconosciute radici cristiane.
È inutile fare del complottismo, ma è un dato di fatto che Papa Benedetto XVI, dopo la famosa lectio magistralis all’università di Ratisbona, sia stato costretto a dimettersi per il sol fatto di aver timidamente puntato il dito contro quel relativismo che ci impone di considerare alla stessa stregua islam e cristianesimo, azzerandone le differenze, livellandone le peculiarità nel nome del politicamente corretto e del multiculturalismo, affermando genericamente che tutte le religioni professano le pace tra i popoli e che entrambe, islam e cristianesimo, sono religioni rivelate e abramitiche. Dentro la Chiesa stessa vi fu un sussulto per le parole del Pontefice: una corrente interna a lui avversa, e invece piuttosto favorevole al terzomondismo del successore Bergoglio, utilizzò critiche piuttosto sottili, ma che si aggiunsero a quelle pazzesche e pesanti provenienti dal mondo musulmano. Padre Tom Michel, responsabile del dialogo con l’islam per la Compagnia di Gesù, dichiarò che Ratzinger, citando nel suo discorso il mal informato Manuele II Paleologo, avrebbe offeso i musulmani, chiedendo infine che il mondo cristiano presentasse le proprie scuse.
Dall’altra sponda del Mediterraneo, il supremo leader iraniano Ali Khamenei accusò il Papa di essere parte di una “crociata condotta dagli Usa e dai sionisti”. E tutto questo avveniva in un contesto in cui tutto si poteva dire, ed anche tutto si poteva fare, nei confronti del cristianesimo, di Dio, di Gesù e della Madonna, ascrivendo tutto ciò alla libertà d’espressione, ma al contempo i dettami del politicamente corretto impedivano di utilizzare la medesima libertà nei confronti dell’islam, la sacra cultura importata dai beniamini di don Biancalani e di Jorge Bergoglio.
Già, Bergoglio, Francesco I, evitando così di dimenticarci di Francesco d’Assisi. Ognuno ha il suo stile, evviva le differenze. Ma nel momento in cui si tenta di svuotare il cristianesimo della sua tradizione millenaria, riducendo duemila anni di storia all’assistenzialismo verso il fenomeno dell’immigrazione, è inevitabile che coloro che da quelle tradizioni si abbeveravano trovino più costruttivo starsene a letto la domenica mattina. E la lettera scritta da Ratzinger in difesa del suo successore evidenzia quanto sia debole, se non assente, l’impalcatura culturale cristiana in questo pontificato. Benedetto XVI ha scritto che non è vero che Bergoglio è privo di teologia e filosofia, facendo forse riferimento alla brillante dichiarazione rilasciata all’indomani dell’attentato islamico a Charlie Hebdo “se qualcuno offende mia madre, lo prendo a pugni”. Le esatte parole uscite dalla bocca del Vescovo di Roma. Ratzinger, invece, a Ratisbona concentrò il suo monologo sull’inscindibilità del concetto di ragione da quello di fede, ritenendo quindi assurda una confessione religiosa che voglia propagarsi tramite la spada. Differenze di vedute, e forse anche di capacità personali.
Il punto è che i parrucconi in tonaca si aggrappano con le unghie e con i denti ai tre o quattro concetti espressi dal successore di Pietro sull’accoglienza dovuta agli ultimi e ai bisognosi, che oggi pare siano solo gli afro-islamici che si riversano sulle nostre coste, e citando banalmente le parole di Francesco I, giustificano la lucida follia che si cela dietro queste deportazioni di massa che ripopoleranno nei prossimi decenni il nostro paese ed elimineranno ciò che della tradizione cristiana è rimasto intatto. Quella che ieri aspirava feti dal ventre delle donne gravide usando pompe da bicicletta, la signora Bonino, oggi viene accolta a braccia aperte dal Papa. Lo stesso Papa, però, che non riesce neanche ad abbozzare un finto sorriso durante l’incontro con Donald Trump, reo di aver proposto di alzare un muro al confine col Messico per difendersi dall’immigrazione clandestina , il quale, però, marcia anche contro l’aborto, contro quindi i sei milioni di feti soppressi in Italia da quando venne istituito per legge. Per non parlare dell’ingerenza insopportabile e inappropriata sull’approvazione dello ius soli, per fortuna naufragato tra le onde dei saggi emendamenti presentati contro una legge suicida. Questione di priorità oltre che di capacità personali, non v’è dubbio.
E accade tutto questo pazziare, stralunati come sono, mentre il solito immigrato trascinato qui dalla Ong sovvenzionata dal filantropo Soros spaccia veleno ai nostri giovani o, dopo avergliene venduto, decide di ucciderlo, farlo a pezzi e chiuderlo in due valigie. E per quest’ultimo, che potrebbe chiamarsi Pamela, il mainstream non prevede esequie, perché in tal caso il popolo chino potrebbe intromettersi nei disegni egemonici di questa scalcagnata eterogenea compagnia di sovversivi, antichi odiatori di questa terra e del suo libero popolo.
È chiaro cosa si cela dietro al prete di periferia che dall’altare predica l’immigrazione e l’accoglienza, edulcorando la sua azione irresponsabile con la falsa propaganda umanitaria, col falso presepe infilato in un canotto, con le finte strette di mano e la falsissima avversione “ad ogni tipo di fascismo”, ovvero ad ogni forma di sana resistenza a questo andazzo pericoloso?
Lorenzo Zuppini

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4 comments

Raffo 17 Marzo 2018 - 11:25

Articolo molto bello ed elaborato, troppo misurato nei modi,ma ad essere poco corrette nei modi saranno le mie brevi e magari sbagliate considerazioni……..questa immigrazione di feccia africana in primis aiuta pedofili ,puttanieri e puttaniere,uomini e donne che facevano del turismo sessuale una loro ragione di vita e che oggi si trovano gli oggetti dei loro turpi desideri serviti e presenti sul territorio ……..secondariamente l’islam è una finta pseudo religione, che olezza di morte e prevaricazione, in cui non esiste reciprocità ma dominio e servitù nei confronti del verbo maomettano……..di questi emeriti umanisti e scienziati si stanno riempiendo le strade italiane,con una sostituzione razziale forzata e pianificata da una catto-sinistra che va dalla boldrina al papetto gorgoglio , complici e collusi nell’omicidio razziale della nostra patria che sta morendo di immigrazione analfabeta e delinquente……..non che le zecche pidocchiose asociali siano meglio o i menzogneri piddini che da cinquanta anni cercano inutilmente di integrare gli zingari ed ora ci raccontano la favolina dell’islamismo moderato. Ridicoli.

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Tony 17 Marzo 2018 - 11:35

…’na faccia da checca..quello è il vero motivo che lo fa ”accogliente”…

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Gianfranco Mergoni 17 Marzo 2018 - 12:31

Parole sante. Nient’ altro da aggiungere a quanto sopra scritto. L’ articolo gronda verità e buon senso da ogni sillaba, virgola e punto. Purtroppo il “diritto di cittadinanza” di verità e buonsenso, al contrario di quello della feccia che ci sta’ infestando, viene messo in discussione un po’ dappertutto. Sia di esempio il già citato Trump, che per aver definito :”paesi-cesso” quei “paesi” che sono solo cesso, viene accusato di aver insultato il terzo mondo. Ha solo detto la verità. E per aver detto che sarebbe un vantaggio per gli USA importare eventuali immigrati scegliendoli esclusivamente tra i Nord Europei, è stato accusato di un razzismo di pretta marca Hitleriana. Ha solo mostrato sano buonsenso. Aveva ragione Ernst Kaltenbrunner. Le sue ultime parole prima di essere impiccato suonavano di sinistro, ma esatto presagio. Anche se indirizzate solo al suo Paese, valevano per tutti i Popoli Europei: “Buona fortuna, Germania…”.

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Cesare 17 Marzo 2018 - 9:30

Articolo veramente interessante!
E’ noto che Francesco, il Papa nero(cosi’ viene definito il Capo dei gesuiti quale era prima di scalzare Ratzinger) è da molti cattolici è considerato un eretico ed un anticristo.Elenchiamo alcuni fatti;
-Un Papa che dice “chi sono io per giudicare i gay è già una bestemmia! Tu sei quello che deve indicare la via e promuovere la famiglia naturale! Adesso ha aperto al perdono totale anche per i divorziati e anche cio’ non farà che sfasciare il matrimonio tra uomo e donna.
-Ha detto che anche Cristo era un profugo perchè la sua famiglia dovette andare a Betlemme in una stalla !!Ma se Maria e Giuseppe si sono spostati all’ interno dello stato d’Israele per il censimento!! Nemmeno la geografia conosce!
-Ha cambiato la preghiera del padre nostro perchè(solo lui) sostiene che Dio non ci puo’ indurre in tentazione!! Ma la traduzione dal greco è proprio cosi’ ( inoltre Dio nella preghiera ci mette alla prova e vuole darci la forza di resistere a questa tentazione ).
– Francesco stà aprendo alle messe ecumeniche con i luterani; il piccolo problema è che per i protestanti la messa è una cena e basta in cui Cristo non si rivela cioè il vino e l’acqua non diventano il corpo di Cristo presente con i fedeli(fenomeno della transustanziazione).
-Nella Basilica di San Giovanni in Laterano, se ne uscì affermando che Gesù, nell’episodio dell’adultera, “fa un po’ lo scemo”.Ma come si permette di rivolgersi cosi’ ad uno che diede la vita per noi e di cui lui dovrebbe essere un servo.
-Francesco rende e da un punto di vista telegenico molto piu’ del grande teologo Ratzinger ma nella sostanza appoggia i globalisti e la loro visione di un unico stato con una unica religione buona per tutti dicendo che il Dio è lo stesso!! Il Dio cristiano non ti fà lapidare l’adultera ne’ schiavizzare o uccidere i non credenti come il Dio dei musulmani.Il Dio talmudico degli ebrei sionisti di origine cazara (non degli ebrei sefarditi tolleranti che si rifanno alla torah e non alla bibbia esoterica talmud) dice che la razza eletta deve ,anche con l’inganno, creare il conflitto tra le religioni per la vittoria finale della razza eletta e dice che puoi’ uccidere un non ebreo(detto goyim) anche se minore se non ti è un servo utile.Ma di quale stesso Dio parla Francesco? E si crede pure capace in teologia?

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