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Ci mancava solo Carola Rackete candidata in Europa per “sconfiggere i fascisti”

by Stelio Fergola
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Carola Rackete candidata

Roma, 18 gen – A Carola Rackete diciamo senza mezzi termini che sì, magari ci fossero veramente “i fascisti” in Europa, e altro che le scemenze sulla democrazia in pericolo. Se si parla di quella “europea” poi c’è ancora più da ridere, visto che non si vota niente che faccia politica realmente esecutiva e tutto costituisca, sostanzialmente, un bluff ben impiantato e tradizionale dei pagliacci che da decenni dominano a Bruxelles.

Carola Rackete annuncia la sua candidatura per “combattere i fascisti”

Sembrano barzellette, queste uscite da quattro soldi senza costrutto, senza analisi, senza cultura e – diciamolo – senza particolare arguzia. Di Carola Rackete già ricordiamo l’imbarazzante e penoso modo con cui se ne fregò altamente delle istituzioni italiane, di praticamente ogni legge e diritto sacrosanto sulla sovranità territoriale esistente (questo pur riconoscendo l’amarezza di uno Stato che, praticamente, ha smesso di detenerne il monopolio da decenni), il ridicolo circo mediatico immigrazionista e filo-schiavista che appoggiò senza mezzi termini la “capitanA” con l’immancabile e altrettanto pagliaccesca desinenza, per non parlare nemmeno di quell’esercito di tristi, medi figuri che, subito dopo il fattaccio, donarono perfino del denaro alla “capitanA” e alla volgare “azienda” che le dava lavoro spacciandosi, come tutte le Ong o quasi di questo mondo, per salvatrici di vite per non dire esplicitamente di importare carichi di schiavi. Una serie di scene imbarazzanti e penose tra le quali non si sa cosa scegliere per sviluppare altro pessimismo sul futuro del genere umano. Ora però Carola è pronta, e lo annuncia su X: combatterà i fascisti che minacciano la democrazia. “Non lasceremo l’Europa ai fascisti né permetteremo loro di distruggere le istituzioni democratiche. Ecco perché mi candido al Parlamento europeo”, scrive. E noi non possiamo che rispondere: “Pietà”.

Potrebbe essere anche divertente

Se si prende la vita con ironia, forse, tutto scorre. Certamente, c’è la preoccupazione inerente alla mediocrità sempre crescente della stessa politica (ammesso che la politica stessa abbia ancora dei poteri reali, ma questo è un altro discorso), ma le sofferenze dell’esistenza impongono anche di saperla affrontare con il sorriso. E se adottiamo questa inclinazione, questa filosofia e questa propensione mentale, non c’è dubbio che un fatto potrebbe anche manifestarsi in tutta la sua leggerezza: la Rackete che fa politica e che parla da un banco del Parlamento europeo potrebbe perfino essere divertente. Del resto, quell’aula è già affollata di insigni esponenti di una classe dirigente imbarazzante, perché non calare la scure? Immaginatevi giochi a due tra Metsola e Rackete? Se non altro, non mancheranno situazioni in grado di farci ridere. Specialmente nella lotta serrata che si preannuncia contro il fascismo. Mi raccomando, quello che minaccia la famosissima e indiscutibile “democrazia europea”. Giusto per spararla un po’ più ridicola del solito.

Stelio Fergola

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