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Cina, il governo usa l’app Covid per fermare risparmiatori truffati che assaltano una banca (Video)

by La Redazione
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app covid risparmiatori truffati

Roma, 12 lug – In Cina il governo usa l’app di tracciamento Covid per fermare una protesta avviata da centinaia di risparmiatori truffati, alcuni dei quali avevano preso d’assalto una banca. Lo rende noto Fanpage.

Cina, risparmiatori truffati assaltano banca, ma vengono fermati dall’app Covid

I risparmiatori cinesi protagonisti di questa storia avevano perso molto denaro, spesso i soldi accumulati in una vita e persi in un battibaleno. Così la rabbia si è indirizzata contro la People’s Bank of China a Zhengzhou, presa di mira anche “fisicamente” e repressa dalla polizia. Ma la perla vera arriva dopo, quando le autorità impediscono ai manifestanti di spostarsi con l’utilizzo dell’app di tracciamento del Covid.

I centinaia di manifestanti si sono radunati ieri a Zhengzhou, di fronte alla People’s Bank of China. L’istituto è stato accusato di averli truffati, facendo perdere loro i risparmi. I conti, infatti, sono stati improvvisamente bloccati, e il denaro è stato messo in stato di fermo o è addirittura sparito. Nonostante le richieste di spiegazioni, i risparmiatori non hanno ricevuto risposta. A quel punto si sono organizzati per protestare – inizialmente pacificamente – all’esterno della banca.  Gli uomini della polizia li hanno però allontanati con la forza, dopo di che alcuni di loro ha tentato l’assalto alla banca. La protesta, allargatasi, ha suscitato le preoccupazioni del governo di Pechino, la cui decisione è stata a dir poco bizzarra: utilizzare l’app per il tracciamento Covid per fermare e prevenire future proteste.

L’applicazione usata per vietare gli spostamenti ai manifestanti

Insomma, con l’app Covid, tutti a cuccia. Al punto che molti dei manifestanti che si erano mossi a Zhengzhou per chiedere chiarimenti si sono paralizzati, scoprendo che il loro status di salute, visibile nell’app, era diventato rosso, bloccandogli così la possibilità di spostarsi e di viaggiare. Secondo i media locali, intanto, il capo della sede della banca è ricercato per reati finanziari ed è attualmente in fuga.

Alberto Celletti

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1 commento

jenablindata 12 Luglio 2022 - 10:02

e anche qui in europa stiamo andando su quella strada,non ci vuole molto a vederlo.
se i cittadini OGGI,
non mettono del paletti oltre cui NON sono disposti ad andare,
per esempio pretendendo la fine dello stato di emergenza e l’inserimento in costituzione a livello dell’intera europa,
di leggi che IMPEDISCANO allo stato questi metodi,

tra pochi anni ci ritroveremo ANCHE in europa con uno stivale digitale dello stato sul collo.

una delle prime leggi che sono necessarie,
è l’istituzione della sim ANONIMA,
e della carta di credito ANONIMA,
e la riservatezza dei conti bancari:
esattamente com’erano anonime le transazioni e le comunicazioni quando
abbiamo combattuto due guerre mondiali per NON essere controllati dal nemico.
oggi il nostro nemico potrebbe davvero diventare il nostro stesso stato,visti i progressi della tecnologia:
e siccome può arrivare al governo chiunque prima o dopo,
avere in mano la nostra vita in questo modo,
è un potere che NON dobbiamo concedere a NESSUNO.

e non mi si venga a dire che l’anonimato in quei settori favorisce la criminalità,perchè
lo stato se ne è SEMPRE FREGATO,della criminalità:

(basta vedere come NON la punisce mai duramente,almeno
fin quando non tocca il roseo deretano delle istituzioni)

quello che gli interessa davvero,è il controllo in stile grande fratello:
ed è una cosa che nessun uomo con un minimo di orgoglio può accettare.

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