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Coronavirus, i cani possono fiutarlo? In Inghilterra e in Iran studi sull’olfatto canino

by Ilaria Paoletti
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Cani contro il coronavirus

Londra, 23 apr – Non molti ne sono a conoscenza, ma i cani hanno la possibilità di scoprire negli umani, grazie al loro olfatto, malattie come il Parkinson, il diabete e in alcuni casi anche il cancro. Così alcuni scienziati si sono chiesti se siano o meno in grado di scoprire se un individuo è stato contagiato dal coronavirus. Studi nel merito sono già in corso nel Regno Unito e in Iran.

Le ricerche inglesi sui cani

I ricercatori del London School of Hygiene and Tropical Medicine, del Medical Detection Dogs e della Durham University sono pronti «ad addestrare in maniera intensiva i cani in modo tale che possano essere pronti in sei settimane. Sappiamo che altre malattie respiratorie modificano l’odore del corpo e dunque esiste la possibilità che lo faccia anche il Covid-19».

L’addestramento in Iran

In Iran, invece, due settimane fa è stato inaugurato un centro di addestramento cinofilo, con la collaborazione dell’esercito. Hamidreza Shiri, portavoce del progetto, ha dichiarato  all’agenzia di stampa Isna: «Dal momento che i cani riescono a individuare gli odori 20mila volte meglio degli umani, sono già stati addestrati a riconoscerne alcuni particolari tra cui quello della malaria. Nella prima fase della ricerca abbiamo dimostrato che i cani non vengono contagiati dal coronavirus. Sono due settimane che stanno lavorando con il virus, ma test multipli in diverse fasi dimostrano che nessun cane né i loro addestratori sono stati contagiati».  Ma «poiché non sappiamo quale razza abbia il fiuto migliore per il coronavirus” dichiarano i ricercatori iraniani “ne addestriamo differenti come Labrador, Golden Retriever, Pastore tedesco e Border Collie e forse tra 10 giorni potremmo già annunciare il successo del progetto”.

Ilaria Paoletti

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2 comments

Cesare 23 Aprile 2020 - 5:02

Oramai si parla solo di coronavirus mentre la gente muore di fame ai domiciliari con una mortalità al centro sud quasi inesistente e relativa quasi solo a anziani anche con 3 patologie concomitanti e quindi immunodepressi.Ci stanno rendendo immunodepressi con la prigionia; molti si sono rotti le palle
veramente

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Fabio Crociato 24 Aprile 2020 - 12:31

Segnalo ai competenti, studiosi, “amanti”…, il grifone belga! Animale ostico, quasi antipatico, ma unico nella sua forza particolare…

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