Roma, 22 feb – Il Covid incide prevedibilmente anche sui matrimoni. Pare non ci sia ambito della vita umana in cui il virus non abbia lasciato traccia, come riporta l’Ansa pubblicando i numeri dell’Istat.
Covid e matrimoni: – 47,4% di ricevimenti
Il Covid, o meglio le restrizioni, hanno indotto moltissimi giovani a rinviare i loro matrimoni. Nel giro di un anno le nozze si sono quasi dimezzate. La stagione è ovviamente quella del 2020, dove sonostati celebrati 96.841 matrimoni, 87mila in meno rispetto al 2019: una riduzione pari al -47,4%. La frenata ha iniziato a manifestarsi quando, nel marzo 2020, sono iniziati i picchi della pandemia e delle restrizioni, su tutte il divieto di assembramenti o i numeri massimi di persone in caso di eventi. Nel 2021, comunque, ci sono stati segnali di ripresa, sebbene ad oggi certificati da dati provvisori, riguardanti i primi 9 mesi dell’anno i quali, comparati allo stesso periodo del 2020, mostrano una variazione sempre negativa (-4,5%) ma un dato complessivo di aumento generale, più che quadruplicato nel caso delle cerimonie religiose (+228%) ma senza ritornare ai livelli pre-pandemici (-8,8% rispetto allo stesso periodo del 2019).
Calano i divorzi (ma sono in ripresa)
La stabilità coniugale esce in modo bizzarro da questa stramba storia: nel 2020 le separazioni sono state in tutto 79.917 (-18%), mentre i divorzi sono stati 66.662, “il 21,9% in meno rispetto al 2019 e il 32,7% in meno nel confronto con il 2016”. Ma anche questo dato ha segnato una ripresa nei primi nove mesi del 2021, dove si è registrato un consistente aumento rispetto allo stesso periodo del 2020, “pari a +36,4% per le separazioni e al +32,8% per i divorzi, riportando i numeri a livelli simili a quelli del 2019”.
Alberto Celletti