Washington, 4 ago – “E’ uno tosto, no?”. Clint Eastwood non ha dubbi: il suo candidato alla Casa Bianca alle prossime presidenziali sarà Donald Trump. Il regista, 86 anni ed una carriera sempre ai massimi livelli, lo spiega in un’intervista rilasciata insieme al figlio Scott alla rivista Esquire.
“In segreto – dice Eastwood – siamo tutti stanchi della correttezza politica. Oggi siamo nel pieno della generazione di leccaculo e di timorose fighette: questo non si può dire, questo non si può fare, tutto è proibito. Altrimenti piovono accuse di razzismo”. Da qui la scelta quasi obbligata: Trump “è uno che dice quello che gli passa in testa, e spesso non si tratta di concetti così buoni”. Eastwood non ha mai fatto mistero della sua fede politica (è iscritto al Partito Repubblicano 1951), considerandosi vicino alla linea dei libertari. Il suo appoggio al candidato del Grand old party non era comunque scontato, vista la spaccatura in seno al partito.
L’attore e regista, cinque volte premio Oscar, spiega di non aver parlato con l’istrionico imprenditore newyorchese, ma “la Clinton ha dichiarato che intende seguire le orme d Obama” e questo sembra bastare al cineasta – autore di capolavori come Million Dollar Baby, Lette da Iwo Jima, Gran Torino e, in ultimo, American Sniper – per fare la sua scelta: “Trump è uno tosto“, mentre vede Hillary incline ai compromessi, “io ho rinunciato a farne e sono sicuro che Ronald Reagan si sarebbe comportato così”. Senza dimenticare che “sarebbe dura dover ascoltare la voce della Clinton per quattro anni“.
Nicola Mattei