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Ecco come l’Ue si inventa accuse contro l’Ungheria per sanzionarla

by Stelio Fergola
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Ue accuse inventate ad Ungheria

Roma, 23 set – L’Ue contro l’Ungheria, ma le accuse sono praticamente inventate. La stessa Ursula Von der Leyen afferma, durante il dibattito a Princeton, che nel Paese magiaro si sarebbero verificati problemi con “l’indipendenza della magistratura” e con la  “corruzione”. La questione non può che far scappare una grossa risata.

Ue, Ungheria e la “indipendenza della magistratura”

Come riporta SkyTg24, l’Ue si lamenta dell’indipendenza della magistratura in Ungheria. Il che lascia obiettivamente interdetti, visto quanto il concetto, aleatorio di per sé, non sia valutabile in maniera oggettiva. Anche le sedicenti organizzazioni umanitarie impuntano da mesi, se non anni, a Budapest questa accusa, ciarlando di “diritto all’equo processo” o di diritto di espressione dei giudici. Parole vuote, il cui unico significato pare indirizzato, semplicemente, al fatto che l’Ungheria abbia una magistratura più libera. Libera di esprimersi o di prendere le decisioni “giuste”? Il dubbio è lecito. Su quanto sia ridicola l’accusa non pensiamo ci sia granché da aggiungere: il nostro Paese è ostaggio dei giudici da almeno trent’anni, e ci sono inchieste pubblicate in forma di libro che riportano prove schiaccianti a riguardo (ci riferiamo ovviamente a “Il sistema”, dello strano duo Alessandro Sallusti – Luca Palamara), ma dalla Commissione e dal Parlamento europeo certamente non si pensa di agire in nessun modo al riguardo. Fatto sta che, per questa e per le altre accuse, dall’Ue hanno minacciato di tagliare il 65% dei cosiddetti “fondi di Coesione” all’Ungheria.

“Le violazioni allo Stato di diritto” e “la corruzione”

Ci si scaglia contro le “violazioni allo Stato di diritto” a Budapest: e ancora una volta non si capisce bene per cosa, visto che da Bruxelles hanno criticato perfino le presunte “leggi omofobe” di Orban che in realtà altro non facevano se non vietare la propaganda Lgbt nelle scuole. E infatti, di cosa è imputato Orban? Delle solite questioni, come riportarono quei geniacci di Amnesty International: presunte discriminazioni contro i gay, contro i “migranti” (definiti così invece che “clandestini”), più varie ed eventuali (un’inventata mancata libertà di espressione e, di nuovo, frasi a caso sulla magistratura) . Per non essere contro lo “Stato di diritto”, devi essere per forza favorevole alla pedagogia Lgbt e immigrazionista. Altrimenti sei un feroce dittatore: non fa una piega.

L’Ue si lamenta anche di una non meglio precisata “corruzione” nella politica ungherese, il che ha portato Budapest a fare la controproposta di un pacchetto di leggi includenti anche la costituzione di un’altrettanto non ben precisata “autorità anti-corruzione”, oltre a una riforma degli appalti. Anche qui, il parallelismo è d’obbligo: come si misura oggettivamente la corruzione? Di quanto sia impossibile ce lo testimonia la stessa noiosissima classifica annuale di Trasparency, che non a caso utilizza un “Indice di percezione della corruzione”, basato sostanzialmente su delle opinioni richieste a campione.

Questo ammesso e non concesso che i Paesi Ue non sotto l’attacco di Bruxelles siano tutti lindi e pinti, il che, per dirla in gergo, “fa già ridere così”. Nella nota della Commissione si legge: “Affinché le misure possano essere considerate adeguate, dovrebbero porre fine alle violazioni dei principi dello Stato di diritto e/o ai rischi che creano per il bilancio dell’Ue e gli interessi finanziari dell’Unione”. Ciò rispondendo alla disponibilità di Budapest di avviare le procedure per “correggere” quanto chiedono da Bruxelles entro il 19 novembre. La sensazione è che Orban potrebbe fare due cose: piegarsi, o accontentare la Commissione con provvedimenti teatro. Forse sarà una semplificazione, ma il pretesto di partenza dell’Ue è talmente imbecille da rendere lecito pensare che una risposta altrettanto stupida e inconsistente possa essere efficace.

Stelio Fergola

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2 comments

Cesare 23 Settembre 2022 - 1:15

La von der Leyen si permette di accusare gli ungheresi di corruzione solo perchè non vogliono sprofondare in povertà con le sanzioni alla Russia attaccata alle frontiere dalla nato.La ginecologa messa dai banchieri a capo della commissione (non eletta dal parlamento europeo e la sola in grado di fare leggi!!) ha fatto consulenze da decine di milioni di euro non autorizzate quando era ministro della difesa tedesca. Di recente ha trattato segretamente con Bourla capo della pfizer , cancellando ogni telefonata, su un affare in cui ha comprato con i soldi nostri 4 miliardi di dosi di veleni genici(10 per cittadino “europeo”) dal costo di circa 70 miliardi di euro.Per dare una idea, parliamo di circa 140 mila miliardi delle vecchie lire.
Questo è un personaggio da indagare per corruzione e nel frattempo dobbiamo uscire al piu’ presto da questa gabbia di dittatura e di povertà che è l’Europa in mano a oligarchie globaliste che promuovono il “non avrai nulla e sarai felice” e con una BCE che è privata.

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Lappola 24 Settembre 2022 - 11:54

Perché, noi l’equo processo ed i giudici imparziali ce li abbiamo ? NO NO NO abbiamo quelli che vanno bene alla fotten laien.

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