Roma, 6 feb – Altro che protezioni e altro che “tetti”, l’Ue rischia di far salire il prezzo della benzina verso nuovi record, mentre la gente comune affanna già adesso per un valore che al momento si aggira prossimamente ai due euro al litro.

Come l’Ue potrebbe far esplodere il prezzo della benzina

L’Ue rischia di far esplodere il prezzo della benzina e la causa è presto detta: i ventisette, con un’intesa che viene definita da Tgcom24 “al fotofinish”, e supportata anche dal G7 e dall’Australia, si accodano all’emgargo al petrolio russo, l’ennesima sanzione energetica che, dopo i “brillanti” risultati di quelle comminate finora. Ma si va dritti per la propria strada, dice – nella sostanza –  il presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen. Embargo ed ennesimo “price cap” sono due armi per “far pagare a Putin il prezzo della sua atroce guerra”. Il problema è che potrebbe far pagare – e per l’ennesima volta – anche noi. Ma sono sempre dettagli trascurabili, a quanto pare.

Assoutenti: rischio rincari concreto

Non è difficile capire perché Assoutenti si sia espressa in modo negativo sulla questione, denunciando il rischio di nuovi rincari sul fronte dei carburanti e – di conseguenza – sul costo dei rifornimenti e sull’inflazione. Non ci vuole chissà quale genialità: sanzioni ed embarghi uguale petrolio più scarso, uguale prezzi più alti. Ma chissà, magari dalla Bce potrebbero reagire con l’ennesimo rialzo dei tassi, tanto per soffocare ancora un po’ l’economia.

Alberto Celletti

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