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Evviva l'immigrazione. Se basta una medaglia ad azzerare il dibattito

by Adriano Scianca
5 comments

Roma, 2 lug – Scusate, avevamo sbagliato tutto. Per anni abbiamo affrontato la questione migratoria tentando di sviscerare tutta la complessità del fenomeno: gli aspetti demografici, sociali, etnici, culturali, criminali, l’impoverimento nostro e loro, l’effetto sui salari e sui diritti sociali, la difficile e spesso impossibile convivenza di stili di vita differenti, la questione islamica, la mancata integrazione delle seconde generazioni in Paesi come Francia e Belgio, le relazioni tra immigrazione e terrorismo, le prospettive sociali a medio e lungo termine… Abbiamo perso tempo a discutere di tutto questo, quando avremmo potuto benissimo affidarci al medagliere dei Giochi del Mediterraneo, manifestazione sportiva che ovviamente ogni italiano segue da sempre con fervore e passione, si sa. Non tutto il medagliere, peraltro, ma solo la staffetta 4X400.

Ecco, bastava attendere la foto di Maria Benedicta Chigbolu, Ayomide Folorunso, Raphaela Lukudo e Libania Grenot. Perché discutere ancora, cosa c’è da argomentare? L’immigrazione è bella, perché quattro ragazze di origine immigrata hanno vinto un oro. Ai Giochi del Mediterraneo. Quindi, a che serve discutere? Perché continuare a sforzarsi di comprendere la realtà oltre la coltre della retorica? Va tutto bene così, l’integrazione sarà un successo, l’accoglienza funziona e non crea problemi, ci sono risorse per tutti, essere mescolati è bello, vieni anche tu nei Ringo Boys. E gli italiani-italiani che hanno vinto medaglie? Quelli non fanno tendenza. E gli immigrati-immigrati che non vincono medaglie, ma che nelle nostre stazioni e nelle nostre periferie vediamo impegnati in tutt’altri e meno nobili sport? Quelli non esistono, o al limite sono incidenti di percorso, che solo una propaganda xenofoba e paurosa tende a evidenziare.

Tutto quello che c’è da sapere sull’immigrazione è racchiuso in quell’immagine. Tutto quello che ci arriverà dai barconi sono medaglie d’oro e tanta simpatia. Certo, se ti metti in testa di portare l’Africa in casa tua, ci sta che vinci qualche gara di atletica in più. A questo punto, propongo di importare etiopi per vincere le maratone, di deportare brasiliani a cui far fare gli attaccanti, di dare la cittadinanza ai russi per diventare campioni di scacchi, e perché no, peschiamo programmatori in India, amministratori pubblici in Giappone, ballerini a Cuba infine importiamo fidanzate dalla Russia. Costruiamoci la nostra nazione un po’ come la vogliamo. Ne uscirà fuori una bellissima e coloratissima Italia. Italia?

Adriano Scianca

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5 comments

Bracco 2 Luglio 2018 - 1:56

Per me sarà cittadina italiana,ma mai italiana.

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Giorgio 2 Luglio 2018 - 2:11

Mi ricordo un film del cantante Ligabue di alcuni anni fa’ in cui trattava piuttosto velocemente (…) e molto superficialmente il tema degli stranieri; a quel tempo non aveva ancora operato la premiata ditta renzi/alfano e non erano ancora arrivate 600.000 “risorse”-clandestini. Nel film veniva intervistata una ragazza albanese, che parlava perfettamente l’italiano ed aveva un atteggiamento rispettoso e a suo modo problematico, insomma educata.
Questa ragazza adesso avrà 25 anni, forse 30, era una, un esempio oggi assai raro.

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angelo 2 Luglio 2018 - 2:23

Italiani si nasce da sangue italiano….per il resto è frittura di cittadinanza.

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Riccardo 2 Luglio 2018 - 3:09

Vediamo quante ong resteranno in mare a prestare “soccorso” ai poveri migranti, quando Salvini ridurrà da 35 a 10 euro al giorno il mantenimento dei nostri fratelli… È vediamo quante cooperative di proporranno per accoglierli e assisterli…

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Raffo 2 Luglio 2018 - 6:35

Articolo serio ed inattaccabile. Punto e a capo. Mi dispiace per coloro che hanno ancora la pelle bianca……che brutta cosa…..

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