L’immigrazione รจ una risorsa anche per il Fmi
Leggendo il rapporto pubblicato da Fondo monetario internazionale e Banca Mondiale dal titolo Development Goals in an Era of Demographic Change โI migranti sono una risorsa per Ue e Giappone colpiti dallโinvecchiamento della popolazioneโ. Ovviamente questi luminari vanno anche nel dettaglio per farci capire la bontร delle loro ragioni. Vediamo meglio cosa dice questo rapporto.
Secondo questo documento: โLa popolazione nei 28 Paesi Ue con un’eta’ da lavoro (15-64 anni) e’ vista scendere del 2,2% tra il 2013 e il 2020. Senza migrazione, quella popolazione scenderร probabilmente di oltre 11 milioni entro il 2020 e di 80 milioni entro il 2050. In base a questo scenario, si legge nel rapporto, la popolazione con un’etร adatta a lavorare in Italia, Germania e Polonia si ridurrร di oltre 1,5 milioni entro il 2020. Se un trend simile si osserverร in Giappone (-8 milioni) e in Canada (-1 milioni), in Usa e Australia invece il totale resterร stabile. Se si prende in considerazione la migrazione, il quadro cambia: la forza lavoro europea crescerร leggermente dell’1,2% tra il 2010 e il 2020. Se gli immigrati partecipano tanto quanto i cittadini nativi di un Paese con caratteristiche simili, un addizionale milione di lavoratori sarร aggiunto sui libri paga nell’Ue“.
Prima di entrare nel cuore della questione รจ bene spiegare cosa sono e qual รจ il ruolo del Fmi e della Banca Mondiale. La Banca Mondiale (BM) fu istituita nel 1945, col nome di Banca Internazionale per la Ricostruzione e lo Sviluppo (International Bank for Reconstruction and Development โ IBRD), assieme al Fondo Monetario Internazionale (FMI), a seguito degli accordi raggiunti nel corso della Conferenza di Bretton Woods.
Mentre il Fmi ha ricevuto il compito di promuovere la stabilizzazione delle relazioni monetarie e finanziarie internazionali, la Bm doveva sostenere la ricostruzione dei Paesi usciti devastati dal conflitto mondiale. A partire dagli gli anni โ80, la Bm ha promosso vasti programmi di finanziamento del bilancio pubblico dei Paesi in via di sviluppo e delle economie emergenti, spesso accompagnati dalla richiesta di politiche di liberalizzazione commerciale e finanziaria, privatizzazione e deregolamentazione.
Il tutto, sia chiaro, a fin di bene. Il Fmi e la Bm hanno individuato nella riduzione della povertร il fine principale del proprio operato.
Questo breve excursus ci serve per capire chi abbiamo di fronte. Tornando al cuore della questione. Le รฉlite finanziarie sono da sempre favorevoli ai fenomeni migratori. A fare la differenza, perรฒ, in questo caso, รจ la risposta che Giappone e Unione Europea danno sullโargomento.
Il primo ministro giapponese Shinzo Abe, in occasione dellโultima assemblea delle Nazioni Unite, ha affermato che: โIl Giappone prima di accettare gli immigrati deve risolvere i suoi problemiโ. Per Abe: โร un problema di demografia. Direi che abbiamo bisogno di avere piรน attenzione per le donne e gli anziani, e dobbiamo aumentare il nostro tasso di natalitร .ย Ci sono molte cose che dobbiamo fare prima di accettare gli immigratiโ. Nonostante ciรฒ il Giappone ha staccato un assegno di 1,5 miliardi di dollari per la crisi dei rifugiati in Medio Oriente.
La politica europea, al contrario di quella giapponese, รจ favorevolissima al massiccio ingresso di migranti. Al massimo ci si divide su come distribuire e allocare queste preziose risorse.
Quella europea non รจ solo una resa incondizionata. Il nostro destino, รจ scientificamente irreversibile: una lenta estinzione che ricorda sempre piรน quella degli indiani dโAmerica.
In piรน il traffico di migranti รจ economicamente conveniente: โRende piรน del traffico di drogaโ. Per gli apostoli del libero mercato cโรจ sempre bisogno di manodopera a basso prezzo: un bel modo per calmierare i salari senza bisogno di accordarsi con i sindacati. Sorprende, perรฒ, che gran parte dei sindacalisti invece di tutelare i diritti dei lavoratori italiani si accorda con le associazioni datoriali per promuovere lโimport di nuovi schiavi. Misteri del materialismo storico!
Ma la teoria dellโimmigrazione necessaria e irreversibile ha delle contraddizioni non solo dal punto di vista economico, ma soprattutto da quello morale
Immaginiamo un uomo che imbarazzato si reca dal medico perchรฉ non riesce ad essere abbastanza performante con la moglie. Il medico, invece, di suggerirgli una cura per il suo male, gli fornisce il numero telefonico di un valente gigolรฒ che saprร accontentare la sua signora. Ecco, dunque, la sorte del Vecchio (In)Continente: โCornuto e contentoโ.
Salvatore Recupero