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Fonti rinnovabili, il dato choc che smentisce gli ambientalisti: ecco quanto incide oggi

by Giuseppe De Santis
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fonti rinnovabili

Roma, 19 mag –  Non passa giorno che i vari movimenti ambientalisti non dicano che per fermare il riscaldamento globale occorra eliminare l’uso di combustibili fossili, anche a costo di ridurre la crescita economica e impoverire la popolazione mondiale. Per fortuna la transizione energetica sta avvenendo in maniera graduale, e senza l’imposizione di misure lacrime e sangue: a dimostrarlo e’ uno studio fatto da Ember, una think tank che si occupa di promuovere l’uso di fonti rinnovabili e che quindi ha una certa autorevolezza tra gli ambientalisti.

Ember, il dato sulle fonti rinnovabili smentisce gli ambientalisti

Secondo Ember nel 2023 il 30% dell’energia prodotta nel mondo proveniva da fonti rinnovabili: un dato sicuramente importante, visto che nel 2000 la stessa percentuale era ferma al 19%. Il numero dimostra che l’aumento di energia prodotta da fonti pulite sia in aumento, a dispetto di quanto sostengono gli ambientalisti. Nello specifico, se nel 2000 la produzione di energia rinnovabile era per lo più dovuta agli impianti idroelettrici, l’aumento degli ultimi 23 anni è legato principalmente alla costruzione di centrali eoliche e solari la cui presenza e’ destinata ad aumentare per via del fatto che i pannelli solari stanno diventando sempre piu’ economici e sempre piu’ efficienti e lo stesso si puo’ dire per le pale eoliche e quindi la quota di energia prodotta da queste due fonti e’ destinata ad aumentare nel futuro con grossi benefici per l’ambiente.

Prospettive

Grazie all’aumento delle fonti rinnovabili negli ultimi 23 anni l’aumento nei consumi di combustibili fossili e’ stato del 70% inferiore a quanto sarebbe stato se non si fossero costruite centrali elettriche e solari e non e’ da escludere che a breve si possa raggiungere un picco nei consumi di petrolio, gas e carbone. Ovviamente c’è ancora tantissimo da fare, ma l’innovazione tecnologica sta facendo passi da gigante e la transizione energetica tanto cara agli ambientalisti sta avvenendo in maniera graduale,  a dimostrazione di come non servano misure distruttive per salvare l’ambiente.

Giuseppe De Santis

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