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Germania, Scholz ammette: “Costretti ad appoggiare Israele per l’Olocausto”

by Sergio Filacchioni
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Scholz

Roma, 12 ottobre – Il cancelliere tedesco Olaf Scholz in una dichiarazione fatta stamattina al Bundestag – il parlamento di Berlino – ha affermato che “la nostra storia, la nostra responsabilità derivante dall’Olocausto, ci impone il dovere perenne di difendere l’esistenza e la sicurezza dello Stato di Israele“.

Scholz ammette la sudditanza della Germania

“In questo momento, c’è un solo posto per la Germania: quello saldamente al fianco di Israele”, la cui “sicurezza” è “la ragion di Stato della Germania”, ha dichiarato il cancelliere secondo il testo del suo discorso ribadendo dichiarazioni fatte in questi giorni. Non pago di una dichiarazione che lega mani e piedi una nazione europea ad una potenza straniera il cancelliere ha poi confermato che la Germania sospenderà tutti gli aiuti allo sviluppo dei territori palestinesi come rappresaglia all’offensiva di Hamas. Insomma, se la diplomazia ha delle regole di moderazione e ponderatezza Scholz ha deciso di scavalcarle tutte, in barba a qualsiasi soluzione di pace che possa sospendere la carneficina. Appoggiare incondizionatamente Israele per una sorta di “sudditanza morale” è stupido e pericoloso: la soluzione non può più essere questa, bisogna obbligare Israele a rispettare le risoluzioni ONU.

L’accusa all’Iran

Il Cancelliere ha poi fomentato l’ostilità contro l’Iran: “Hamas non sarebbe stato in grado di attaccare Israele senza il sostegno iraniano. Non abbiamo fino a questo momento prove tangibili che l’Iran abbia sostenuto concretamente quest’attacco lanciato da Hamas, ma è evidente per noi che senza il sostegno iraniano degli ultimi anni, Hamas non sarebbe stata in grado di lanciare attacchi senza precedenti sul territorio israeliano”. Un durissimo atto di accusa che non muove nessun passo verso la pace. Insomma senza prove, ma sempre col senso di colpa: le code di paglia potrebbero prendere fuoco prima o poi.

Sergio Filacchioni

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