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Il Natale sul fronte Ucraino: tra tensione e disgelo

by Sergio Filacchioni
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Natale

Roma, 25 dicembre – La proverbiale tregua di Natale quest’anno non ha attecchito sul fronte Ucraino, dove per tutto il giorno si sono susseguiti – da Kiev a Leopoli – gli allarmi aerei.  Mentre a Kiev il Natale scorre difficile tra blackout, riscaldamenti a singhiozzo e freddo, il presidente russo Putin apre ai negoziati accusando il governo di Kiev e i suoi alleati occidentali di “rifiutarsi” di trattare.

Natale di tensione

Per la seconda volta nella giornata è suonato l’allarme aereo in tutta l’Ucraina. Lo riporta Ukrainska Pravda precisando che le sirene hanno iniziato a suonare nelle regioni di Kiev e Leopoli e poi si sono estese a tutto il resto del Paese. Il gruppo di monitoraggio “Belarusian Gayun” ha riferito che alle 14:00, l’aereo di tracciamento radar a lungo raggio Il-76 A-50U “Serhiy Atayants” è decollato da Machulyshchy in Bielorussia. Subito dopo si è alzato in volo un jet da combattimento MiG-31K dell’aeronautica russa, che può trasportare missili Dagger equipaggiati con testate nucleari. Intanto, sale a sedici morti e 64 feriti il bilancio del bombardamento russo nella regione di Kherson avvenuto ieri. Lo ha annunciato il capo dell’amministrazione militare regionale di Kherson Yaroslav Yanushevych su Telegram, riferisce Ukrinform.

La Russia accusa

La Russia è pronta a negoziare con tutte le parti coinvolte nella guerra in Ucraina. Lo ha affermato il presidente Vladimir Putin, accusando Kiev e i suoi alleati occidentali di “rifiutarsi” di negoziare. Lo riporta il Guardian. Parlando in un’intervista alla televisione di stato Rossiya 1, Putin ha dichiarato: “Siamo pronti a negoziare con tutti i soggetti coinvolti su soluzioni accettabili, ma dipende da loro: non siamo noi a rifiutarci di negoziare”. E continua: “La politica dei nostri avversari mira a smantellare la Russia, la Russia storica”. Quando gli è stato chiesto se il conflitto geopolitico con l’Occidente si stesse avvicinando a un livello pericoloso, il presidente russo ha risposto: “Non credo sia così pericoloso”.

Kiev risponde

Il consigliere presidenziale ucraino, Mykhailo Podolyak, ha affermato che Vladimir Putin “ha bisogno di tornare alla realtà” dopo che il leader russo ha affermato che Mosca era pronta per i negoziati. È ovvio – afferma su Twitter – che la Russia “non vuole negoziati, ma cerca di evitare responsabilità”. Contestualmente al rimpallo di accuse lo stato maggiore Ucraino ha pubblicato in una nota facebook i numeri delle perdite russe. La Russia ha già perso circa 102.050 soldati in Ucraina (+620 nell’ultimo giorno). Tra il 24 febbraio 2022 e il 25 dicembre 2022, le perdite totali in combattimento del nemico includevano anche 3.011 carri armati (+5 nell’ultimo giorno), 6.010 veicoli corazzati da combattimento (+16), 283 velivoli, 267 elicotteri e 1.706 velivoli senza pilota. Un totale di 653 missili da crociera nemici sono stati abbattuti – sempre secondo lo Stato Maggiore.

Disgelo?

Lungi da un’idea di pace, il conflitto armato sembra raggiungere elevati picchi di tensione anche oggi, nonostante su più fronti – compreso quello Russo – inizia a ventilarsi idee di negoziato.

Sergio Filacchioni

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1 commento

fabio crociato 25 Dicembre 2022 - 7:42

Segnalo che su quelle terre martoriate il Natale è ancora ortodosso e non ancora occidentalizzato consumisticamente pure quello, quindi cadrà il 6/7 gennaio. A qualcuno certo da fastidio pure questo.

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