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In memoria di Camilla e di tutte le vittime che questa società di barbari non riconoscerà mai

by Stelio Fergola
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Camilla Canepa

Roma, 9 mag – È giusto, sacrosanto, commemorare Camilla Canepa e di tutti coloro che a causa di questa storia terribile di “lotta al Covid” sono periti nell’indifferenza passata, presente e probabilmente anche futura. I dati sul dramma del Covid e ancora peggio del modo scellerato in cui è stato affrontato vengono fuori giorno dopo giorno. La stampa mainstream non ha alcuna intenzione di aprire al ragionamento ma anzi, continua a smentire dati evidenziati dalle stesse dichiarazioni delle case farmaceutiche e addirittura da documenti agghiaccianti riportati sulla stessa Aifa, quell‘Agenzia italiana del farmaco che in teoria esisterebbe per proteggere e non per “trascurare”. Ma chissenefrega, la maretta è passata, meglio continuare a rilanciare gli “studi americani” con cui testate come SkyTg24 liquidano la questione, insieme ad agenzie di stampa che avrebbero il dovere di essere ancora più neutrali e franche come Adnktronos. Niente da fare, nessuna correlazione tra morti improvvise e vaccino Covid. Probabilmente neache adesso che Astrazeneca lo ammette (e poi stranamente ritira il suo siero), anche ora che uno stesso documento riguardante l’Aifa lo ammette.

In memoria di Camilla Canepa, vittima della “lotta al Covid”

Una ragazza di 18 anni strappata alla vita. Sarà anche retorica che si è letta un milione di volte, ma è la verità. È un dato matematico: Camilla Canepa aveva una vita davanti a sé. Biologicamente. Distrutta per l’ossessione di soggetti che non ho timore a definire criminali, o nella migliore delle ipotesi privi di umanità. Interessati soltanto ad attuare il programma, perché tanto c’è la “estrerma rarità” a fare da scudo. Che poi qualcuno dovrebbe spiegare il significato dell’aggettivo “estremo” a questi signori, perché il 5 o 6% della popolazione, come risulta dallo stesso rapporto inviato ad Aifa, non è qualcosa di “estremo”, nella direzione della rarità. Si tratta senza dubbio di una piccola minoranza. Ma definirlo estremamente raro è arduo da mandare giù. Peraltro, non meno trascurabile di quella che è perita per gli effetti del Covid. Non vale di meno. Non è meno umana. Non ha meno diritto alla vita.

In memoria di tutte le vittime

Come Camilla, tutte le vittime silenziose di questa disgrazia meritano di essere messe al centro del discorso. Perché ciò che è avvenuto non è normale, non è giusto, non è etico. Una barbarie senza mezzi termini spacciata per civiltà, in cui personaggi come Burioni sguazzano, avendo pure la faccia tosta di accusare di terrapiattismo chi ha avuto paura del vortice, della circostanza – per loro assolutamente normale – non che venisse somministrato un vaccino, ma che venisse fatto a tempi di record, per di più obbligando anche a subire più iniezioni. Senza ritegno, senza vergogna, senza dignità. Ricordiamo le vittime, i militi ignoti di questa guerra senza spirito. Anche se gli “studi” negano che siano tali, ignorando le confessioni dei protagonisti e perfino i documenti ufficiali.

Stelio Fergola

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