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Così gli antifascisti mi hanno insultato e minacciato. Vi spiego chi sono i veri hater della rete

by Francesca Totolo
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francesca totolo dama sovranista

Roma, 30 mag – Ci siamo chiesti chi siano i veri “odiatori” in questa Italia un po’ ipocrita e “a senso unico”. Per questo motivo, abbiamo analizzato quanto successo nelle strade delle nostre città e sui principali social network, a pochi giorni dalle elezioni europee.

L’ultima settimana di campagna elettorale ha visto tre città messe a ferro e fuoco dagli antifascisti dei centri sociali, con attacchi mirati alle Forze dell’Ordine: Firenze il 19 maggio, Bologna il 20 maggio e Genova il 23 maggio. Una guerriglia urbana chiaramente pianificata, con la scusante della lotta contro il fascismo, e volta ad inasprire il clima politico. Ovviamente le principali testate e i telegiornali hanno riportato solo determinate situazioni (ad esempio, il giornalista di Repubblica colpito dal “fuoco amico”), tralasciando le violenze subite dagli agenti della Polizia. Addirittura, Amnesty International ha lanciato l’ennesima campagna per chiedere l’introduzione dei “codici identificativi sulle divise delle Forze dell’Ordine, trasformando chiaramente le vittime in carnefici. Comunque, le immagini parlano chiaro. Negli scontri di Genova, sono rimaste coinvolte anche anziane signore, salvate dai poliziotti presenti.

Purtroppo l’odio di chi si definisce “antifascista” e “restiamo umani” ha alzato il tiro anche sui principali social network, attraverso una massa coordinata e compatta di account che agiscono all’unisono, come teleguidati da certi intellettuali e politici di sinistra, noti predicatori dei diritti umani.

Per questo motivo, abbiamo fatto una sorta di esperimento sociale, postando su Twitter un’immagine che svela tutta l’ipocrisia delle Ong e dei loro noti sostenitori.

Come più volte sottolineato, la narrazione dei “poveri migranti che scappano dalle guerre e dalla fame” è stata più volte smentita proprio dalle immagini pubblicate dalle organizzazioni non governative: immigrati che si scattano selfie appena “salvati”, altri che contano i soldi, balletti a bordo, tagli di capelli perfetti, etc. Pure Milena Gabanelli ha dovuto ammettere sul Corriere della Sera che i “migranti” appartengono alla “classe media” del proprio Paese di origine e che “le persone emigrano dai Paesi dove il reddito consente di affrontare le spese di viaggio”.

Per questa motivo, è chiaramente infausto paragonare i centri di detenzione governativi libici ai “lager nazisti”, svilendo così le sofferenze di milioni di ebrei, accostati a chi volontariamente paga migliaia di euro alla mafia dei trafficanti di esseri umani allo scopo di arrivare in Europa. Sembra paradossale che i più attivi fautori di questo parallelo siano proprio Liliana Segre e Gad Lerner. Da questo è partita una sorta di esperimento, con un post pubblicato su Twitter.

Punto sul vivo, il sommo vate dei radical chic domiciliati a Capalbio e redattore della lista di proscrizione” dei giornalisti non allineati, Gad Lerner, ha immediatamente abboccato all’amo, condividendo con commento il mio post, e scatenando così le truppe cammellate dei suoi fedeli follower.

Orde di “odiatori”, con profilo antifascista e petalosamente “facciamo rete”, hanno iniziato a insultare e minacciare la sottoscritta, accendendo le torce per preparare il rogo dove bruciare la strega. Peraltro, talmente indottrinati da non capire che le immagini postate erano le stesse pubblicate dalle Ong. Quindi, abbiamo fatto una selezione dei commenti “seminatori d’amore”, scatenati dal post di Lerner.

La medaglia dei commenti più “amorevoli” viene vinta, senza ombra di dubbio, da P.R., follower attivissimo di Laura Boldrini, che proprio qualche ora prima pubblicava un tweet contro “l’odio online che si riversa sulla donne”.

Questo esperimento sociale prova che il clima d’odio, in strada e in rete, è fomentato proprio da chi predica contro l’inasprimento dei toni dell’avversario politico. Continuare a “urlare al lupo al lupo” può portare realmente ad uno scontro sociale che potrebbe diventare molto pericolo. Dobbiamo ricordare che i famigerati “anni di piombo” sono stati indotti proprio della propaganda dei salotti intellettuali e politici, ovvero dai cattivi maestri.

Giampaolo Rossi, nel suo blog de Il Giornale, scrisse nel 2015: “In quegli anni c’era un’Italia colta, raffinata, intellettuale e spesso ricca che giocava alla rivoluzione addestrandosi sulla pelle dei ragazzi di destra. Era un’Italia fatta di giovani borghesi di sinistra che volevano liberare il proletariato ammazzando giovani proletari di destra; in questo difesi e legittimati da intellettuali borghesi inebriati di stupidità ideologica e fanatismo, che puntuali, ad ogni omicidio, scendevano in campo a difendere i loro compagni assassini e il proprio disonore, a mobilitare coscienze o a sottoscrivere appelli che erano condanne a morte (come quello con cui sancirono la fine del commissario Calabresi). A questa giostra d’infamia partecipò l’élite culturale italiana: Adriano Sofri, Dario Fo, Franca Rame, Umberto Eco, Camilla Cederna, Furio Colombo, Eugenio Scalfari, Paolo Mieli, Giorgio Bocca, Oliviero Toscano, Dacia Maraini, Gae Aulenti furono solo alcuni dei nomi che contribuirono a quella stagione di odio. Alcuni di loro nel tempo ammisero gli sbagli, altri hanno continuato con il loro violento disprezzo ideologico”.

Francesca Totolo

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4 comments

GianPaolo Presotto 30 Maggio 2019 - 2:13

Cara Sig. Francesca se la incontrassi le direi di guardarsi anche e non solo da sedicenti professorini che malgrado non appaiano in primo piano non siano famosi giornalisti e magari non insultino come quegli omuncoli che abbiamo visto qui, sono comunque vipere insidiose. Mi è capitato di osservare sedicenti professori di fisica i quali squalificavano i suoi lavori affermando che lei non è titolata a scrivere libri sull’immigrazione. Ora squalificare una persona e crearli il vuoto intorno ha per me un tono similmafioso alla fine questi avvelenatori di pozzi potranno nuovamente creare le premesse per aumentare il caos in questo paese?
Se fossimo in uno stato serio chiunque attenti ad esso starebbe nel solo posto che gli compete, che non è quello di aula scolastica, ma delle Patrie galere.

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TheTruthSeeker 30 Maggio 2019 - 6:50

1. “L’Italia leghista è un rivolgimento profondo, sociale e culturale prima ancora che politico, come testimonia il voto nelle ex regioni rosse. Già in passato le classi subalterne si illusero di trovar tutela nella trincea della nazionalità. Non finì bene”, Gad Lerner, suo tweet del 27 maggio 2019

Questo suo tweet spernacchiato da tanti sul web, ecco una delle battute più efficaci ed educate:

“Le cosiddette “classi subalterne” si sentono più rappresentate dalla Lega che da voi compagni danarosi e supponenti. Non imparate mai.”, Starlitz

Da notare anche che Lerner dopo tanti flop Tv si appresta ad avere ancora una nuova trasmissione sulla Rai, evidentemente Marcello Foa sta facendo un gran lavoro…….

2. Da notare anche che tutti i pennivendoli italiani di origine ebraica che vanno su Tv e giornaloni, Gad Lerner, Roberto Saviano, David Parenzo, Enrico Mentana, Furio Colombo, Paolo Mieli, Corrado Augias, David Sassoli, Marco Taradash e qualche altro sono tutti immigrazionisti convinti, come mai?

PS tutti tranne Franco Bechis, ma una rondine non fa primavera!

3. La risposta la so bene magari la dico una prossima volta

4. Dedicato alla Dott. ssa Francesca Totolo:

“Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci”, Mahatma Gandhi

Solo complimenti per il suo enorme lavoro, lei è una Vera Patriota Italiana che sarà ricordata sempre dai veri italiani!!

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Louis Vermont 30 Maggio 2019 - 9:06

Quando a dei coglioni gli si inculca di essere dalla parte del “Bene Assoluto” è chi non lo è, e qualcosa di orrendo, quando gli si convince di essere dalla parte giusta della storia, quando gli si insegna che non amando tutti i bipedi che calcano questo mondo, a cominciare da pseudo-categorie, non comprendere le loro “sofferenze”, questo significa che è il primo gradino verso Auschwitz, ci stupiamo che qualche coglione invasato queste cose non le prenda sul serio?
L’unica cosa da fare è piantarla con i rispetti artificiali, a dare qualsiasi credibilità al linguaggio torvo e tossico che usano questi vermi umanisti che siano religiosi, laici, liberali!
Bisogna solo ributtare la loro merda e la loro violenza addosso a loro, anzi dargliela ancora di più!

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Bracco 1 Giugno 2019 - 12:31

Cara Francesca sono prima di tutto persone inquietanti da quello che ho visto.
Gente capace di vomitare odio e augurare il male ad altri senza che questi ultimi li conoscano e senza che i destinatari di tale odio gli abbiamo fatto nulla di male.
E’ pura malvagità!

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