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Israele attacca civili in fila per aiuti alimentari: è strage

by Sergio Filacchioni
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Roma, 29 feb – 104 morti è il bilancio dell’attacco israeliano che ha colpito colonne di civili che aspettavano gli aiuti alimentari a Gaza city. Lo ha affermato il ministero della Sanità di Gaza, aggiungendo che almeno 760 palestinesi sono rimasti feriti. Una mossa che potrebbe portare al fallimento i colloqui per la tregua.

Israele fa strage di civili

Continua a salire il numero delle vittime palestinesi colpite dai raid Israeliani: l’ultimo quello che stanotte si è abbattuto sui civili in attesa di aiuti alimentari a una rotatoria della strada costiera a ovest di Gaza City. Dopo i colpi, riferisce Al Jazeera, sono stati visti corpi a terra e i soccorritori non sono riusciti a raggiungerli a causa del pericolo di ulteriori attacchi israeliani. Superati quindi i 30.000 morti civili nella striscia di Gaza dal 7 ottobre, ma a preoccupare ora è l’allargamento del conflitto al Libano: a Washington destano preoccupazione i possibili preparativi per operazioni di terra nel Libano per la fine della primavera o l’inizio dell’estate, secondo quanto riportato dalla Cnn spiegando che l’eventualità scatterebbe se dovessero fallire i negoziati diplomatici per costringere gli Hezbollah a ritirarsi dal confine con Israele.

Il confine con il Libano

Una “pioggia di bombe” è piovuta sulle cittadine di Kafra e Siddqin, dove sono stati uccisi due anziani, mentre i media riferiscono che “un drone israeliano ha lanciato un missile nella stessa zona per impedire ai soccorsi di raggiungere la posizione precedentemente colpita a Siddqin” “Subito dopo – prosegue il racconto dei corrispondenti dei media libanesi nel sud del Libano – l’artiglieria israeliana ha di nuovo cannoneggiato le aree vicine a Hula”, nel settore orientale della linea di demarcazione con Israele, “dove sono caduti 40 proiettili prima che razzi fossero lanciati dal Libano in direzione di postazioni israeliane”. A inizio serata, sempre secondo le fonti, “colpi di artiglieria israeliana avevano preso di mira Hula, Taybe e Mays al Jabal“. Se dovessero fallire i negoziati diplomatici per costringere Hezbollah a ritirarsi dal confine con Israele, il conflitto di terra si allargherebbe in modo considerevole.

Sergio Filacchioni

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