“…Tutto si potrà fare nell’uomo e sull’uomo
ma mai strappare dal fondo del suo animo
la presenza del Divino…”
J. Evola
Roma, 26 nov – Coloro i quali si riconoscono e vivono nella Visione spirituale e guerriera, comunitaria ed identitaria della vita e del Mondo, che è la sola, e da sempre, radicalmente “altra” ed alternativa alla feroce ed altrettanto perenne potenza-impotente della Morte e della Distruzione, dell’Odio della Vita e della Forma, che è la Luce dello Spirito; devono essere lucidamente e serenamente consapevoli che ciò che affermano, scrivono, vivono e ciò per cui combattono da milites, per un’intera vita in una tensione alta e ideale, continua e ferma, di identificazione totale tra se stessi e la Visione che è sempre Sapere e Fede, in una elevazione dell’Io al SĂ© e del SĂ© al Noi, devono sapere, nel profondo dell’Animo e del Cuore, di essere aureo segmento di una Via, passo di un Percorso che ha ascendenze sin dalla piĂą alta preistoria Indoeuropea ed è la Luce dell’Origine che si è manifestata dalla Scandinavia all’India Aria, passando per l’Ellade e Roma, l’ideale imperiale Ghibellino e lo spirito Templare, sino al misterioso riapparire, in pieno XX secolo, del Fascismo quale fenomeno epocale europeo, Visione senza parole, inno alla Vita ed alla GioventĂą, sentire inesprimibile dell’Animo nonchĂ© sacrificio totale e mistica dedizione al Mito dell’Europa organica e socialista, religiosa e gerarchica.
Evocare tutto ciò, davanti agli occhi ed alle orecchie di coloro che per forma interna (la quale insegna Evola, non si “apprende sui libri”) sono condotti, indotti e sostenuti in tale acies, come schieramento frontale all’Avversario, non può che significare la inevitabile conquista, felice e gioiosa, da parte dei loro Cuori, della certezza di non essere mai soli, non essere o fare mai solo la episodica e quotidiana, anche piccola, battaglia politica o sindacale, sociale o nazionale, economica e financo monetaria (andando a colpire uno degli organi vitali del Mostro…!) ma di essere invece soldati della battaglia metafisica nella quale stanno tutte le altre, sempre, giorno e notte, in casa e fuori, in ogni attività e forma di convivenza, e di essere quindi, e da sempre, in ottima e augurale compagnia, avendo dalla propria parte, al proprio fianco, schierati con loro ed in mezzo a loro i Dioscuri: i Figli di Zeus-Luce; poiché amare la Forma, l’Idea, difendere la Vita in tutte le sue manifestazioni e dimensioni nell’intero Cosmo, invocare la Salute del Popolo e la Giustizia per lo stesso e nello stesso, in uno con la sua guarigione dalle cancerose ed indotte malattie quali l’individualismo capitalista ed usurario, l’egoismo borghese, il materialismo volgare e lo scientismo ateo, il pansessualismo e la satanica adorazione del denaro e del carrierismo, che sono patologie mortali dell’Animo e quindi (insegna Platone…) di quella che deve essere la Comunità degli uomini e delle donne ed il suo Ordine Politico; non può che generare una forma di vis attrattiva nei confronti delle forze profonde e sottili della Vita stessa, nella sua dimensione animico-emotiva, come dello Spirito medesimo quale Luce dell’Intelletto: attrarre Ciò, come un “magnete” (precisa ed insegna Evola…) è il Destino di tali uomini, che, al contempo e nella dimensione ancora più interiore, sono della medesima natura di Ciò che amano, difendono e per cui offrono financo la loro vita che, quindi, loro non è più; ecco che costoro sono  l’Idea, la Visione e la Fede viventi: la battaglia interiore è la battaglia esteriore, in quanto la vittoria in quest’ultima è condizionata dalla Vittoria nella prima.
Pertanto è Guerra nei Cieli! Ab aeterno!  Dove sappiamo che cielo  è tutt’uno con celare cioè nascondere: i Cieli nascondono, occultano gli Dei così come accade nell’Animo (Phýsis  Krýptesthai phìlei – “La natura ama nascondersi”, Eraclito), quindi l’Animo è il Cielo interiore poiché noi siamo lo specchio in cui si riflettono gli Dei, il Cielo esteriore!
Ora tutto è palese: la battaglia è unica e fa parte di una Guerra unica, eterna, che ha come solo ed inesorabile scopo: la conquista dell’Animo, che è la Vita, lo Spirito e quindi i Cieli; la Notte dell’Animo, il Buio nell’Animo è simile alla Notte in cui e durante la quale lo Spirito dorme, non essendo più coscienza desta e dorme pietrificato nel Corpo dal quale, nel sonno, l’Anima si stacca, come nella Morte e viaggia nell’Ade, Mondo oscuro ed umido: la nostra Guerra, e “nostra”, ora, nel senso che noi siamo tutti coloro i quali l’hanno combattuta dall’Inizio dei Tempi e siamo, quindi, da sempre in loro augurale compagnia, è l’attesa desta e vegliante dell’Aurora che annunci la prossima Alba!
Avere ed essere tale consapevolezza non solo rende il nostro uomo semplicemente imbattibile, inviolabile e fermo come Asse che non vacilla, poiché è talmente innamorato della Luce da tendere ad una assimilazione ad essa tanto vera da donare allo stesso una Forza interiore tale che può anche superare i limiti psichici della comune umanità ; ma costituisce l’unica garanzia certa ed indubitabile della Vittoria, per la semplice e solare ragione che solo il Legionarismo ascetico (e faccio esplicito riferimento al paradigmatico e sublime esempio della Guardia di Ferro di Corneliu Zelea Codreanu) può colpire al suo centro metafisico e vitale la piovra tentacolare mondialista che ha in odio la Vita, la Forma e la Unità Logica dell’Idea identitaria nella divina differenziazione gerarchica della Natura; ed ancora e di più è da evidenziare che la sola evocazione di tale Tradizione, della sua Catena Aurea, dei suoi Simboli e Miti, della sua religiosità pagana interiore e vissuta, delle sue sacre Insegne, Labari e Vessilli e che il solo pronunciare i Nomi di Atene, Sparta, Roma e Mosca è Ciò che letteralmente incute il terrore panico al vertice mondialista della Piramide capovolta (la controtradizione) ed ai suoi Santi delle Tenebre, poiché essi sanno, e da sempre, (il Nemico ci conosce più di quanto noi conosciamo noi stessi…!) che tale Logos e il tipo umano portatore del medesimo, sono gli unici ostacoli, autentico katèchon, che possono impedire la realizzazione dell’Oscuro disegno ormai manifestamente antiumano.
Tutto evidenzia, dunque, che è necessario e vitale (altrimenti la battaglia è già perduta…!) fare propria, come insegna sempre Evola, insieme a tutta la grande Tradizione politica, metapolitica e filosofica europea, una Visione teologico-teosofica della cosiddetta storia affinché si entri con tutto il proprio essere in una dimensione talmente Sacra da elevare ogni e qualsivoglia quotidianità profana e seriale, che può risultare, quindi, vuota, banale e priva di significato, in una forma di stazione di prova e di cimento nella continuità iniziatica del proprio Rito interiore come Ascesi guerriera, ultima e luminosa Forma della più che millenaria Etica aria, quale assimilazione agli Dei che sono la Casa del Padre: la nostra Patria!
Giandomenico Casalino
Ecco un articolo che ti fa passare la voglia di essere evoliano.