Roma, 4 nov – La decisione del presidente della Nigeria Bola Tinubu di eliminare i sussidi ai carburanti, visto come un atto dovuto da chi crede che questi sussidi costino decine di miliardi di dollari pesando come un macigno sulle casse dello stato, ha aperto però uno spiraglio su una svolta “pulita”.
La svolta della Nigeria
Questa decisione, come abbiamo detto, è stata enormemente impopolare visto che ha portato ad un aumento del prezzo della benzina e anche dei prezzi di tutti i prodotti per via dell’aumento dei costi di trasporto e sono tanti a chiedere il ritorno di questi sussidi ma il governo non intende tornare indietro. C’è da dire, però, che le autorità nigeriane non sono rimaste con le mani in mano e stanno lavorando ad un’alternativa per venire incontro alle esigenze dei cittadini nigeriani e stanno lavorando per incentivare l’uso del gas naturale compresso (GNC) che oltre ad essere più pulito rispetto a benzina e diesel è anche molto più economico. La Nigeria ha grossi depositi di gas naturale e quindi per il governo convertire i veicoli all’uso di GNC è una strada da seguire e per tale motivo sta lavorando col settore privato per costruire centri di conversione e si è posto come obiettivo quello di adattare nei prossimi anni 10 milioni di auto all’uso di GNC e a tale scopo la Banca per le infrastrutture della Nigeria ha iniziato ad erogare i primi finanziamenti.
Il piano del governo
Il piano del governo però non si limita ai veicoli privati ma anche ai trasporti pubblici e in questo caso un ruolo importante sarà svolto da Dana Motors, una società nigeriana che ha l’esclusiva per le vendite in Nigeria dei veicoli Kia e che si occuperà di fabbricare gli autobus che saranno alimentati da GNC e questo risulterà importante per i benefici che questi incentivi daranno alle società nigeriane invece che a quelle straniere. Un altro passo dello Nazione africana verso l’indipendenza energetica.
Giuseppe De Santis