Home » La Raggi sprofonda in buca: “valori antifascisti” nello statuto di Roma

La Raggi sprofonda in buca: “valori antifascisti” nello statuto di Roma

by Eugenio Palazzini
3 comments

Roma, 20 giu – Schivare le buche tra un processo e una gaffe, chissà se era questo il pensiero balenato in testa alla “sindaca” di Roma quando ha imposto il cambio di rotta sulla via da intitolare a Giorgio Almirante: fermi tutti sciocchi, quello era un fascista, come vi salta in mente di proporlo. Giusto per rimanere in tema di scacciapensieri di governo, il M5s capitolino ha tirato fuori un’altra proposta che in confronto le scie chimiche appaiono sensate. La giunta pentastellata vuole infatti introdurre nello statuto del Campidoglio il concetto di “Roma città antifascista”. Iniziativa che arriva proprio in seguito all’idea di intitolare una strada al segretario del Movimento Sociale, bloccata dalla contromozione della “sindaca” che intende adesso inserire nello statuto “i valori antifascisti”.
Una contromozione messa in calendario, per essere discussa in aula in Campidoglio, giovedì 21 giugno, giorno in cui la Raggi andrà a processo per la nomina di Renato Marra a capo del dipartimento turismo del Comune, e che prevede il divieto di intitolare strade a chi è stato “portatore di idee riconducibili al fascismo, antisemite o razziali”. Inutile rimarcare l’ottusità ideologica che finisce sempre per produrre scempiaggini di un certo spessore, quello che farebbe ridere se non fosse una grave negazione della libertà di pensiero è piuttosto pretendere che Roma venga identificata come una città “antifascista”. E dire che dal 4 marzo le velleità boldriniane pensavamo fossero sprofondate in qualche voragine dell’Urbe. Invece no, c’è sempre dietro l’angolo un epigono pronto a ricarderci.
La Raggi d’altronde ci ha ormai abituato al non governo della Capitale, ma tra un cratere e un altro dovrebbe almeno farsi un giro in un luogo dove il termine “Foro” acquista ben altro significato, giusto per rendersi conto dell’emerita fesseria che ha partorito. Avvisiamo la “sindaca” però: è italico e marmoreo. Dunque riecheggia i fasti imperiali che resistono nel tempo alle idiozie imperanti.
Eugenio Palazzini

You may also like

3 comments

Tony 20 Giugno 2018 - 6:47

-…..dovrebbe essere incriminata per omicidio…..
http://www.adnkronos.com/sport/2018/06/20/ciao-noemi-saluto-malago_29FNiaPdtDP36y3u0U7EeP.html

Reply
Raffo 20 Giugno 2018 - 8:03

Ma questa personaggia è veramente pessima,con affermazioni nauseabonde e con una inadeguatezza che sfiora gli esempi peggiori dei governi piddini…….. Si sente di peggio solo a skypd24 dove persino le esperte meteo si arrogano il diritto di pontificare sulle bombe d’acqua quando la casta da loro sostenuta si è pappata tutti i fondi con i loro lauti stipendi…….. Auguri.

Reply
Dino de fasto 21 Giugno 2018 - 12:46

Nelle città del nord Italia quelle come lei le chiamano “fighette di legno”. A Roma fa il sindaco, si fa chiamare sindaca (perché è ignorante)e fa a gara con la provincialotta per eccellenza che è la boldrini, per cercare di difendere ciò che è indifendibile, cioè la vanità bugiarda che esiste nella mente dei piccolo borghesi di sinistra dei Parioli che l’hanno votata.

Reply

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati